Francesco De Domenico Posted August 22, 2018 Report Share Posted August 22, 2018 Ho letto con interesse un editoriale di Paolo Mieli sul "Corriere della Sera" di oggi dedicato ai prodotti vecchi e nuovi della cultura del complottismo/negazionismo. Si citano i cinque casi americani celebri. Sapevo tutto sull'attribuzione a Roosevelt della responsabilità su Pearl Harbor, a Lyndon B. Johnson di quella dell' assassinio di Kennedy, sulla teoria del falso sbarco sulla Luna del luglio 1969, sulla messa in dubbio dell'attacco contro il Pentagono dell'11 settembre 2001. Come conoscevo le falsificazioni tipo il Protocollo dei Savi di Sion del 1903 (un falso costruito dall'Ochrana, la polizia segreta zarista).Ma non conoscevo il primo dei cinque poco illustri esempi di complottismo americano. L'affondamento del TITANIC nel 1912 non sarebbe stato dovuto a un iceberg ne' a un difetto di progettazione della nave, ma ad una congiura giudo(pluto)massonica (sempre loro....) o forse invece gesuitica per provocare la morte a bordo di John Jacob Astor, Benjamin Guggenheim e Isidor Straus, tutti contrari alla creazione della Federal Reserve, la banca centrale USA. A riprova, si menziona il fatto che John Pierpont Morgan ed altri esponenti del mondo finanziario favorevoli alla Fed rinunciarono in extremis ad imbarcarsi sul TITANIC. Il Federal Reserve Act fu poi approvato dal Congresso nel 1913. sandokan, Giuseppe Garufi and Danilo Pellegrini 3 Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Giuseppe Garufi Posted August 22, 2018 Report Share Posted August 22, 2018 Ahimè, ai tempi dei film della serie di "Guerre Stellari" si temeva il lato oscuro della Forza ... stiamo finendo, invece, in mano al lato imbecille della Forza. Danilo Pellegrini and sandokan 2 Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Giancarlo Castiglioni Posted August 23, 2018 Report Share Posted August 23, 2018 Anche io ho letto l'editoriale e aveva notato che citando come esempio le responsabilità di Roosewelt su Pearl Harbor, Mieli non è stato molto felice.Dalla decrittazione dei messaggi all'Ambasciata giapponese Roosewelt sapeva con certezza data ed ora della dichiarazione di guerra e questa informazione non è stata passata tempestivamente ai militari.Non sapeva che l'attacco sarebbe stato anche a Pearl Harbor, non ci voleva molta fantasia ad immaginarlo, ma ci dovevano pensare i militari.Quindi è forse eccessivo dargli una responsabilità diretta, ma la responsabilità indiretta è certa e su questo tutti gli storici concordano.Dall'inizio del terzo mandato di Roosewelt la politica estera USA impedì qualsiasi accordo con il Giappone.Il blocco della forniture di petrolio aveva l'obbiettivo di causare una aggressione giapponese. sandokan 1 Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Francesco De Domenico Posted August 24, 2018 Author Report Share Posted August 24, 2018 Roosevelt avrebbe saputo dell'attacco giapponese (solo gli "storici" isolazionisti suoi nemici ci credono), Stalin avrebbe saputo in anticipo dell'attacco tedesco (Sorge e via fantasticando)...Il complottismo ci porterebbe sempre molto lontano. Sempre meglio comunque del negazionismo che nega l'Olocausto, o delle fake news di dubbia origine del tipo i vaccini provocano l'autismo... Nereo Castelli 1 Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Giancarlo Castiglioni Posted August 25, 2018 Report Share Posted August 25, 2018 Quasi sempre il complottismo si basa su fatti autentici, che vengono gonfiati e distorti.I servizi di informazioni ricevono una gran massa di notizie contrastanti, il difficile è capire quali sono giuste e quali sono sbagliate.Tipico è l'esempio dell'attacco tedesco alla Russia.Era un po' un segreto di pulcinella, c'erano preparativi giganteschi, le persone al corrente erano moltissime, c'erano accordi con i governi di Finlandia, Romania e mi pare anche Ungheria (ma non con l'Italia).Impossibile che i russi non ne sapessero nulla, l'informazione di Sorge era una tra le tante.Però Stalin era convinto che l'attacco non ci sarebbe stato e non credo ci fosse qualcuno così imprudente da dirgli che si sbagliava.Così i servizi russi non segnalarono nulla e Stalin rimase sorpreso dall'attacco. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
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