CARABINIERE Posted November 23, 2016 Report Share Posted November 23, 2016 Da Taranto a Pearl Harbor - una provocazione per un' approfondimento sull' intervento statunitense nelle prime fasi della guerra in mediterraneo Sul prossimo numero di dicembre di Naval History del US Naval Institute si tratta, evidentemente dal punto di vista statunitense, il tema dell’ attacco di Pearl Harbor nella sua prevedibilità.Lo spunto è il parallelo con la notte di Taranto, di ben un anno prima, 11 Novembre 1940, e di un preciso rapporto di osservatori della US Navy, imbarcati sulle portaerei inglesi in quell’ occasione, che misero immediatamente in relazione il successo dell’azione di Taranto, con mezzi limitati, con la possibilità che i giapponesi replicassero l’ azione, ed in particolare alle Hawaii.Una delle ormai tante previsioni e dei molti allarmi che non furono (volutamente- colpevolmente) presi in considerazione per prevenire l’attacco del 7 dicembre 1941. La mia osservazione non riguarda questo interessante rapporto, e le sue implicazioni per la storia statunitense, ma porta ad un fatto rilevante, sempre disatteso nell’ esame dei rapporti di forza e delle implicazioni della nostra 2^ guerra mondiale, in particolare quella navale. Siamo agli inizi del conflitto, con gli Stati Uniti non solo non belligeranti ma neutrali, Stati Uniti che da tempo, ed ancora, strizzavano l’occhiolino all’ Italia (ed anche qualcosa di più), ma – è finalmente dimostrato – partecipavano attivamente al conflitto.I non belligeranti, ed i neutrali, sono sempre osservatori attenti dei conflitti (basti pensare al Regno d’ Italia che distaccò addirittura unità navali come osservatori nei conflitti russo giapponese ed ispano americano) ma un conto è la presenza “esterna” anche sul luogo dell’ azione, altro è la pratica partecipazione all’ azione, come è l’ imbarco di personale su unità dei belligeranti. Quanto osservatori e quanto consiglieri o "volontari"? Quanto osservatori e quanto parte attiva, considerando quanto la US Navy avesse progredito rispetto alla RN in merito allo strumento aeronavale Un fatto grave, sotto ogni aspetto, considerando le resistenze politiche e sociali statunitensi al conflitto, all' epoca, considerando che siamo ancora ben lontani dalle molto forzate aperture di Roosevelt sfociate nella legge Affitti e Prestiti …. Un imbarco di “osservatori” che apre la porta ad interrogativi ed analisi: si trattava di un ruolo attivo? Era un caso isolato o parte di una strategia e di una accordo (ancora) segreto? Altri episodi in passato hanno fatto intravedere una zona grigia, diversa da quella della sola cooperazione tecnica e la cessione di tecnologie, uno spiraglio su un limbo anche se molto di sfuggita, ancora senza riscontri. sandokan 1 Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Francesco De Domenico Posted November 23, 2016 Report Share Posted November 23, 2016 Cronologicamente, però, Taranto (11/12 novembre 1940) viene DOPO l'accordo per la cessione di 50 vecchi cacciatorpediniere USN alla Royal Navy in cambio di basi (3 settembre 1940) e nel momento stesso in cui la missione britannica guidata da J.L.Thompson per l'acquisto di cantieri e per la costruzione di mercantili in USA (che sarebbe sfociata nelle Ocean e nelle Liberty) era già in pieno all'opera (ottobre-novembre 1940) in Nordamerica. La legge affitti e prestiti (Lend-Lease Act) è del marzo 1941, poco dopo, e il sequestro dei mercantili italiani, tedeschi e danesi bloccati nei porti USA del 30 marzo 1941. La linea di Roosevelt era ben nota ed evidente. Ma, ti prego, non sottoscriviamo le teorie complottiste sull'attacco di Pearl Harbor noto (se non voluto) da Roosevelt...quello era solo un argomento polemico degli isolazionisti americani e di alcuni nemici politici di Roosevelt. Nereo Castelli, Giuseppe Garufi and sandokan 3 Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Francesco Mattesini Posted November 23, 2016 Report Share Posted November 23, 2016 Chi ha visto il bellissimo Film "Tora Tora" può rendersi conto che gli Americani sbagliarono tutto. Si aspettavano l'attacco del Giappone, ma nelle Filippine e non a Pearl Harbour. Tuttavia, se il messaggio delle decrittazioni fosse stato mandato con dicitura "Urgente", anche se per posta, e l'avvistamento con il radar degli aerei giapponesi a 125 miglia di distanza non fosse stato sottovalutato da una zelante ufficiale, che non avvertì i superiori, i velivoli nipponici avrebbero trovato nel cielo di Pearl Harbour una miriade di caccia statunitensi, e tutta la difesa contraerea e offensiva, navale e terrestre, perfettamente allertata. Ci sarebbero stati certamente dei danni, ma quanti ne avrebbero riportati i giapponesi ? Per Taranto la questione e nettamente differente. La Flotta italiana, avrebbe dovuto uscire in mare per andare a bombardare Suda (compito affidato agli incrociatori della 1a Divisione), con l'appoggio di tutte le corazzate. Pertanto non si mosse, restando in porto a Taranto, durante la vasta operazione che vide impegnata, tra l'8 e il 12 novembre 1941, Mediterranean Fleet e Forza H. Supermarina attendeva il momento favorevole del rientro in porto ad Alessandria delle navi britanniche, cosi da effettuare il bombardamento di Suda in tutta sicurezza e senza disturbi. Ciò non avvenne perché il nemico attacco con i suoi aerosiluranti Swordfish, della portaerei ILLUSTRIOUS e fummo bastonati. Supermarina aveva sbagliato i conti e sottovalutato l'iniziativa britannica. Franco sandokan 1 Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
