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Buongiorno a tutti

Da sempre sono interessato alla Regia Marina anche perchè fin da piccolo l'argomento era di famiglia. Mio padre è stato marinaio della Regia, partito dalla Sicilia nel giugno 1939 per il servizio di leva, durante il conflitto è stato di stanza per la maggior parte a Pola. Prima di essere rimpatriato in Piemonte come profugo istriano ha avuto il privilegio di essere bersaglio di britannici, tedeschi e titini. Fino a quando è passato a miglior vita nel 1993 ha sempre atteso, inutilmente, la chiamata del proprio comandante per sapere come comportarsi con i 12 tedeschi e il carro armato che la mattina del 9 settembre 1943 si erano presentati davanti alla caserma. 

Dunque da sempre appassionato ho pubblicato alcuni servizi su Rivista Marittima e Storia Militare durante gli ultimi anni della direzione Bagnasco: novembre 1939 il primo affondamento degli Uboote in Mediterraneo, l'attacco dei sommergibili giapponesi alle coste statunitensi, il ritrovamento dell'incrociatore Sidney e l'ultimo combattimento con il Kormoran. E poi... nonricordo più.

Continuo a scrivere centinaia di pagine, forse migliaia, sulle vicende belliche navali - e non solo - ma non riesco mai ad arrivare al termine. Quando penso di essere arrivato all'ultima pagina mi viene in mente lo stesso pensiero: "Beh potrei aggiungere questo e anche questo, e pure quest'altro".  In definitiva metto in pratica il concetto della tela di Penelope. Mi piacciono molto le statistiche,
Buona giornata e grazie a tutti.

Walter Leotta

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L'inizio della guerra in Mediterraneo è datato 10 giugno 1940 a seguito dell'improvvida decisione italiana di schierarsi a fianco della Germania. Fino a quel momento infatti Francia e Gran Bretagna non avevano rivali nel settore. E' poco noto però che già nel settembre 1939 nel tentativo di portare lo scontro in altri settori oltre a quello tradizionale dell'Atlantico, la Kriegsmarine decise l'invio a oriente dello Stretto di Gibilterra di un gruppo di tre sommergibili, dei quali solo uno riuscì effettivamente a raggiungere la destinazione prevista. Si trattava dell'U 26 che per qualche giorno operò al largo delle coste spagnole rivendicando al suo rientro in Patria l'affondamento di un mercantile. All'epoca il responsabile degli U-boote, il futuro Grande Ammiraglio Karl Doenitz, non ritenne veritiero il rapporto del proprio comandante in mancanza di riscontri oggettivi. Solamente negli anni Duemila, a distanza di oltre sessant'anni, grazie alla possibilità di consultazione telematica degli archivi delle potenze belligeranti, i discendenti dell'equipaggio di un mercantile francese, ufficialmente scomparso per le cattive condizioni del mare, scoprirono che i loro cari erano rimasti vittime di una vero e proprio atto di guerra, il primo della lunga battaglia navale nel Mediterraneo.

 

13 novembre 1939

 In agguato al largo delle coste spagnole di Almeira, alle ore 03.40 il sommergibile tedesco U 26 al comando del KL Klaus Ewerth colpisce e affonda con un siluro il piroscafo francese Loire [1928, 4.285 tsl] della Compagnie Générale Transatlantique in navigazione tra Orano e Gibilterra: non ci sono superstiti tra i 39 membri dell'equipaggio del capitano René Decrop. In mancanza di sopravvissuti, la scomparsa del mercantile viene ufficialmente attribuita a un sinistro marittimo, fino al 22 gennaio 2008 quando a seguito di approfondite ricerche il Ministro della Difesa francese Hervé Morin riconosce ufficialmente che sessantanove anni prima il piroscafo e il suo equipaggio erano rimasti vittima di un atto di guerra.

Salpato da Wilhelmshaven il 22 ottobre, l'Uboot aveva attraversato lo Stretto di Gibilterra l'8 novembre, riattraversandolo dieci giorni più tardi al termine della prima azione subacquea in Mediterraneo per far rientro alla base il 5 dicembre.

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Buongiorno a tutti

Da sempre sono interessato alla Regia Marina anche perchè fin da piccolo l'argomento era di famiglia. Mio padre è stato marinaio della Regia, partito dalla Sicilia nel giugno 1939 per il servizio di leva, durante il conflitto è stato di stanza per la maggior parte a Pola. Prima di essere rimpatriato in Piemonte come profugo istriano ha avuto il privilegio di essere bersaglio di britannici, tedeschi e titini. Fino a quando è passato a miglior vita nel 1993 ha sempre atteso, inutilmente, la chiamata del proprio comandante per sapere come comportarsi con i 12 tedeschi e il carro armato che la mattina del 9 settembre 1943 si erano presentati davanti alla caserma. 

Dunque da sempre appassionato ho pubblicato alcuni servizi su Rivista Marittima e Storia Militare durante gli ultimi anni della direzione Bagnasco: novembre 1939 il primo affondamento degli Uboote in Mediterraneo, l'attacco dei sommergibili giapponesi alle coste statunitensi, il ritrovamento dell'incrociatore Sidney e l'ultimo combattimento con il Kormoran. E poi... nonricordo più.

Continuo a scrivere centinaia di pagine, forse migliaia, sulle vicende belliche navali - e non solo - ma non riesco mai ad arrivare al termine. Quando penso di essere arrivato all'ultima pagina mi viene in mente lo stesso pensiero: "Beh potrei aggiungere questo e anche questo, e pure quest'altro".  In definitiva metto in pratica il concetto della tela di Penelope. Mi piacciono molto le statistiche,

Buona giornata e grazie a tutti.

Walter Leotta

 

Benvenuto!

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...In agguato al largo delle coste spagnole di Almeira, alle ore 03.40 il sommergibile tedesco U 26 al comando del KL Klaus Ewerth colpisce e affonda con un siluro il piroscafo francese Loire [1928, 4.285 tsl] della Compagnie Générale Transatlantique in navigazione tra Orano e Gibilterra: non ci sono superstiti tra i 39 membri dell'equipaggio del capitano René Decrop...

Benvenuto Walter !

Per l'esattezza i deceduti furono i 34 membri dell'equipaggio + 5 militari addetti alle artiglierie. Il LOIRE, ex IRRAWADDY (1928), acquistato dalla CGT nel 1938 dalla  British & Burmese Steam Navigation Co Ltd (P. Henderson & Co), Glasgow, era infatti armato con due pezzi da 90 mm.

Edited by Danilo Pellegrini
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