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Servizio Informazioni Speciali e la lotta antisommergibile


Platon Alexiades
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Axis successes at intercepting communications concerning enemy submarine movements were to my knowledge very limited. The main problem was that deciphering usually came too late to be of operational value.

 

I know of only one case when SIS deciphered a signal concerning the submarine HMS Regent in December 1941 in time to be acted upon. It stated that this submarine was to sail from Gibraltar for the UK and would pass through 43°00’ N, 10°30’ W (off the NW corner of Spain). I have not seen the actual decrypt at the Ufficio Storico but the German B-Dienst clearly attributes the success to Italian sources.

 

None of the Betasom submarines were available as four (Calvi, Finzi, Tazzoli and Torelli) had just sailed on a mission to rescue the survivors of the German armed merchant cruiser Atlantis and were already too far south and another two on Atlantic patrol, Cappellini off the Azores and Morosini, west of Madeira. The information was passed to the Germans and Admiral Doenitz ordered U 105 to intercept Regent but the German submarine was short of fuel and could not comply. Finally the request was made to U 332 but for some reason she failed to make contact.

 

This case is an interesting one as for once SIS appears to have deciphered very quickly the enemy message. Can anyone cite another such case? At the same time the German B-Dienst had some success in deciphering signals concerning enemy submarines but little effort was actually made in attempting to make use of them perhaps because of submarines did not figure high on the priority of Doenitz’ tonnage war and also because there was not enough time to react. One exception appears to have been the sinking of HMS Narwhal in July 1940.

 

I am very grateful to my friend Franco Mattesini who showed me some of “Intercettazioni” files at the Ufficio Storico. Certainly I will try to have a closer look at them in the future!

 

If some of the readers from this forum can enlighten us on the work of the SIS in more details on this subject, this will be much appreciated. It seems it is an aspect of the war at sea which has remained in relative obscurity.

 

Platon

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Caro Platon

 

Gli argomenti che ai citato sono esattamente quelli che io ho cercato di far conoscere da anni. Ossia che vi é stato, in alcuni momenti, un certo successo, però limitato, da parte del servizio crittografico del SIS, specialmente all'inizio della guerra quando erano conosciute le sigle delle navi britanniche. Il che permetteva di conoscere con un certo anticipo se vi era un'operazione navale in corso nel Mediterraneo e Mar Rosso da parte della Marina britannica e, in modo approssimativo, con quali forse si intendeva realizzarla. Ciò è dimostrato ampiamente dai messaggi che io ho pubblicato nel mio libro “La battaglia di punta Stilo, portando a conoscenza quale era il fondo della mia ricerca documentaria.

 

Per conoscere i particolari che ai chiesto occorrerebbe andare all’Ufficio Storico, e fare una ricerca approfondita su un gran numero di cartelle. Ma in questo momento non sono in grado di farlo, perché con l’Ufficio Storico ho in discussione altri problemi che non intendono risolvere, perché occupati a stampare libercoli ormai sorpassati per accontentare i nuovi geni della Storia e i loro protettori.

 

Porto alcuni esempi di messaggi intercettati all’inizio del mese di dicembre 1940:

 

Giorno 1: Messaggio trasmesso dal Comando Supremo a Superaereo:

 

 “Si trasmette la seguente notizia pervenuta da Supermarina: risulta che è prevista per il due dicembre una operazione aerea oppure aerea navale con partenza da Candia. Divisione navi da battaglia con WARSPITE risulterebbe baia Mirabello. E’ presumibile anche eventuale azione contro Dodecaneso. Ora inizio operazione aerea (scoperta anti-sommergibile) sono 1330 del due dicembre.”

 

Giorno 2: Messaggio trasmesso da Maristat destinatari A.B.C., ossia i tre Stati Maggiori delle Forze Armate.

 

“10348 = Alle ore 1000 del 2/12/1940 = Riferimento operazione 10336 et 10340. Da telegrammi intercettati risulta che operazione segnalata è stata rinviata al 3 dicembre.”

 

In realtà non accadde nulla, ma la notizia generò notevoli allarmi, tanto ché alle 20.25 del 2 dicembre Superaereo portava a conoscenza del Comando Supremo:

 

“Secondo informazioni marina domani 3 dicembre ore 13.30 forze inglesi sferrerebbero attacco probabilmente contro possedimento Egeo. Aerolibia terrà pronte le forze da bombardamento per intervento immediato su richiesta diretta Egeomil, che si regolerà in conseguenza informando Stamage et Superaereo.”