CARABINIERE Posted November 23, 2016 Author Report Share Posted November 23, 2016 .......Ma, ti prego, non sottoscriviamo le teorie complottiste sull'attacco di Pearl Harbor noto (se non voluto) da Roosevelt...quello era solo un argomento polemico degli isolazionisti americani e di alcuni nemici politici di Roosevelt...... non aderisco mai al complottismo ... tra l' altro non ritengo alcuna novità quanto riportato su Paearl Harbor ... credo sia utile il riferimento per un approfondimento da parte italiana sul supporto DA SUBITO della US NAVY alla R.N., un argomento sempre rimasto nell' ombraNon credo che prima d' ora sia mai stata riconosciuto l' imbarco di personale militare americano sulle unità inglesi in operazione ... e questa è. per quanto mi riguarda, la novità, emersa indirettamente Come supporto non mi riferisco alla cessione di navi od alle forniture, che erano aspetti industriali e di commercio (anche se i ct, più tardi, erano ancora nelle disponibilita della US Navy), ma ad una FORSE stretta collaborazione operativa tra US Navy e RN, avviata molto presto certamente per l' influenza che aveva Roosevelt sulla US Navy, e malgrado le forti resistenze isolazionistiche e l' opposizione ai disegni di Roosevelt stesso sandokan 1 Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Francesco De Domenico Posted November 23, 2016 Report Share Posted November 23, 2016 Da "The Official Chronology of the U.S. Navy in World War II", Robert J. Cressman, Naval Institute Press/Naval Historical Center, 2000: 2 agosto 1940, il gabinetto Roosevelt discute la cessione diretta o indiretta di 50 o 60 ct alla Gran Bretagna, nuovamente richiesta da Churchill il 31 luglio. 3 agosto 1940 il CNO fissa le regole di base per gestire lo scambio di "informazioni scientifiche e tecniche" con la missione britannica guidata da sir Henry Tizard per lo sviluppo di un'ampia gamma di armi, sensori e equipaggiamenti tecnici 13 agosto 1940 Roosevelt discute con il ministro della marina Knox, il ministro della guerra Stimson, quello del tesoro Morganthau e il sottosegretario di stato Sumner Welles sulla cessione dei ct, e Welles informa subito gli inglesi che è possibile la cessione di almeno 50 ct in cambio dell'affitto di basi aeree e navali a Terranova, Bermuda, le Bahamas, Giamaica, St.Lucia, Trinidad e Guiana britannica 15 agosto 1940 risposta affermativa di Churchill. Il CNO aggiunto RAdm Ghormley e due generali arrivano a Londra per conversazioni informali con gli ufficiali britannici. 16 agosto 1940 Roosevelt rende pubblico in conferenza stampa il negoziato in corso per l'acquisizione di basi navali e aeree "per la difesa dell'emisfero occidentale e del canale di Panama". 18 agosto 1940 Roosevelt e il primo ministro canadese MacKenzie King firmano un accordo che istituisce un comitato congiunto permanente per la difesa dei due paesi. Prima riunione il 26 agosto a Ottawa. 27 agosto 1940 nuova riunione di Roosevelt con Knox, Stimson, il segretario di stato Cordell Hull e l'amm. Stark, CNO, che certifica che "i ct non sono più essenziali per la difesa degli USA". 2 settembre 1940 scambio di note tra Cordell Hull e l'ambasciatore britannico Lord Lothian che perfeziona l'accordo. 3 settembre 1940 Roosevelt rende pubblico l'accordo. L'incrociatore ST. LOUIS salpa da Norfolk il giorno stesso con a bordo un gruppo di valutazione guidato dal RAdm Greenslade per esaminare i siti delle basi appena acquisite in base all'accordo (inizio a Bermuda il 5/8 settembre). 6 settembre 1940 i primi otto ct arrivano a Halifax, N.Sc., simultaneamente agli equipaggi britannici. Consegna il 9 settembre. 18 settembre 1940 il secondo gruppo di otto ct arriva a Halifax (consegna il 23 sett.) , mentre il ST. LOUIS ispeziona St.John's e Argentia a Terranova (16/21 sett.). 20 settembre 1940 il terzo gruppo di 6 ct arriva a Halifax. Consegna alla RCN il 24 sett. 5 ottobre 1940 il quarto gruppo di otto ct arriva a Halifax, dove è consegnato alla RN il 6 ott. 16 ottobre 1940 il quinto gruppo di dieci ct arriva a Halifax. Consegna alla RN il 23 ottobre. Il 21 ottobre il ST. LOUIS salpa da San Juan, Puerto Rico, per una seconda visita a Hamilton, Bermuda (24/25 ott.). 30 ottobre 1940 c'è un ritardo nell'arrivo degli equipaggi RN per gli ultimi destroyers da consegnare a Halifax. Il Cdr Destroyers Atlantic Sqn, Capt. Reichmuth, lascia Halifax, dove si trovava dal 6 settembre. 12 novembre 1940 Dopo l'attacco a Taranto, il Navy Department esprime grande soddisfazione. Il ministro della marina Frank Knox chiede al RAdm Ghormley, osservatore navale speciale a Londra, "di procurarsi altri dettagli sull'esecuzione dell'attacco, in particolare sull'uso dei siluri aviotrasportati". 21 novembre 1940 il sesto e ultimo gruppo di dieci ct arriva a Halifax. Consegna alla RN completata il 26 novembre. sandokan 1 Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Francesco Mattesini Posted November 23, 2016 Report Share Posted November 23, 2016 (edited) Riporto dal mio libro "Betasom. La Guerra negli Oceani (1940-1943)".Capitolo aggiornato per una terza Edizione. Francesco Mattesini Conseguenze della politica «Short of War» L'entrata in guerra delle Potenze dell'Asse contro gli Stati Uniti fu una diretta conseguenza della politica «Short of War» del presidente americano Roosevelt. Tale politica, del «tutto tranne la guerra», consisteva nell' aiutare la Gran Bretagna in Europa affinché non soccombesse nella lotta contro la Germania, nel guadagnare tempo allo scopo di permettere il riarmo dell'America, e di contenere in Asia l'espansione del Giappone con l'opera diplomatica e con la dissuasione a mezzo dell'impiego della Flotta. La politica «Short of War», se ebbe le sue basi alla caduta della