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La marina di Vichy e i rifornimenti per Malta e per l'Afrika Korps


Francesco De Domenico
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Il 21/22 ottobre 1942 due mercantili britannici medio-piccoli salpano prima da Liverpool e poi dalla Clyde con il grande convoglio lento KMS.1G di 47/49 navi con 17 navi scorta, il primo del suo genere diretto ad Algeri e ad Orano (United Kingdom/Mediterranean, Slow) per l'Operazione Torch, lo sbarco alleato in Algeria e Marocco sino ad allora in mano alla Francia di Vichy.
I due piroscafi sono l' ARDEOLA di 2.609 grt, un piroscafo misto passeggeri/cargo varato il 17.7.1912 e consegnato nell'ottobre 1912 da Caledon SB&E a Dundee all'Ardeola SS Co. Ltd. di Liverpool, poi nel 1920 passato alla Yeoward Line (Yeoward Bros, mgrs) sempre di Liverpool, per il trasporto di frutta dalle Canarie; e il TADORNA di 1.947 grt, varato il 21.4.1928 e consegnato il 4.6.1928 da Burntisland SB Co. alla British & Continental SS Co. Ltd. sempre di Liverpool. Hanno a bordo un carico di foraggio destinato a Malta: va da sé che sia le navi che il carico sono considerati expendable, non strategici né di grande valore.

Ed infatti sono destinati ad un tentativo temerario, quello di arrivare a Malta - approfittando del fatto che l'attenzione dell'Asse sarebbe stata presumibilmente tutta concentrata sugli sbarchi dell'Operazione Torch - navigando separatamente e senza scorta.
Il convoglio arriva davanti ad Algeri l'8 novembre, data predestinata per gli sbarchi, ma i due mercantili se ne sono separati il giorno prima, proseguono la rotta isolatamente per la cosidetta operazione "Crupper".
Ma navigano, forse pensando alle possibili minacce provenienti dalla Sardegna, troppo sotto costa. Tra l'8 e il 9 novembre, fuori dalla base navale francese di Biserta, vengono entrambi intercettati dalla vigilanza di Vichy, probabilmente in allerta per gli sbarchi in Algeria, e condotti in porto.

Qual'è la situazione a Biserta? Nella base francese, sotto il comando del viceammiraglio Derrien, ci sono 6.000 uomini della marina francese e 3.500 soldati dell'esercito (3 Battaglioni) a difesa della base. Vi si trovano tre torpediniere, POMONE, IPHIGENIE e BOMBARDE, la cui fragilità e suscettibilità ai guasti è rimasta proverbiale; nove sommergibili da due anni in disarmo e in custodia armistiziale (gardiennage d'armistice): CALYPSO, NAUTILUS, CIRCE', TURQUOISE, DAUPHIN, ESPADON, REQUIN, PHOQUE, SAPHIR; due avisos-dragueurs, COMMANDANT RIVIERE e LA BATAILLEUSE, e un certo numero di dragamine ausiliari/vedette ispettive (arraisonneurs-dragueurs): LA COUBRE, HERON I, MADONE DE POMPEI, PEN MEN, MEDUSE I, PENFRET II, RAVIGNAN.
Sin dall'8 novembre, quale misura precauzionale non si sa bene contro chi e contro che cosa, su istruzioni di Darlan da Algeri, Derrien fa autoaffondare due mercantili per sbarrare il canale d'accesso al Lago (o meglio, alla Laguna) di Biserta, ma non riesce nella bisogna, perché le due navi (MORON, vuoto, e ROUBAISIEN, carico) sabotate mediante la semplice apertura dei kingston per non farsi troppo male, affondano troppo lentamente e la corrente le sposta in posizione obliqua vicino alla riva sinistra del canale. Il giorno dopo un terzo mercantile, il DIVONA, viene autoaffondato, stavolta usando gli esplosivi, ma il risultato rimane insoddisfacente e il canale resta navigabile.

Il 9 novembre, il giorno dopo gli sbarchi alleati in Marocco e Algeria, i primi paracadutisti tedeschi cominciano ad atterrare con una cinquantina di aerei Ju 52 all'aeroporto di El Aouina, a Tunisi, e il 12 novembre mattina a quello di Sidi Ahmed vicino Biserta, avanzando molto rapidamente. L'11 novembre le truppe italo-tedesche occupano la Francia metropolitana rimasta sotto il controllo di Vichy e la Corsica, salvo la base navale di Tolone. Il 12 novembre alle 16 arriva a Biserta il primo convoglio veloce italiano, salpato da Napoli il giorno precedente alle 16, le motonavi CITTA' DI NAPOLI e CATERINA COSTA cariche di truppe, con i ct MAESTRALE caposcorta, ORIANI, GRECALE e GIOBERTI e la Tp CLIO.