 

Sempre lo stesso giorno, in seguito alle informazioni del SIS, del tutto campate in aria, Superaereo informava la 4^ Squadra Aerea (Puglia) e il Comando Aeronautica Albania:

 

“Fonte attendibile segnala che portaerei ILLUSTRIOUS primi giorni dicembre cercherà avvicinarsi Canale Otranto per lanciare aerosiluranti contro navi da guerra basi adriatiche fino Pola.

Notizia potrebbe essere mossa relazione con quanto precedentemente informato telefonicamente alla Aerozona Bari secondo cui 3 dicembre at ore 1330 dovrà avere inizio da parte del nemico particolare operazione non meglio precisata.”

 

Nello stesso tempo, sempre per contrastare la illusoria minaccia nell’Adriatico, Supermarina inviata alla 7a  e 8a  Divisione Navale (6 incrociatori e 8 cacciatorpediniere), che all’epoca erano assegnate alla protezione dei convogli con l’Albania, il seguente messaggio di carattere operativo:

 

“SUPERMARINA 2008 = Da elementi in nostro possesso risulterebbe che inglesi hanno stabilito effettuare 3 dicembre azione aero-navale probabilmente contro nostro traffico sul Canale di Otranto zone adiacenti et porti adriatici. Ottava divisione con ottava squadriglia cc.tt. et settima divisione con cc.tt. assegnati escano in modo da trovarsi alle ore 0800 del 3 dicembre sul punto lat. 39°40’ long. 18°00’. Effettuata riunione Divisioni incroceranno nel quadrato 0203 fino alle ore 1000 antimeridiane scopo poter intercettare forze nemiche in transito nel canale Otranto in caso di allarme in detta zona. …”

 

Le 12 navi italiane incrociarono nella zona assegnata ma non accadde nulla.

 

Se questi sono i successi informativi del SIS vantati dal Cernuschi vi è da mettersi le mani nei capelli.

 

Franco

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Per conoscere come si svolgevano le previsioni sulle presunte operazioni nemiche da parte del Sevizio Informazioni di Maristat, Ufficio Intercettazioni Estere, riporto un'altra previsione delle ore 23.30 del 12 dicembre 1940, trasmesso con messaggio n. 80 da Supermarina a Superaereo:
 
“Nostro Ufficio I.E. ha intercettato traffico a carattere operativo tra Londra, Gibilterrae le autorità del Mediterraneo orientale. Da Alessandria telegrammi con caratteristica “Operazioni urgenti” sono stati trasmessi alle navi in Mediterraneo ed al gruppo RENOWN [incrociatore da battaglia nave ammiraglia della Forza H] a Gibilterra. Ciò potrebbe anche far supporre che sia in corso di organizzazione una operazione in Mediterraneo con partecipazione di Unità basate a Gibilterra. Oggi 12, è stato altresì intercettato un aumentato traffico r.t. tra i Comandi aeronautici di Alessandria, Candia e Malta. Ciò potrebbe essere messo in relazione con l’operazione supposta. RICCARDI”.
 
Come si vede il messaggio trasmesso a Superaereo, ricavato attraverso un aumento del traffico radio nemico e per rilevamenti radiogoniometrici, non portava a far conoscere gli organici delle presunte forze navali nemiche da impiegare, la data di operazioni, le eventuali rotte e gli obiettivi da attaccare. Quindi le informazioni finivano per allertare i Comandi italiani e null’altro.
 
Che operazioni navali si svolgesse era in quel periodo di dicembre 1940 un fatto normale, dal momento che le due flotte britanniche, Mediterranean Fleet e Forza H, percorrevano il Mediterraneo in lungo e in largo, quasi senza alcun contrasto, se non da parte dall’aviazione e dei sommergibili italiani, con successi modesti. E quindi “facendo il loro comodo” come si espresse in messaggio inviato al Comando della Libia il generale Guzzoni, Sottocapo di Stato Maggiore Generale, che allora dirigeva il Comando Supremo, trovandosi il titolare, generale Cavallero, per ordine di Mussolini, distaccato a comandare il fronte dell’Albania, ove i modesti greci minacciavano di ricacciare in mare gli italiani.
 
         Franco

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Dear Franco and Luiz,

 

Many thanks to you both for your comments. I am a bit short of time right now due to work commitments but will make more detailed comments in the near future. Luiz: I do have the German naval code breakers book and I have also read a fair number of the B-Dienst files (although very few on the Mediterranean Theatre seem to be available).

 

All the best,

 

Platon

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