Francia nel giugno del 1940, pur apparendo una specie di ritorsione per le invasioni tedesche di Paesi neutrali dell'Europa (Danimarca, Belgio, Olanda, Lussemburgo e Norvegia), aveva ragioni ben più profonde e rappresentò una continua violazione di tutte le norme internazionali. Essa seguiva un intenso scambio di corrispondenza fra Roosevelt ed il primo ministro britannico Churchill e stava a significare che gli Stati Uniti, pur senza entrare in guerra, perché l'opinione pubblica di quella Nazione voleva restare fuori dal conflitto ad ogni costo, erano praticamente a fianco del Regno Unito. Fin dal novembre del 1939 gli Stati Uniti avevano abolito l'emendamento che proibiva la vendita di armi ai Paesi belligeranti. Teoricamente imparziale, questo principio aiutava palesemente i bnritannici, unici a trovarsi nella possibilità di effettuare il trasporto, poiché il loro blocco non consentiva ai mercantili tedeschi di avventurarsi nel Nord Atlantico. Successivamente, nel dicembre del 1940, allorquando i britannici, esauriti i loro crediti esteri, non poterono più pagare i materiali di guerra, Roosevelt propose il patto «affitti e prestiti» che, mutando le clausole del patto «pagamenti in contanti» per le armi e le merci acquistate negli Stati Uniti, concedeva a tempo indeterminato alle Nazioni in guerra con Germania e Italia, la cessione di quanto loro abbisognava. Il patto «affitti e prestiti» fu approvato ed ebbe forza di legge 1'11 marzo del 1941, e gli Stati Uniti, di fronte al ritmo allarmante degli affondamenti, non solo si imposero di produrre il materiale ma ne assicurarono anche il trasporto. Nello stesso tempo, mentre si autorizzavano le navi britanniche ad usufruire dei cantieri americani per le riparazioni, si consegnavano alla Royal Navy dieci guardiacoste, e si ratificava l'accordo di cessione di cinquanta cacciatorpediniere in cambio dell'affitto per novantanove anni di una serie di basi navali ed aeree nella Guiana e nelle Indie Occidentali (Bahama, Antigua, Santa Maria, Trinidad, Giamaica), la Marina statunitense si adoperò per alleggerire quella britannica di tutti i compiti che potevano essere espletati senza partecipare direttamente al conflitto. Nel febbraio del 1941, con la costituzione della Atlantic Fleet al comando dell'ammiraglio King fu organizzato, a mezzo di otto gruppi navali che perlustravano le acque da Terranova a Trinidad, un ampio servizio di scorta e caccia antisommergibili. E quando nel marzo del 1941 la Germania estese la zona di guerra con l'inclusione dell'Islanda, che già i britannici utilizzavano come base di rifornimento per le loro navi e impiego degli aerei per scorta ai convogli, un cacciatorpediniere americano, il Niblack, inviato in quelle acque a titolo dimostrativo, il 10 aprile attaccò un sommergibile che aveva individuato con il sonar[1]. Era questo uno strano modo di parlare di neutralità degli Stati Uniti, che in realtà già si preparavano alla guerra. Infatti, il 20 marzo del 1941, dopo lunghe conversazioni a livello degli Stati Maggiori a Washington, americani ed britannici avevano concluso l'accordo «ABC-I Staff Agreement» con il quale, in previsione di una eventuale entrata in guerra degli Stati Uniti, si fissavano le direttive e gli orientamenti per un prossimo sforzo delle due Nazioni da concentrare contro la Germania, badando di mantenere la neutralità del Giappone il più a lungo possibile. Dopo aver sequestrato le navi mercantili tedesche, italiane e danesi che si trovavano nei loro porti, ed essersi installati in Groenlandia con il consenso del Governo danese in esilio, il 18 aprile del 1941 gli americani stabilirono che la linea di demarcazione pan-americana, una zona di acque neutrali profonda 300 chilometri che divideva in due l'Atlantico, con l'esclusione del Canada quale Paese belligerante, venisse estesa dal 60° al 30° meridiano ovest. In questa zona, fino a 2.000 miglia dalle coste americane, le navi della Marina statunitense vennero incaricate di esercitare la sorveglianza. L'affondamento di molte navi nella zona di operazione entro tale limite, e soprattutto l'uscita in Atlantico della nave da battaglia tedesca Bismarck, distrutta dai britannici dopo lunga caccia, impressionò l'opinione pubblica americana, e facilitò i piani di Roosevelt che, il 27 maggio, proclamò lo stato di «emergenza illimitata nazionale» onde impedire ai tedeschi l'accesso nelle acque dell'emisfero occidentale. Il 14 giugno la zona di sicurezza pan-americana fu portata al 26° meridiano ovest e vi furono incluse le Azzorre, che erano più vicine all'Europa ma che Roosevelt aveva dichiarato costituissero al pari dell'Islanda e delle Isole del Capo Verde, gli avamposti del Continente americano. Successivamente, dopo l'attacco della Germania alla Russia (22 giugno), il patto «affitti e prestiti» fu esteso all'Unione Sovietica. Il 7 luglio truppe americane furono inviate in appoggio ai britannici in Islanda, dove fu costituita una base aeronavale avanzata con compiti di «osservazione di polizia». Il 19 luglio le forze navali statunitensi furono autorizzate a scortare nell'Atlantico i traffici americani, alleati e neutrali fino all'Islanda e ritorno. In settembre, dopo che Roosevelt e Churchill si erano incontrati a bordo della corazzata inglese Prince of Wales al largo di Argentia (nell'Isola di Terranova) per la stesura della Carta Atlantica e per concordare una più intensa collaborazione navale, le navi americane si assunsero l'onere di scortare i convogli «ON» e «HX» (Canada - Gran Bretagna) comprendenti navi di tutte le nazionalità fino al 26° meridiano ovest. Fin dal 20 giugno 1941, quando l'U-203 (tenente di vascello Mützelburg) aveva incontrato al limite della zona di blocco una corazzata risultata poi la Texas, Hitler, allo scopo di evitare incidenti con gli americani, che avrebbero potuto approfittarne per entrare in guerra, aveva impartito l'ordine tassativo di non attaccare le navi statunitensi neppure nei settori operativi. Il grande ammiraglio Raeder e il vice ammiraglio Dönitz, ne furono contrariati e cercarono di indurre il Cancelliere a ritirare tale ordine, che portava alla grottesca situazione di dover proibire gli attacchi ai cacciatorpediniere, i peggiori nemici dei sommergibili, a causa dell'impossibilità di distinguere in zona di blocco quelli britannici dagli americani. Ma Hitler fu sempre irremovibile. Nondimeno, rispondendo il 25 luglio a Raeder, che lamentava come il blocco dell'Inghilterra fosse messo in dubbio dalla interferenza americana, il Cancelliere disse: «Non v'ha assolutamente ragione di credere che io abbia mutato la mia valutazione della grande importanza del blocco contro la Gran Bretagna. La mia opinione primitiva non ha subito mutamenti di sorta. Voglio evitare tuttavia, una dichiarazione di guerra da parte degli Stati Uniti mentre la Campagna orientale è ancora in corso e particolarmente mentre l'Esercito è ancora impegnato in dure battaglie. Ma non chiamerò mai un comandante di sommergibile a rendermi conto se, per errore, silura una nave americana». In questa situazione non poterono essere evitati incidenti che portarono ad ulteriori peggioramenti dei rapporti fra Stati Uniti e Germania. Il 4 settembre il sommergibile U-652 (tenente di vascello Georg-Werner Fraatz) lanciò due siluri, non andati a segno, contro il cacciatorpediniere Greer, che lo aveva tenuto sotto controllo e a più riprese segnalato in chiaro con insistenza ai britannici. Nel definire l'episodio «un atto da pirati», Roosevelt prendeva la decisione di ordinare alle sue navi di attaccare a vista in quelle acque i sommergibili italiani e tedeschi incontrati, ed autorizzava unità pesanti della Atlantic Fleet di base a Hvalsfjord, in Islanda, a sorvegliare lo Stretto di Danimarca per intercettare e affondare tutte le unità di superficie tedesche che avessero continuato a tentare il passaggio. Successivamente, il 9 ottobre, il Presidente americano chiese al Congresso di modificare l'atto di neutralità del 1939. Con questa nuova svolta Roosevelt permetteva alle navi americane di essere armate e di penetrare in zona di guerra.[2] Per evitare ai sommergibili la minaccia degli aerei britannici e per colpire i traffici del nemico nell'Atlantico occidentale, dove essi erano più vulnerabili, fin dal settembre del 1941 il B.d.U. (Com,andante in Capo dei Sommergibili) aveva gradualmente spostato le zone di agguato nelle acque meridionali della Groenlandia. Alla fine di ottobre dodici U-boote del gruppo «Raubritter» passarono per la prima volta il 50° meridiano ovest, e nelle nebbiose acque ad oriente di Terranova, presso Capo Race e lo Stretto di Belle Isle, affondarono sette navi. Questa breve apparizione nella zona canadese era una minaccia che gli statunitensi non potevano sottovalutare, nondimeno l'ammiraglio Dönitz non fu in grado di inviarvi altri sommergibili poiché, alla fine di novembre, la SKL gli ordinò di concentrare tutta l'attività nella zona di Gibilterra. Nel frattempo la serie degli incidenti con navi statunitensi si era inevitabilmente allungata. Il 17 ottobre l'U-568 (tenente di vascello Joachim Krech) silurò, danneggiandolo, il cacciatorpediniere Kearny che, con un gruppo di scorta di cinque unità, si era immischiato nella battaglia contro il convoglio «SC.48». Il 19 ottobre l’U-126 (tenente di vascello Ernst Bauer) affondò il piroscafo Lehigt a 65 miglia ad ovest di Freetown. Il 30 ottobre l'U-106 (tenente di vascello Herman Rasch) danneggiò la petroliera militare Salinas, ed il giorno seguente l'U-552 (tenente di vascello Erich Topp) silurò il Reuben James, un cacciatorpediniere appartenente alla scorta del convoglio veloce «HX.156», che affondò con la perdita di centoquindici uomini. La sempre più frequente interferenza degli americani nella battaglia dell'Atlantico raggiunse un nuovo culmine in novembre con la cattura nella zona centro-equatoriale del forzatore di blocco tedesco Odenwald, da parte dell'incrociatore Omaha, con l'imputazione di esercitare la tratta dei negri, mentre invece quel piroscafo trasportava un carico di gomma. Successivamente, avendo esteso la protezione aerea e navale ai convogli diretti nell'Atlantico orientale fino al 22° meridiano ovest – a circa 500 miglia dall'Irlanda settentrionale – gli statunitensi permisero ai britannici di scortare i convogli nei due sensi; con il vantaggio per le unità della Royal Navy di non aver bisogno di far tappa nei porti dell'Islanda per rifornirsi di combustibile. Ciò consentì ai britannici di economizzare le proprie forze leggere e di trasferire tre gruppi di scorta dalle rotte settentrionali a quelle meridionali di Gibilterra e dell'Africa occidentale. In queste due zone i risultati positivi non si fecero attendere, e dopo le gravi perdite subite in novembre dai sommergibili che operavano al largo delle coste iberiche, tra il 15 e il 23 dicembre seguì un vero disastro presso il convoglio «HG.76», con conseguente affondamento di ben quattro U-boote sui nove impiegati. L'entrata in guerra del Giappone, a cui si affiancarono quali Paesi firmatari del Patto Tripartito del 27 settembre 1940 la Germania e l'Italia, mise fine a quello stato di guerra non dichiarata degli Stati Uniti nei riguardi delle Potenze dell'Asse[3]. Per quasi due anni, con la loro interferenza nella battaglia dell'Atlantico e mettendo larghe zone dell'oceano sotto la loro protezione, gli statunitensi avevano dato ogni appoggio possibile alla Marina britannica. Inoltre oltre a trasportare in Gran Bretagna il materiale bellico, avevano agevolato la difesa inglese anche dal punto di vista operativo trasmettendo la posizione dei sommergibili e delle navi di superficie dell'Asse. [1] Il corrispondente americano dell'Asidc britannico e dell'ecogoniometro tedesco.