Le truppe dell'esercito francese, 12.000 uomini sotto il generale Barré, su istruzioni del generale Juin (comandante militare ad  Algeri), si ritirano sin dal 10 novembre sulle montagne al centro del paese per attendere l'arrivo degli Alleati dall'Algeria, al cui fianco riprenderanno posizione dal 19 novembre a Medjez-el-Barb contrastando l'avanzata tedesca.

La marina di Vichy, invece, confermando la sua collocazione decisamente più fllo-pétainista e comunque anti-inglese (a Vichy la marina contava molto, con Darlan e Auphan; il governatore della Tunisia era l'ammiraglio Estéva), non segue le istruzioni dell'ammiraglio Darlan passato con gli Alleati ad Algeri e non fa nulla per opporsi alle truppe dell'Asse che dilagano. Pierre Laval manda addirittura a Biserta il suo fedele viceammiraglio Platon, per convincere il periclitante Derrien a collaborare con gli occupanti. E quindi, mentre il 27 novembre a Tolone la flotta di Vichy si autoaffonda in blocco per evitare la cattura da parte di tedeschi, a Biserta non succede nulla.

Il 28 novembre, un primo bombardamento aereo alleato colpisce la base navale. A questo punto, le tre torpediniere vengono sparpagliate nel Lago e gli equipaggi vengono sbarcati, lasciando operativi solo i due avisos.

I due mercantili inglesi ARDEOLA e TADORNA sono stati confiscati (anche se i loro equipaggi, inizialmente internati a Sfax,  vengono liberati dopo qualche giorno e inviati il 24 novembre in Algeria); anzi, il secondo viene addirittura ribattezzato BALZAC sotto i colori di Vichy

L'8 dicembre, la vicenda si conclude con un ultimatum del comandante tedesco delle truppe che hanno circondato Biserta, che dà 30 minuti al viceammiraglio Derrien per consegnare base e naviglio intatti. Sarà l'unico caso di una formazione navale francese che si consegna intatta agli italo-tedeschi senza alcun atto di sabotaggio e senza sparare un colpo. In seguito Derrien sarà processato per questo e morirà in carcere nel 1947.


Schizzi da Reinhart Schmelzkopf, "Fremde Schiffe in deutscher Hand", Strandgut, Cuxhaven, 2004.

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Le due navi ex britanniche cadono quindi intatte in mani tedesche, insieme a tutte le navi militari e alla vinaccera SAINTE BERNADETTE, 1.596 grt/1924, che è l'unica a riuscire a sabotarsi (in seguito sarà recuperata e portata a Termini Imerese). La più recente delle due, BALZAC ex TADORNA del 1928, viene data in gestione alla Mittelmeer Reederei GmbH di Amburgo, la società-ombrello di proprietà della Kriegsmarine che gestisce la quasi totalità delle prede mercantili tedesche nel Mediterraneo, ma avrà vita breve: il 7 marzo 1943 viene affondata mentre navigava fuori Capo Bon (isola di Zembra), in provenienza dall'Italia, da bombe di aerei alleati.

L'altra nave, l'ARDEOLA del 1912, viene invece data in gestione l'11 gennaio 1943 dai tedeschi alla Società Oriens Linee per l'Oriente di Trieste, erede politically correct (per l'epoca) del Lloyd Triestino, e cambia nome in ADERNO' (o meglio ADERNO), venendo noleggiata al Monopolio Carboni. Sarà affondata col siluro dal smg HMS TORBAY fuori Civitavecchia il 23 luglio 1943 mentre proveniva da Napoli/Pozzuoli diretta a Portoferraio in convoglio con il piroscafo RANDAZZO ex francese COLLEVILLE e con la scorta delle Tp ALISEO (com.te Carlo Fecia di Cossato) e TA 11 (ex FR 43  ex IPHIGENIE catturata a Biserta) e dei grandi csmg tedeschi UJ 2203 ex francese AUSTRAL (uno di quelli che saranno affondati da Fecia di Cossato fuori Bastia il 9 settembre 1943) e 2208 ex francese ALFRED.

