Francesco Mattesini Posted February 27, 2017 Report Share Posted February 27, 2017 Bene, così adesso conosco com'era il SAINTE MARCELLE Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Domenico C. Posted March 7, 2017 Report Share Posted March 7, 2017 Vorrei aggiungere qualche precisazione sull’interessante argomento. Non ho approfondito il tema dei rifornimenti francesi e dei rapporti economici tra Francia di Vichy e l’Asse, ho tuttavia avuto modo di vedere alcuni documenti della CIAF che riguardano il tema e da cui risulta quanto segue:-gli accordi per l’invio di automezzi e materiali in A.S.I. esulano dagli accordi tra Francia ed Asse e non riguardano l’Afrika Korps, ma sono accordi bilaterali raggiunti direttamente tra Italia e Francia nel Dicembre 1941. Gli “Accordi di Natale” tra Francia ed Italia prevedevano appunto sia il trasporto su navi francesi da Marsiglia ai porti tunisini di vestiario e viveri italiani (trasporti “Delta”) sia il trasferimento sempre su navi francesi da Marsiglia in Tunisia di autocarri italiani , camuffati da francesi, (trasporti “Gamma”) per operare il trasferimento delle merci dalla Tunisia alla Libia. L’accordo è formalmente firmato il 3.02.42, ma già il 21 Gennaio 1942 i primi materiali e mezzi arrivano su carri ferroviari italiani a Marsiglia dall’Italia.-risulta che tra fine Gennaio ed inizio Febbraio 1942 vennero fatti, seppur con difficoltà, i primi trasporti “Gamma” e “Delta” come previsto dagli accordi ed alla data del 12.02.42 risultavano arrivate in Tunisia circa 1000 t. di merci e 56 autocarri, mentre a Marsiglia erano già pronte altre 1000 t. di merci e 44 autocarri, alcuni dei quali però, danneggiati a seguito di incidente ferroviario, dovevano essere riportati in Italia.-questi viaggi non erano passati però inosservati agli Alleati e diedero luogo ad inizio febbraio 1942 a proteste e richieste di verifica, da parte in particolare degli Stati Uniti, talchè l’11.02.42 il presidente della Commissione Francese d’Armistizio, Duplat, comunicava alla CIAF di essere costretto ad “annullare l’accordo concluso per i trasporti di autocarri (trasporti “Gamma”) e a sospendere quelli per rifornimenti non bellici (trasporti “Delta”)”. Le motivazioni ufficiali francesi erano individuate nelle “reazioni di stampa e diplomatiche degli Alleati, il non esaudimento da parte italiana di tutte le richieste francesi per il riarmo della Tunisia, l’imbottigliamento portuale a Marsiglia e Tunisi [nota mia: sic!] e ferroviario tra Tunisi e Gabes ed infine i rischi eccessivi per la Francia sproporzionati all’effettivo vantaggio per l‘Asse in Libia”.-a seguito delle proteste Italiane tuttavia il 14.02.42 la Francia confermava l’invio comunque in Tunisia di tutto il materiale già arrivato in Francia alla data del 12.02.42, cosa che venne lentamente portata avanti tra mille difficoltà frapposte dai Francesi e diluendo il carico italiano in piccole quantità all’interno di carichi francesi per non dare nell’occhio fino al 19.03.42 quando le ultime 130 t. di materiale “Delta” arrivano a Tunisi col pf ST.ALAIN (ex-Danese GERDA TOFT).-già dal 19.02.42 la Francia si dichiarava, in un colloquio tra Duplat e Vacca Maggiolini, disponibile a riprendere i soli trasporti “Delta” a fronte di ulteriori concessioni, in particolare per il riarmo francese in Tunisia. La rigida opposizione tedesca su questo ultimo punto fece arenare tuttavia le trattative.La fonte di quanto sopra sono principalmente la nota n.231/P dell’11.02.42 del Presidente della Commissione Francese d’Armistizio Duplat alla CIAF e le successive Relazione prot. L32033/PR del 12.02.42 e Memoria del 25.02.42 che il Presidente della CIAF Vacca Maggiolini invia al Capo SMG Cavallero.La cronologia esposta è riscontrabile, nei suoi elementi essenziali, anche nel Diario Storico del Comando Supremo, mentre gli aspetti politici della questione sono trattati, tra l’altro, nel libro “Dalla guerra alla pace: Italia-Francia 1940-47”, pagg.112-120, di Enrica Costa Bona.Purtroppo questi documenti non danno dettagli sui piroscafi utilizzati, fatta eccezione per il primo viaggio che risulta effettuato dal pf ST.ETIENNE (ex-Danese BIRGIT) e l’ultimo, effettuato dal pf ST.ALAIN (ex-Danese GERDA TOFT).Non sono in grado quindi di confermare se il ST.MARCELLE al momento dell’affondamento fosse impegnato in questi trasporti; certo è che la CIAF riporta la notizia del suo affondamento senza alcun riferimento o collegamento ai trasporti “Delta” e che la zona dell’affondamento, presso Cap Carbon tra Orano e Algeri, è lontana da ogni possibile rotta Marsiglia-Tunisia.In ogni caso risulta che, malgrado quanto riportato da alcune fonti (vedi ad esempio Auphan e Mordal secondo i quali “Ces transports furent arrêtés au premier