[2] Nell’agosto del 1941, ad Argentia (Terranova) a bordo della corazzata Britannica Prince of Wales, Roosewelt e Churchill, presenti tutti i loro principali collaboratori militari e civili, sottoscrissero la “Carta Atlantica” che prevedeva per il dopoguerra: autodeterminazione dei popoli; rinunzia a guadagni territoriali; cooperazione internazionale; ritorno al libero scambio (multilateralismo); ripristino del sistema di dazzi fissi (Gold standard). [3] Il Patto Tripartito firmato dal Giappone. dalla Germania e dall'Italia, stabiliva che se una delle tre Nazioni fosse entrata in guerra contro gli Stati Uniti, anche le altre due avrebbero dovuto dichiarare la guerra. Edited November 23, 2016 by Francesco Mattesini Giuseppe Garufi and sandokan 2 Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Francesco De Domenico Posted November 24, 2016 Report Share Posted November 24, 2016 La prima foto viene dal libro "A Family Saga. Flush Deck Destroyers 1917-1955" di John L. Dickey II, pubblicato in proprio, 1999.Le altre sono pagine dal libro "Destroyers for Great Britain. A History of the 50 Town Class Ships Transferred from the United States to Great Britain in 1940" di Arnold Hague (il ben noto autore di convoyweb.org), Naval Institute Press, 1990.Ho un terzo libro in argomento, ma per ora non l'ho ritrovato nella mia piccola biblioteca. sandokan 1 Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Admiral Canoga Posted April 4, 2017 Report Share Posted April 4, 2017 Signori scusate se mi intrometto, ma avrei piacere di condividere con Voi qualche considerazione. Premesso che mi scuso per non essere ancora riuscito a comprendere come ci si presenti su questo sito e ben lieto di porre rimedio a questa mia mancanza non appena edotto sul da farsi, che non ho letto l'articolo citato da Carabiniere e che non amo teorie complottistiche, dietrologie e what if, mi permetto di richiamare la Vostra attenzione su alcuni fatti incontrovertibili.Naturalmente, alcuni di Voi conoscono già tutto o quasi tutto quanto sto per scrivere: l'ufficiale della US Navy che si imbarcò in qualità di osservatore sulla HMS Illustrious per assistere all'attacco a Taranto era il capitano di corvetta (LtCmdr) John Newton Opie III. Opie era all'epoca un ufficiale dell'ONI che non aveva maturato alcuna esperienza con l'US Naval aviation. All'epoca (novembre 1940) l'addetto navale presso le ambasciate di Roma e Belgrado era il capitano di vascello (Capt) Thomas Cassin Kinkaid, cognato dell'allora contrammiraglio (RA) Husband Edward Kimmel. Anche Kinkaid non proveniva dai ranghi dell'US Naval Aviation. Kimmel a quel tempo rivestiva il ruolo di Commander Cruisers Battle Force e Commander Cruiser Division Nine. Dove si trovava allora la Battle Force dell'US Navy? Lo vediamo tra poco. Proseguiamo col dire che l'addetto navale a Londra in quel periodo era il capitano di vascello (Capt) Alan Goodrich Kirk, ufficiale da poco più di un anno alle dipendenze dell'ONI ma che non aveva avuto precedenti esperienze di Naval Intelligence. Opie e Kinkaid riguardo Taranto e le operazioni aeree della componente imbarcata della Fleet Air Arm svolsero un ottimo lavoro. Ricordiamo che nel frattempo era in corso in Gran Bretagna la "missione Ghormley". Il contrammiraglio (RA) Robert Lee Ghormley, precedentemente Director of the War Plans Division dell'US Navy nonchè Assistant CNO, nella sua veste di Special Naval Observer in Gran Bretagna rispondeva direttamente al PotUS Franklin Delano Roosevelt e all'allora Chief of the Naval Operations, Ammiraglio Harold Rainsford "Betty" Stark. Ricordiamo che nel dicembre 1937 l'allora capitano di vascello Royal Eason Ingersoll era stato incaricato di una missione per certi versi analoga a quella di Ghormley. Ingersoll arrivò in Gran Bretagna il 31 dicembre 1937.Nel novembre 1940 Ingersoll era Assistant CNO.Ma dove si trovava in quei giorni la flotta americana? Dove erano i maggiori esperti di aviazione navale americani? Chi era a capo dell'ONI? Cosa combinavano i giapponesi? Quante volte era stata già attaccata Pearl Harbor e da chi? Lo vediamo tra poco. Inserirò i riferimenti bibliografici alla fine del mio intervento. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Luiz Posted April 5, 2017 Report Share Posted April 5, 2017 Signori scusate se mi intrometto, ma avrei piacere di condividere con Voi qualche considerazione. Premesso che mi scuso per non essere ancora riuscito a comprendere come ci si presenti su questo sito e ben lieto di porre rimedio a questa mia mancanza non appena edotto sul da farsi ...Salve ben arrivato. Per presentarsi basta postare nella sezione apposita luiz http://www.aidmen.it/forum/5-presentazioni-e-benvenuto-ai-nuovi-iscritti-new-members-introduction/ Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Admiral Canoga Posted April 14, 2017 Report Share Posted April 14, 2017 Gentilissima Luiz purtroppo nell'apposita sezione del forum sopra la lista delle presentazioni, sul lato destro dello schermo, mi compare una scritta che dice "non puoi aprire una nuova discussione". Riprendendo il discorso, nel novembre 1940 a capo dell'ONI vi era il contrammiraglio