Danilo Pellegrini Posted December 7, 2016 Report Share Posted December 7, 2016 (edited) Nella discussione inerente la sorte del sommergibile HMS Rainbow, Francesco Mattesini accenna all'affondamento del piroscafo Antonietta Costa (ex Monte Bianco, ex a.u. Nimrod) che molto probabilmente fu causa della perdita del battello britannico. http://www.aidmen.it/topic/609-hms-triad/?p=4626...in Italia è stata avanzata l’ipotesi che il sommergibile fosse stato affondato nel canale d’Otranto dal piroscafo Antonietta Costa che, navigando in convoglio diretto in Albania, alle 03.30 del 4 ottobre era andato a strisciare con la carena dello scafo contro un ostacolo resistente incontrato in lat. 41°28’N, 18°05’E, a 60 miglia est-nordest di Bari... ...L’Antonietta Costa riportò una piccolissima via d’acqua nella stiva n. 5, subito controllata, e la nave proseguì la navigazione in convoglio alla stessa velocità che aveva al momento dell’impatto, arrivando completamente asciutta a Durazzo. Da verifiche subito eseguite allo scafo da un palombaro, risultarono visibili nella chiglia, per evidente forte attrito con un solido corpo metallico, i segni di striscio della presunta collisione, avendo il palombaro accertata la presenza di quattro strisce parallele a dritta e a sinistra della chiglia e lunghe due metri. Esito negativo dettero invece le visite compiute dai palombari ai piroscafi Oreste e Premuda. L’episodio avvenne di notte, e fu ritenuto che l’Antonietta Costa poteva aver urtato qualcosa che al momento non fu individuato. Ulteriori valutazioni sui danni allo scafo, da effettuare in bacino, furono rese impossibili dal fatto che l’Antonietta Costa, ripartita vuota in convoglio il 9 ottobre per tornare a Bari, fu silurata, alle 17.37 di quel giorno, dal sommergibile Regent, a 21 miglia da Durazzo. Abbandonato dall’equipaggio il piroscafo, fu poi soccorso dal rimorchiatore Sant’Andrea e portato all’incaglio presso l’avamporto di Durazzo (10 ottobre 1940) dove, nonostante ogni sforzo per recuperarlo, rimase per sempre inutilizzabile... L' incarico di intraprendere sollecitamente il recupero venne affidato alla società veneziana “Rimorchiatori Riuniti Panfido & C.” fondata nel 1880 e da decenni attiva anche nel settore specifico dei salvataggi marittimi. Il mezzo designato per l'operazione fu il rimorchiatore d'altura Ursus II (ex rim. savonese Nella, varato a Le Havre nel 1921): l'Ursus (I), il mezzo di punta della società, era stato infatti requisito dalla R.M. all'inizio del conflitto e rinominato F. 94; verrà affondato a cannonate dal sommergibile britannico Rorqual il 31.1.1941 al largo di Lagosta, mentre rimorchiava il pontone armato GM 239. All'arrivo dell'Ursus sul luogo dell'affondamento nella rada di Durazzo, emergevano solamente il fumaiolo e i picchi di carico del piroscafo (allegati 1 e 2); in primis i palombari sigillarono i boccaporti delle stive, allestendo poi un cofferdam composito realizzato con ordinate in putrelle metalliche e fasciame in tavolame per prolungare fuori acqua una mastra allo scopo di inserirvi i pescanti delle pompe d'esaurimento. Pareva che il lavoro si avviasse a buon fine: a termine del pompaggio la poppa era completamente emersa, e così lo scafo per oltre metà della sua lunghezza, ma nella sezione prodiera, interessata dalla falla provocata dal siluro, la chiglia rimaneva saldamente piantata nel fondale senza che il livello dell'acqua accennasse a scendere all'interno dei locali in modo significativo. In sede, a Venezia, visto che al momento dell'affondamento la coperta si trovava poco sotto il pelo dell'acqua e il recupero pareva improntato ad una certa facilità, non si era ritenuto necessario l'impiego dei cilindri di spinta che, trainati, avrebbero rallentato notevolmente il trasferimento del mezzo di salvataggio. Il loro mancato utilizzo, che sarebbe stato risolutivo senza prolungare eccessivamente i tempi di intervento, aggravando così il rischio di un nuovo attacco in zona di operazioni belliche, rese pertanto necessaria la sospensione del recupero che non venne mai più portato a termine.Una gran parte dell'archivio fotografico Panfido, consistente in circa 4500 foto che documentano oltre un secolo di lavori, fu fortunosamente salvato dal macero da uno dei Comandanti anziani nel periodo della crisi societaria culminante nel cambio nell'assetto proprietario nei primi anni '80. L'archivio, nelle mani ora dall'amico Ezio Trevisan, è stato digitalizzato e catalogato, per quanto possibile, dal sottoscritto. Allego a seguire una cernita tra le molte immagini, molte delle quali inedite, che illustrano in sequenza le fasi dello sfortunato tentativo. La cronologia completa della storia del piroscafo si trova inhttp://conlapelleappesaaunchiodo.blogspot.it/2014/10/antonietta-costa.html