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ANMI: Giornata del mare, venerdì 16 aprile 2021 (webinar)


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Domani venerdì 16 aprile dalle ore 10, l'ANMI sezione Puglia settentrionale e Basilicata in collaborazione con l'Istituto Amerigo Vespucci di Molfetta organizza un webinar dal titolo La marina mercantile italiana dalle marine italiche alla Finmare.

L'intervento è del nostro presidente Francesco De Domenico

Con l'introduzione del prof. D'Aucelli e dell'ammiraglio di squadra De Pinto, vicepresidente ANMI

Come tutto in questo periodo l'evento si terrà online su Google Meet al link

https://meet.google.com/fyq-hhxd-cts 

home_2021_04_4_Giornata-del-Mare-Puglia-S.Basilicata.jpg

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  • Luiz featured this topic

Ho seguito a sprazzi ( causa lavoro ), ma non sapevo che le Liberty le abbiamo avute praticamente gratis, mentre gli inglesi le hanno pagate care. Cosi come non sapevo ( o non ci ho mai pensato ) che una bella fetta della mercantile si trovava fuori dai porti nazionali quando l'Italia entrò in guerra. Giustamente il Presidente ha sottolineato l'errore commesso dal regime. Grazie ho seguito poco, ma è stato per me comunque un arricchimento.

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Non ho seguito la videoconferenza quindi non so che cosa esattamente si sia detto riguardo alle Liberty.

Credo comunque che siano state pagate care dagli inglesi durante la guerra.

Sicuramente noi le abbiamo acquistate dopo, quando erano in disarmo come surplus.

Questo è il motivo per cui le abbiamo pagate poco, non per il buon cuore degli americani.

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Mi pare che tra il Piano Marshall  e altri piani di aiuto sul tipo di quello UE ci sia una differenza importante: il Piano Marshall era a fondo perduto (o trovato per noi).  E così la cessione delle Liberty e delle T2. Noi siamo tra i paesi che ne  hanno ricevute di piu', in assoluto. Controllare, prego ..

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Sulla differenza tra Piano Marshall e aiuti UE sono perfettamente d'accordo.

Anche se il Piano Marshall non era un regalo completamente disinteressato, c'era ovviamente un ritorno politico, era a fondo perduto.

Per Liberty e T2 da una precedente discussione avevo capito che erano state pagate, anche se a prezzo stracciato.

Pagate o regalate cambia poco, facevo notare che la differenza di trattamento tra noi e inglesi era dovuto al momento, durante o dopo la guerra.

Per gli aiuti EU, politici e giornali fanno sembrare siano un regalo, ma non è così.

La UE siamo anche noi, gli aiuti sono una partita di giro.

Unico vantaggio che con il controllo UE potrebbero essere spesi meglio che con il nostro controllo. Meglio non dirlo forte.

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Il 16/4/2021 at 11:47, Giuseppe Garufi ha scritto:

Ho appena finito di seguire il webinar, molto interessante.

Complimenti a tutti gli intervenuti, ma in particolar modo a Francesco De Domenico e a Pasquale Trizio.

 

Ricevo e pubblico con piacere:

"L'evento è stato seguito da otto Istituti Nautici per complessivi 510 partecipanti di cui 441 studenti e 69 docenti. Credo che come prima uscita l'impegno sia stato gratificato da un buon se non ottimo risultato grazie alla avvincente esposizione del Dottor De Domenico." (Ist. Amerigo Vespucci di Molfetta)

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Cito dal classico di  L.A. Sawyer e W.H. Mitchell, "The Liberty Ships. The History of the 'Emergency' type cargo ships constructed in the United States during the Second World War", Lloyd's of London Press, seconda edizione 1985:

"In base al 'Merchant Ships Sales Act' del maggio 1946, negli anni dell'immediato dopoguerra l'America assegnò un certo numero di Liberty per il possibile acquisto da parte di alcuni dei suoi alleati ed anche del suo ex nemico, l'Italia. Al tempo stesso espresse il desiderio che venissero restituite le navi Lease/Lend sotto bandiera britannica.

E mentre le assegnazioni all'Italia e alla Grecia di 100 navi ciascuna, alla Francia di 75, alla Norvegia di 24 e alla Cina di 18 vennero subito avviate  alla trattativa, la  richiesta britannica a lungo rinviata di acquistare tonnellaggio fu aggiunta casualmente proprio in fondo alla lista delle assegnazioni. 

In seguito l'umore nazionalistico degli americani si attenuò sotto la pressione di chi rinfrescò loro la memoria ricordando l'accordo del periodo bellico, in base al quale l'America si era concentrata sulla costruzione di navi mercantili mentre la Gran Bretagna aveva rivolto i suoi maggiori sforzi nella costruzione di navi da guerra; e alla fine gli americani autorizzarono la vendita di 106 navi Liberty al Regno Unito."

 

No further comment is needed.

A proposito: Togliatti era inizialmente favorevole al Piano Marshall, poi cambiò posizione dietro preciso ordine di Stalin...

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Be', Paolo, ho saccheggiato il tuo classico su Rubattino, l'altro tuo classico sui Florio, e poi Costagliola sulla Flotta Lauro, d'Antonio e Stares sulla Flotta Grimaldi, Balsamo sulla Tirrenia, Bo su Riva Trigoso, Marchi e Cariello per il cantiere Orlando...piu' il tuo pezzo sul cattivo affare delle WAR, qualcosa sulle Liberty USA, inglesi e canadesi, sulle Ocean, sulle T2... tutte cose a te ben note.

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  • 2 months later...

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