Walter Stratton Anderson. A causa della guerra in corso in Europa, Anderson In qualità di Director of the ONI Anderson, rispondeva direttamente al presidente Roosevelt. Ricordiamo che Anderson era stato addetto navale presso l'ambasciata americana a Londra tra il marzo 1934 e il febbraio 1937. E' ancora oggi oggetto di discussione dove si trovasse esattamente Anderson la mattina del 7 dicembre 1941. Nel dicembre 1941 egli era Commander, Battleships Battle Force US Pacific Fleet e Commander, Battleship Division 4 (USS Maryland, USS West Virginia più la USS Colorado, non presente a Pearl Harbor perchè ai lavori a Puget Sound). All'epoca dei fatti di Taranto a capo della War Plans Division dell'Office of CNO dell'US Navy vi era il capitano di vascello Richmond Kelly Turner. Ma dov’erano dispiegate le unità dell’US Navy nel tardo autunno del 1940? Dal 1932 il grosso della US Navy era schierato nel Pacifico. Ricordiamo che dal 1922 al 1931 la US Scouting Fleet operò in Atlantico e che nel marzo 1932 venne trasferita nel Pacifico per partecipare alle esercitazioni annuali insieme alla US Battle Fleet.La Battle Fleet, ovvero la formazione navale costituita dalle più recenti capital ships americane, in quegli stessi anni operò tradizionalmente nel Pacifico. Nel 1931 la Scouting Fleet fu ridesignata Scouting Force mentre la Battle Fleet divenne la Battle Force. Perché mai la Scouting Force fu trasferita nel Pacifico a sostegno della Battle Force? Per lo stesso motivo per cui la US Fleet fu trasferita da San Pedro a Pearl Harbor nell’aprile-maggio 1940 e vi fu mantenuta stabilmente dal giugno-luglio 1940, ovvero come deterrente anti-giapponese. Tra il settembre 1931 e il febbraio 1932 si verificarono il celebre “incidente di Mukden”, ovvero l’invasione giapponese della Manciuria e l'incidente/gli incidenti di Shanghai. Come noto il PotUS nel 1932 era Herbert Hoover (Presidente degli Stati Uniti dal marzo 1929 al marzo 1933). Ma chi era all’epoca il Segretario di Stato? Semplice: colui che divenne Ministro della Guerra degli Stati Uniti dal 10 luglio 1940. Quell’uomo era Henry Lewis Stimson: quello stesso Stimson che era stato Ministro della Guerra degli Stati Uniti da maggio del 1911 a marzo 1913, sotto la Presidenza Taft, quello stesso Stimson da cui prese il nome la “dottrina di contenimento dell'espansionismo giapponese”. Anticipo la seguente domanda cui cercherò di rispondere più avanti: chi era Stanley Kuhl Hornbeck? Torniamo agli ufficiali della US Navy. Ai tempi di Taranto il CinCUS Fleet era l’ammiraglio James Otto Richardson, personaggio straordinario che era da poche settimane rientrato a Pearl Harbor da Washigton. Cos'era andato a fare JO ("JeiO") per ben 2 volte a Washington in qualità di CinCUS Fleet? Semplice: fece tutto quello che era in suo potere per cercare di dissuadere FDR, che si apprestava a correre per il terzo mandato, dal lasciare la flotta a Pearl Harbor. Risultato? La flotta rimase a Pearl Harbor e Richardson venne rimosso. Proseguiamo: il Commander, Battle Force era l’ammiraglio Charles Philip Snyder. Il Commander, Aircraft, Battle Fleet nonché Commander, Carrier Division 2 (USS Yorktown e USS Enterprise) era il viceammiraglio William Frederick Halsey. Halsey aveva sostituito il viceammiraglio Charles Adams Blakely.Il Commander, Carrier Division 1,US BF (USS Lexington e USS Saratoga), era il contrammiraglio Aubrey Wray Fitch. Il Commander, Scouting Force era il viceammiraglio Adolphus Andrews. Il Commander, Aircraft, Scouting Fleet era il contrammiraglio Arthur LeRoy Bristol.Il Commander, Patrol Wing 1, SF era il capitano di fregata William Keene Harrill Il Commander, Patrol Wing 2, SF era il capitano di vascello Patrick Nieson Lynch BellingerIl Commander, Patrol Wing 4, SF era il capitano di fregata Andrew Calhoun McFall Il CinC US Asiatic Fleet era l’ammiraglio Thomas Charles Hart, altro personaggio straordinario, compagno di corso di Harry E Yarnell. Il Commander, Aircraft, US Asiatic Fleet era il capitano di fregata Frank Detchant Wagner. (segue) Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Giancarlo Castiglioni Posted April 15, 2017 Report Share Posted April 15, 2017 Mi intrometto nella discussione allargando il discorso alla IGM.Sui libri di storia è scritto che l'intervento USA nel 1917 è stato causato dalla ripresa della guerra sottomarina senza condizioni da parte dei tedeschi.Niente di più superficiale.Un esame dei fatti chiarisce che gli USA erano al fianco dell'Intesa già dal 1914 con ingenti forniture di armi a Inghilterra e Francia.Inizialmente queste forniture furono pagate, poi quando i fondi finirono furono fatte a credito con prestiti dalle banche USA.A questo punto gli USA erano legati ai destini dell'Intesa, perché se questa avesse perso sarebbero andati in bancarotta.Il Presidente Wilson fu rieletto nel novembre 1916 dicendo che non sarebbe entrato in guerra, ma lo ha fatto pochi mesi dopo.L'opinione pubblica era contraria, ma fu preparata con una campagna di stampa di tutti i maggiori giornali.Gli avvenimenti sono raccontati in modo convincente nel libro:"La nascita dell'impero americano 1934-1936 La commissione Nye e l'intreccio industriale, militare e politico che ha governato il mondo" di Gianfranco Pedroncini. Nella IIGM gli avvenimenti si sono ripetuti in modo molto simile.Anche questa volta le forniture di armamenti sono cominciate quasi subito, prima a pagamento e poi a credito.Anche questa volta il Presidente Rooswelt fu rieletto nel novembre 1940 dicendo che non sarebbe entrato in guerra, ma lo ha fatto pochi mesi dopo perché dalla primavera 1941 la flotta USA era già di fatto in guerra