torpillage”), la decisione di sospendere i trasporti “Gamma” e “Delta” era già stata presa dai Francesi, per altri motivi come sopra esposto, un mese prima dell’affondamento del ST.MARCELLE da parte del MOCENIGO, avvenuto il 14.03.42 a trasporti ormai quasi conclusi.Domenico C. sandokan and Platon Alexiades 2 Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Francesco De Domenico Posted March 7, 2017 Author Report Share Posted March 7, 2017 Grazie, Domenico, estremamente interessante il confronto tra le fonti francesi e quelle italiane. SAINT ALAIN, 1,960 grt/1930, gestito da S.té Navale de l'Ouest (SNO), ex danese GERDA TOFT, confiscato dalla Francia a Bordeaux nell'aprile 1940 e portato a Dakar. Nel luglio 1941 rientra da Dakar nel Mediterraneo. La politica di Vichy era infatti quella di far rientrare in Madrepatria il maggior numero possibile delle tante navi straniere confiscate, per usarle per i traffici più rischiosi come questo risparmiando il naviglio nazionale e per averle sottomano a fronte delle sempre più pressanti richieste di consegna di naviglio da parte tedesca e italiana, che nell'agosto 1942 sfocieranno all'accordo Kaufmann-Laval, in base ai quali riprenderà per finzione il nome GERDA TOFT (28 novembre 1942) con la finta restituzione all'armatore danese. Poi sarà ribattezzato dai tedeschi GERTRUD. Danneggiato da aerei alleati a nord di Creta il 1° giugno 1944, rimorchiato a Heraklion dove esplode durante un nuovo attacco aereo l'indomani. SAINT ETIENNE, 1,971 grt/1924, ex danese BIRGIT catturato dalla marina francese in Atlantico nell'aprile 1940 e confiscato a Dakar il 17 aprile. Dal 25 giugno 1940, data dell'armistizio francese, immobilizzato in Marocco. Francesizzato come SAINT ETIENNE dal 27 giugno 1941, in gestione a Delmas-Vieljeux, rientra in Mediterraneo nell'ottobre 1941. Restituito pro-forma all'armatore danese il 25 ottobre 1942, in mano tedesca. Affondato in Mar Nero dall'aviazione sovietica durante un viaggio da Sebastopoli a Sulina il 12 giugno 1943. Platon Alexiades and sandokan 2 Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Platon Alexiades Posted March 7, 2017 Report Share Posted March 7, 2017 Very interesting. Thank you both Domenico and Francesco. Platon Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Platon Alexiades Posted March 8, 2017 Report Share Posted March 8, 2017 One remark on the transfer of material and trucks to the Afrikakorps through Tunisia. In June 1941, SOE in Malta was made aware of the imminent transfer of trucks to Axis forces (not specifically the Afrikakorps) in Libya through Tunisia. They asked London for permission to sabotage them by the Mounier network but were told that the sabotage os ships had priority. Thus the transfer of material and trucks was probably linked to the 28 May 1941 accord and thus prior to those of December 1941. Platon Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Francesco De Domenico Posted March 9, 2017 Author Report Share Posted March 9, 2017 SAINT ETIENNE, foto collez. Paul Bois da Jean-Yves Brouard, Guy Mercier, Marc Saibène "La Marine Marchande Française 1939-1945", JYB Aventures, sett. 2009. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Domenico C. Posted March 9, 2017 Report Share Posted March 9, 2017 L’osservazione di Platon Alexiades è corretta, nel senso che l’utilizzo dei porti tunisini per l’invio di materiali e mezzi in Africa era già contemplato, in linea di principio, negli accordi Franco-Tedeschi del Maggio 1941 ed è plausibile che il SOE ne fosse informato. Dell’utilizzo di navi francesi per questi trasporti se ne comincia a parlare per la prima volta, come riferisce in una relazione del 22.06.41 il Presidente della CIAF, negli incontri Franco-Tedeschi di Parigi del 12-13 giugno 1941 come mezzo per nascondere il più a lungo possibile agli Alleati l’utilizzo dei porti tunisini. Si tratta ancora di una proposta tedesca alla quale i rappresentanti francesi si limitano a rispondere “di non aver competenza specifica in materia”. La descrizione del proseguo delle trattative è molto interessante ma potrebbe occupare parecchie pagine. Volevo solo precisare che nel mio post precedente, dove forse sono stato troppo sintetico, intendevo dire che, per quanto mi risulta, l’unico accordo relativo all’invio di mezzi e materiali in A.S.I. formalmente concluso in pratica e diventato operativo è quello Franco-Italiano che ho descritto e che costituisce il presupposto dei trasporti del gennaio-marzo 1942, mentre, come noto, gli accordi Franco-Tedeschi del Maggio 1941 su questo tema non si concretizzarono mai per una molteplicità di motivi. Domenico C. Napy 1 Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
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