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E veniamo ora ai rifornimenti per l'Afrika Korps. Il 28 maggio 1941, l'ammiraglio Darlan (dal 25  febbraio vicepresidente del consiglio e ministro degli esteri di Vichy), reduce da un incontro con Hitler a Berchtesgaden 1l 12 maggio, sottoscrive con i tedeschi  i "Protocolli di Parigi", in cui si concede ai tedeschi l'uso degli aeroporti siriani per appoggiare il colpo di stato antibritannico in Irak, ma soprattutto l'uso del porto di Biserta per i rifornimenti dell'Afrika Korps, che sarebbero stati effettuati a partire dai porti metropolitani francesi dalle navi mercantili di Vichy protette dalla sua marina militare; si cede inoltre il libero uso del porto e degli aeroporti di Dakar.

Tuttavia il governo di Vichy (sotto la pressione del generale  Weygand comandante in Nordafrica,  dell'ammiraglio Esteva governatore della Tunisia e di Boisson governatore dell'Africa Occidentale francese a Dakar) si rifiuta il 6  giugno 1941 di ratificare i Protocolli.

 

Di conseguenza, vengono negoziati con i tedeschi alcuni accordi compensativi:

1. Dal marzo 1941 al novembre 1942, Vichy vende mensilmente (dietro contropartite in gran parte consistenti  in derrate alimentari) alla Germania e all'Italia 25-30.000 tonnellate ciascuna di fosfati provenienti dal Marocco, portati in convoglio da mercantili di Vichy scortati dalla marina attraverso lo Stretto di Gibilterra e scaricati a Caronte (vicino Marsiglia), poi da qui trasportati a destinazione via ferrovia.

2. Da gennaio 1942 a marzo 1942 (vedremo poi  perché un periodo così breve) trasporto di merci non militari (viveri) per l'Afrika Korps caricate su camion imbarcati  su  mercantili di Vichy per il tragitto da Marsiglia in Tunisia, e da qui in Libia via terra.

3. Cessione ai tedeschi di 500 tonnellate di gasolio provenienti dai depositi tunisini, rimborsabili in natura a Tolone. 

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Gli episodi dei piroscafi britannici ARDEOLA e TADORNA cono conosciuti, e lo lho riportato più volte, ad iniziare dal 1980 nel libro "La partecipazione tedesca alla guerra aeronavale nel Mediterraneo".

 

Per tutti gli altri dettagli, non avendoli approfonditi, li conocevo soltanto marginalmente, mentre invece ho una vasta gamma di documenti riguardo agli accordi politici e militari, soprattitto nell'appoggio al fronte della Siria, e per impossessarsi delle navi della Forza  X francese, ad Alessandria, se fosse stata raggiunta dalle forze dell'Asse nel luglio 1942. Li ho inseriti nelle Direttive di Supermarina 1941, già stampato, e 1942 consegnato all'USMM per la Stampa. Speriamo bene.

 

Comunque i tuoi dati mi potranno essere utili.

 

Grazie Francesco

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Ma vediamo ora perché i rifornimenti trasportati da Vichy per l'Afrika Korps, a differenza del trasporto dei fosfati per l'Asse, dureranno solo pochi mesi.

Il 4 novembre 1941 il smg DANDOLO (com.te Auconi) silura e danneggia la cisterna militare francese TARN, di 4.220 tonn. del 1939 nei pressi dello Stretto di Gibilterra, e quattro giorni dopo affonda il grande cargo spagnolo CASTILLO OROPESA ex VICTORIA di 6.600 tsl del 1917 nei pressi di Melilla, non avendo riconosciuto nessuna delle due navi come neutrali.

Il 9 dicembre 1941 lo U 652 (com.te Fraatz) affonda nel Canale di Minorca il cargo di Vichy SAINT DENIS di 1.595 grt del 1929 (ex Danese VIOLA, confiscato ad Orano il 19 aprile 1940 e dato in gestione a Delmas-Vieljeux, in genere addetto al traffico dei fosfati da Casablanca a Marsiglia), in viaggio da Algeri per Marsiglia con un carico di barriques di vino e di balle di alfa, con 3 morti tra l'equipaggio. Era stato iscritto in una lista nera dalla Royal Navy, in quanto si pensava che la Germania utilizzasse i fosfati per confezionare gas asfissianti (fosgene), ma il suo affondatore è un U-Boot tedesco.

 

Il 1° marzo 1942 HMS UNBEATEN (com.te Martin) affonda fuori Mehédia (Tunisia) il cargo di Vichy PLM 20, di 5.417 tsl del 1921, della SNCF ma in gestione a S.té Nationale d'Affrètement, in rotta per Sousse con un carico di fosfati.