con la Germania, anche se la flotta tedesca aveva ordine di non reagire.Prima o poi l'intervento USA era sicuro e questa è stata una delle ragioni dell'attacco tedesco alla Russia.Per la Germania l'unica possibilità di vittoria (o meglio di evitare la sconfitta) era mettere fuori causa la Russia prima dell'intervento USA.Questa volta superare le resistenze dell'opinione pubblica era più difficile e visto che la Germania non reagiva alle provocazioni, si provò ad usare la stessa tattica con il Giappone, con il blocco delle forniture di petrolio e ponendo condizioni inaccettabili nelle trattative diplomatiche.Riguardo a Pearl Harbour, anche senza ricevere da Washinton la notizia che il Giappone stava dichiarando la guerra, la US Navy aveva tutte le informazioni necessarie per far fallire l'attacco.Se non lo ha fatto è stato per propria incapacità, quindi il fatto che la comunicazione da Washinton sia arrivata in ritardo per errore o deliberatamente è storicamente irrilevante.Per finire volevo far notare la sostanziale continuità della politica estera USA negli ultimi 100 anni.Non credo che questa volta si arrivi alla guerra, me solo perché l'opinione pubblica americana non è disposta ad accettare l'invio di numerosi contingenti di truppe in zona di guerra.D'altra parte mantenere alta la tensione internazionale è già sufficiente per lo scopo. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Francesco Mattesini Posted April 15, 2017 Report Share Posted April 15, 2017 (edited) Bravo Giancarlo. Ottimo intervento. Le tue spiegazioni sono condivisibili, compresa quella del motivo dell'attacco tedesco alla Russsia. Franco Edited April 15, 2017 by Francesco Mattesini Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Giancarlo Castiglioni Posted April 15, 2017 Report Share Posted April 15, 2017 Ringrazio Francesco per il suo apprezzamento.Aggiungo che nel suo piccolo Trump ha seguito le orme dei suoi grandi predecessori: campagna elettorale pacifista, dopo l'elezione immediato cambiamento di rotta, Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Admiral Canoga Posted April 15, 2017 Report Share Posted April 15, 2017 (edited) Mi intrometto nella discussione allargando il discorso alla IGM.Sui libri di storia è scritto che l'intervento USA nel 1917 è stato causato dalla ripresa della guerra sottomarina senza condizioni da parte dei tedeschi.Niente di più superficiale.Un esame dei fatti chiarisce che gli USA erano al fianco dell'Intesa già dal 1914 con ingenti forniture di armi a Inghilterra e Francia.Inizialmente queste forniture furono pagate, poi quando i fondi finirono furono fatte a credito con prestiti dalle banche USA.A questo punto gli USA erano legati ai destini dell'Intesa, perché se questa avesse perso sarebbero andati in bancarotta.Il Presidente Wilson fu rieletto nel novembre 1916 dicendo che non sarebbe entrato in guerra, ma lo ha fatto pochi mesi dopo.L'opinione pubblica era contraria, ma fu preparata con una campagna di stampa di tutti i maggiori giornali.Gli avvenimenti sono raccontati in modo convincente nel libro:"La nascita dell'impero americano 1934-1936 La commissione Nye e l'intreccio industriale, militare e politico che ha governato il mondo" di Gianfranco Pedroncini. Nella IIGM gli avvenimenti si sono ripetuti in modo molto simile.Anche questa volta le forniture di armamenti sono cominciate quasi subito, prima a pagamento e poi a credito.Anche questa volta il Presidente Rooswelt fu rieletto nel novembre 1940 dicendo che non sarebbe entrato in guerra, ma lo ha fatto pochi mesi dopo perché dalla primavera 1941 la flotta USA era già di fatto in guerra con la Germania, anche se la flotta tedesca aveva ordine di non reagire.Prima o poi l'intervento USA era sicuro e questa è stata una delle ragioni dell'attacco tedesco alla Russia.Per la Germania l'unica possibilità di vittoria (o meglio di evitare la sconfitta) era mettere fuori causa la Russia prima dell'intervento USA.Questa volta superare le resistenze dell'opinione pubblica era più difficile e visto che la Germania non reagiva alle provocazioni, si provò ad usare la stessa tattica con il Giappone, con il blocco delle forniture di petrolio e ponendo condizioni inaccettabili nelle trattative diplomatiche.Riguardo a Pearl Harbour, anche senza ricevere da Washinton la notizia che il Giappone stava dichiarando la guerra, la US Navy aveva tutte le informazioni necessarie per far fallire l'attacco.Se non lo ha fatto è stato per propria incapacità, quindi il fatto che la comunicazione da Washinton sia arrivata in ritardo per errore o deliberatamente è storicamente irrilevante.Per finire volevo far notare la sostanziale continuità della politica estera USA negli ultimi 100 anni.Non credo che questa volta si arrivi alla guerra, me solo perché l'opinione pubblica americana non è disposta ad accettare l'invio di numerosi contingenti di truppe in zona di guerra.D'altra parte mantenere alta la tensione internazionale è già sufficiente per lo scopo. Mi permetto di segnalare che in internet è possibile consultare "War is a Racket", il famoso libro del generale Smedley Darlington Butler. Il generale Butler era il "quacchero combattente" di cui parla Gianfranco Peroncini a pagina 126-127 e a pagina 181 in "la nascita dell'Impero Americano" (Mursia, Milano 2013). https://www.ratical.org/ratville/CAH/warisaracket.html Ricordiamo che Alberto Santoni nel suo articolo "Maggio 1915: il caso Lusitania" apparso su Rivista Storica N.3-1996 smontò quella strana tesi assai diffusa in Italia secondo cui fu l'affondamento del celebre transatlantico britannico da parte dell'U-20 con la morte di 128 