allegato 1: in avanporto a Durazzo allegato 2 allegato 3: le prime prospezioni dei palombari continua ... Edited December 13, 2016 by Danilo Pellegrini Conterosso, Luiz, sandokan and 1 other 4 Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Danilo Pellegrini Posted December 13, 2016 Author Report Share Posted December 13, 2016 allegato 4: l'Ursus e le barche-pompa con le scalette di risalita per i palombari allegato 5: inizio costruzione dell'ossatura metallica del cofferdam con travi ad H allegato 6: si inizia il rivestimento del cofferdam in fasciame di spigolato di rovere continua ... Luiz 1 Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Danilo Pellegrini Posted December 13, 2016 Author Report Share Posted December 13, 2016 allegato 7: la sommità dell'opera è al di sopra del livello del mare allegato 8: vengono installate le pompe e inizia l'esaurimento allegato 9: lo scafo inizia a sollevarsi continua ... Luiz 1 Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Danilo Pellegrini Posted December 13, 2016 Author Report Share Posted December 13, 2016 (edited) allegato 10: massimo grado di sollevamento raggiunto fine Edited December 13, 2016 by Danilo Pellegrini Luiz 1 Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Luiz Posted December 13, 2016 Report Share Posted December 13, 2016 alleluia!Lo sai Danilo che quest'estate ho fatto immersione sull'Ursus? Danilo Pellegrini 1 Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Danilo Pellegrini Posted December 13, 2016 Author Report Share Posted December 13, 2016 Apperò !!! Personalmente, appartenendo a quella generazione di sub meno avvantaggiati" per età o per altro mi sono limitato all'impiego della vecchia, cara aria compressa, rifiutando (ora con un certo rimpianto) nitrox & c. I 50 li ho raggiunti, ma non oltre...In quanto all'Ursus hai un PM. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Luiz Posted December 14, 2016 Report Share Posted December 14, 2016 Apperò !!! Personalmente, appartenendo a quella generazione di sub meno avvantaggiati" per età o per altro mi sono limitato all'impiego della vecchia, cara aria compressa, rifiutando (ora con un certo rimpianto) nitrox & c. I 50 li ho raggiunti, ma non oltre...In quanto all'Ursus hai un PM. che espressione delicata, posso rubartela? ;-) Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Luiz Posted December 14, 2016 Report Share Posted December 14, 2016 BTW, l'Ursus è un bel relitto molto fotogenico. Timone è staccato e giace a lato, bellissimo telegrafo di macchina. Il socio Andrea Barbieri ha girato anche un video L. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Andrea Barbieri Posted December 14, 2016 Report Share Posted December 14, 2016 Se riesco nel pomeriggio vi inoltro qualche foto del relitto Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Andrea Barbieri Posted December 14, 2016 Report Share Posted December 14, 2016 Volevo scrivere che il relitto si trova a 70 metri al largo dell'isola di "VIS" solo per vedere la reazione di Giorgio ma ho deciso che in periodo natalizio bisogna essere buoni e bravi. :-D Giuseppe Garufi, Platon Alexiades, Danilo Pellegrini and 1 other 4 Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Luiz Posted December 14, 2016 Report Share Posted December 14, 2016 tanto poi Giorgio chi fustiga? ;-) Francesco De Domenico and Andrea Barbieri 2 Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Francesco Mattesini Posted December 14, 2016 Report Share Posted December 14, 2016 Bellissimo servizio, e stupende fotografie. Franco Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Francesco De Domenico Posted December 15, 2016 Report Share Posted December 15, 2016 Stiamo ancora aspettando che qualche nostro "riscrittore della storia" dimostri che la battaglia di Vis e' stata una nostra grande vittoria... Ma forse non accadrà perché i perfidi albionici non c'entrano nulla. Giuseppe Garufi and Andrea Barbieri 2 Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Francesco Mattesini Posted December 15, 2016 Report Share Posted December 15, 2016 E' un argomento che non mi piace trattare. Dubito che qualcuno ci riuscirebbe, a meno che non si chiami C ... Franco Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Luiz Posted December 15, 2016 Report Share Posted December 15, 2016 Stiamo ancora aspettando che qualche nostro "riscrittore della storia" dimostri che la battaglia di Vis e' stata una nostra grande vittoria... Ma forse non accadrà perché i perfidi albionici non c'entrano nulla. posso bacchettarti con un randello grande?Battaglia di Lissa non di Vis ;-) Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
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