 

E infine il 14 marzo 1942 il smg italiano MOCENIGO (com.te Monechi) affonda per errore fuori Cap Carbon (in Algeria) il cargo SAINTE MARCELLE, ex norvegese VIGOER di 1.518 grt del 1935, noleggiato dalla Francia dal giugno 1940 e bloccato a Casablanca all'armistizio, internato, dall'agosto 1941 gestito dall'armatore Daher & Cie di Marsiglia come SAINTE MARCELLE, portato nel Mediterraneo nel settembre 1941  e ora addetto al trasporto dei rifornimenti per l'Afrika Korps. Naturalmente, a Vichy si pensò piuttosto ad un affondamento da parte di un sommergibile britannico, visto il carico e la sua destinazione ...

Prendendo comunque a motivo quest'ultimo affondamento, Vichy interrompe i rifornimenti per l'Afrika Korps via Tunisia, quando sono state consegnate 3.000 tonnellate di viveri e 78 autocarri. Il traffico di fosfati invece continua, in quanto parte di un accordo essenziale per Vichy medesima.

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Fonti:

 

Amiral Auphan, Jacques Mordal, "La Marine Française dans la Seconde Guerre Mondiale", Editions France-Empire, Parigi, 1967.

 

Alex Wassilieff, "Un pavillon sans tache. De l'armistice au sabotage la vérité", Bernard Grasset, Parigi, 1986

 

Marc Saibène, Jean-Yves Brouard, Guy Mercier, "La Marine Marchande Française 1940/1942" e "1943/1945", Marines Editions, Nantes, dic. 1998 e nov. 2001

 

Jean-Yves Brouard, Guy Mercier, Marc Saibène "La Marine Marchande Française 1939-1945", JYB Aventures, sett. 2009.

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Avevo dimenticato di aggiungere che per vigilare sull'applicazione degli accordi con Vichy, e in particolare sulla fornitura di fosfati, la Germania aveva ottenuto la presenza di sue missioni militari ad Algeri e a Casablanca, che in realtà controllavano il comportamento dei francesi. Qualcuno ricorda un cult movie "Casablanca" del 1943  di Michael Curtiz con Humphrey Bogart e Ingrid Bergman, la scena nel locale di Rick con Horst Wessel e la  Marsigliese?

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Si l'argomento é interessante. Vorrei però precisare, a costo di essere considerato presuntuoso, che la scoperta dell'affondamento del piroscafo SAINT MARCELLE da parte del sommergibile MOCENIGO, non inseritava nel famoso libro di ROWER sui successi dei sommergibili dell'Asse, né riportata dal Comandante Bertini nel libro per USMM "I Sommergibili in Mediterraneo", e neppure nelle fonti britanniche, é stata una mia scoperta, poi inserita nel libro "La Partecipazione Tedesca alla Guerra Aeronavale nel Mediterraneo", 1980.

 

A ciascuno il suo merito.

 

Non conoscevo invece i restanti dettagli dello stesso SAINTE MARCELLE, incluso il carico per l'Africa Korps, e l'interruzione dei rifornimenti francesi con proprie navi. Grazie Francesco.

 

Franco

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Due foto della nave MORON autoaffondata per ostruire il canale di accesso al lago di Biserta, da "La Marine Marchande Française 1943/1945", Marines Editions, Nantes, nov. 2001

Due foto di ARDEOLA poi ADERNO, da gravitazero.org (la prima è copyright John & Marion Clarkson)

Una foto di TADORNA, da e-bay

Una foto di VIGOER poi SAINTE MARCELLE, da www.sjohistorie.no

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aderno_b_1912.jpg

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Si l'argomento é interessante. Vorrei però precisare, a costo di essere considerato presuntuoso, che la scoperta dell'affondamento del piroscafo SAINT MARCELLE da parte del sommergibile MOCENIGO, non inseritava nel famoso libro di ROWER sui successi dei sommergibili dell'Asse, né riportata dal Comandante Bertini nel libro per USMM "I Sommergibili in Mediterraneo", e neppure nelle fonti britanniche, é stata una mia scoperta, poi inserita nel libro "La Partecipazione Tedesca alla Guerra Aeronavale nel Mediterraneo", 1980.

 

A ciascuno il suo merito.

 

Non conoscevo invece i restanti dettagli dello stesso SAINTE MARCELLE, incluso il carico per l'Africa Korps, e l'interruzione dei rifornimenti francesi con proprie navi. Grazie Francesco.

 

Franco

Hai ragione, Franco, e infatti anche gli autori francesi Auphan/Mordal e Wassilieff pensavano che l'affondatore fosse un sommergibile britannico non identificato. Anzi, il secondo autore arriva a dire che forse c'era stata una spiata agli inglesi da qualche fonte di Vichy, mentre Auphan (all'epoca sottosegretario alla marina) rivendica a sé il merito dell'interruzione delle forniture con il pretesto dell'affondamento...

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