cittadini statunitensi a causare l'entrata in guerra degli Stati Uniti. Tornando a Pearl Harbor mi sia concesso osservare che identificare la US Navy con l'allora CNO "Betty" Stark a mio modesto parere non è del tutto corretto.Infatti l'ammiraglio Stark e gli ufficiali dell'Office of the CNO non fornirono al CinC, US Pacific Fleet, ammiraglio Husband Kimmel, tutte le informazioni di cui erano in possesso al 6 dicembre 1941 (ovvero al giorno prima dell'attacco giapponese). Riporto le parole che vengono attribuite a JO Richardson, CinC US Fleet, al cospetto di FDR e di William Leahy nel corso del colloquio del pomeriggio dell'8 ottobre 1940 :"Mr President, I feel that I must tell you that the senior officers of the Navy do not have the trust and confidence in the civilian leadership of this country that is essential for the successful prosecution of a war in the Pacific" (si veda ad esempio di Skipper Steely "Pearl Harbor Countdown, Admiral James O Richardson", Pelican, Gretna 2008 a pagina 229) Invito anche a riflettere attetamente sul significato di questa foto, scattata probabilmete il pomeriggio del 7 ottobre o la mattina dell'8 ottobre 1940: http://ww2db.com/image.php?image_id=793 da sinistra a destra si riconoscono Harry Yarnell (primo ammiraglio nella storia ad avere "attaccato" Oahu con un task group di portaerei - la USS Lexington e la USS Saratoga, nel corso del Grand Joint Exercise Number Four, la mattina di domenica 7 febbraio 1932), Harold Stark (CNO), Frank Knox (Secretary of the Navy) e JO Richardson. Osserviamo che RIchardson, pur essendo un "black shoe admiral", non era totalmente estraneo all'aviazione imbarcata: da settembre 1935 a settembre 1936 fu capo di stato maggiore dell'allora CinC US Fleet Joseph Mason Reeves (primo Commander in Chief dell'US Navy proveniente dai ranghi dell'US Naval Aviation e dall'Aviazione Imbarcata in particolare). Edited April 15, 2017 by Admiral Canoga Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Admiral Canoga Posted April 17, 2017 Report Share Posted April 17, 2017 (edited) Proseguiamo con la nostra veloce disanima di alcuni dei comandi e dei più significativi comandanti della US Navy e dell'US Naval Aviation all'epoca dell'attacco a Taranto prima di passare ad elencare gli ufficiali della US Navy che nello stesso periodo operararono in qualità di osservatori presso la Royal Navy. Fate attenzione perchè alcune delle cose che dirò su uno di questi ufficiali "osservatori" e sui contatti che ebbe nel dopoguerra con alcuni celebri collezionisti italiani di fotografie navali o ship lovers che dir si voglia non sono cose molto note. Dunque: all'epoca di Taranto la US Atlantic Fleet non era stata acora costituita. In Atlantico esisteva una formazione navale alquanto eterogenea denominata Patrol Force, al comando del contrammiraglio Hayne Ellis. Facevano parte della US Patrol Force le tre più vecchie corazzate americane ovvero la USS Arkansas, la USS Texas e la USS New York, sei incrociatori pesanti e due incrociatori leggeri, 2 portaerei, più di settanta cacciatorpediniere, poco meno di 30 sommergibili oltre a naviglio ausiliario, naviglio minore velivoli da pattugliamento marittimo. Il contrammiraglio Arthur Byron Cook era contemporaneamente Commander Aircraft, Patrol Force , Commander Carrier Division 3, Patrol Force (USS Ranger e USS Wasp) e Commander Patrol Wings, Patrol Force. Il Patrol Wing 3, Patrol Force era al comando del capitano di fregata (Cmdr) John Dale Price (secondo tradizione Price fu il primo pilota ad aver eseguito un atterraggio notturno "programmato" sulla USS Langley, nel 1925) mentre il Patrol Wing 5 era al comando del capitano di vascello Ernest Doyle McWhorter ( "quello dell'operazione TORCH" ). Dov’erano gli altri “padri fondatori dell’US Naval Aviation e della Carrier Force”? A capo del Bureau of Aeronautics vi era il contrammiraglio John Henry Towers. Suo aiutante era il capitano di vascello Marc Andrew Mitscher. L’ultimo degli “atlantici” di Franklin Delano Roosevelt e Josephus Daniels, che in fin dei conti era anche il solo che “really made the grade” con il suo NC-4, ovvero il capitano di vascello Albert Cushing Read, era il comandante di NAS Pensacola, principale base aerea della US Navy per l’addestramento dei piloti dell’US Naval Aviation. Il capitano di vascello Frank Robert McCray, ex-comandante della USS Saratoga e storico rivale di Ernest King e della “sua” Lexington ai tempi dei Fleet Problems e dei Grand Joint Exercises dei primi anni '30, era stato richiamato in servizio per seguire i grandi lavori di costruzione di NAS Alameda. Al General Board vi erano Ernest Joseph King, Frederick Joseph Horne, Alfred Wilkinson Johnson (prossimo al ritiro). Osserviamo che la carriera di King pareva essere giunta al tramonto, ma "l'affare JO Richardson" , la situazione in Atlantico e l'alta considerazione che Stark e FDR avevano di questo personaggio modificarono il "naturale andamento delle cose". Il mitico Joseph Mason Reeves ("All the factors of the victory") era stato richiamato in servizio con funzioni di consulente/consigliere del Ministro della Marina (Secretary of the Navy) Frank Knox. Harry Ervin Yarnell era stato "messo a riposo" (retired list). Il capitano di vascello Kenneth Whiting, benchè ufficialmente "in pensione", continuava a prestar servizio presso il Third Naval District, New York. L'ammiraglio Mark Lambert Bristol, era venuto a mancare nel 1939 pochi mesi prima dello scoppio della guerra. (segue) Edited April 17, 2017 by Admiral Canoga Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
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