Giancarlo Castiglioni Posted September 8, 2017 Report Share Posted September 8, 2017 Sono finalmente riuscito a trovare un libro che cercavo da moltissimi anni:“Asse Pigliatutto” con il sottotitolo “Memorie 1937-1943 del nob. gen. Triora di Rondissone” di Claudio Ceva.Lo avevo visto quando era uscito nel 1973 in edizione economica Oscar Mondadori, mi aveva interessato, ma non lo ho comprato subito e poi non lo ho più trovato.Per anni quando mia moglie mi portava ai mercatini provavo a cercarlo sulle bancarelle dei libri usati, sempre invano; ogni tanto avevo anche provato a cercarlo su internet, ma risultava sempre esaurito.Finalmente a Verbania ho trovato una grande biblioteca di libri vecchi, ho chiesto, non c’era, ma il commesso più bravo o fortunato di me è riuscito a trovarlo on-line e me lo ha procurato.Mi è arrivata la versione originale usata e rilegata, ma esiste una seconda edizione con lievi modifiche dell’autore, di cui sono leggibili le prime 47 pagine sul sito: http://reader.ilmiolibro.kataweb.it/v/327457/asse-pigliatutto_327457Vi consiglio di leggerlo, ne vale la pena. L’autore Claudio Ceva (1929 – 2016) era professore di storia delle istituzioni militari all’università di Pavia ed è un esperto in armamenti terrestri, famoso il suo “La Meccanizzazione dell’Esercito fino al 1943” scritto con Curami.“Asse pigliatutto” ipotizza la vittoria dell’Asse nella seconda guerra mondiale; lo conoscevo come uno dei pochissimi libri italiani di storia alternativa, ma lo ho trovato molto diverso e migliore di come me lo aspettassi.Le vicende politiche e militari hanno una parte importante, ma sono per così dire un po’ sullo sfondo; in primo piano sono le vicende personali del gen. Triora di Rondissone che interagisce con i personaggi storici del periodo.Il pregio di un romanzo di storia alternativa è di essere al più possibile vicino alla realtà storica e l’autore dimostra di conoscere molto bene i personaggi e l’ambiente in cui operavano.Tranne il protagonista Triora, tutti i personaggi sono storici; facilmente riconoscibili anche se con i nomi cambiati, sono i tre Capi di Stato Maggiore, Pariani - Doriani Esercito, Cavagnari - Cestinari Marina e Valle - Giolla Aviazione; Badoglio, Cavallero, Ciano, ecc. mantengono i loro nomi.Nella prima parte il Gen. Doriani, ispirato dal libro “Achtung panzer” di Guderian, tenta di costituire una piccola armata corazzata italiana da usare in Egitto contro gli inglesi; uno dei pezzi più spassosi del libro è la proposta di Doriani a Mussolini, in prosa rigorosamente fascista con elogi alla preveggenza del Duce accuratamente dosati.Mussolini è favorevolmente colpito ed approva, ma naturalmente il tentativo fallisce perché Doriani viene boicottato da tutti, Marina, Aviazione, Badoglio, Generali suoi sottoposti, industriali; alla fine viene costretto alle dimissioni e messo a riposo a fine ‘39.Questi avvenimento hanno una base storica reale, Ciano nei suoi diari riferisce che Pariani nel 1938 in caso di guerra aveva proposto di occupare l'Egitto, attaccare le flotte GB di sorpresa, ecc.; non credo che Pariani fosse altrettanto deciso e convinto come Doriani comunque anche lui fu costretto alle dimissioni e messo a riposo alla fine del ’39.Da questo punto il libro segue fedelmente gli avvenimenti storici, la divergenza avviene con l’attacco giapponese a Pearl Harbour; Doriani elabora il suo piano strategico che sconsiglia assolutamente la dichiarazione di guerra in due lettere che riesce a far pervenire sia a Hitler che a Mussolini.Il Duce è pronto a fare il discorso annunciando la dichiarazione di guerra, ma viene pregato dai tedeschi di attendere e all’ultimo momento viene fermato da una telefonata di Hitler; l'Asse farà grandi dichiarazioni di amicizia e appoggio al Giappone, ma si guarderà bene dal dichiarare guerra agli USA.Roosevelt vorrebbe dichiarare guerra a Germania e Italia, ma viene bloccato dal Congresso, così gli USA combatteranno (complice il noto isolazionismo ben vivo nel paese) solo nel Pacifico per lavare l'onta giapponese.In questo modo, l'URSS crolla e sarà spinta oltre gli Urali, Rommel riesce a passare di stretta misura ad El Alamein, Egitto e Iraq insorgono contro gli inglesi; anche la Turchia interviene con l’Asse e alla fine una debole colonna corazzata italiana riesce a spingersi fino al Kuwait precedendo di stretta misura i tedeschi che stanno arrivando dalla Persia. Finisce nel 1943 con una pace di compromesso con mediazione USA in cui l’Italia vittoriosa ha una gran paura della potenza tedesca che spera di tenere a bada appoggiandosi agli Stati Uniti.Quanto tutto questo è verosimile?Immediatamente dopo Pearl Harbour Hitler ebbe molte incertezze e decise controvoglia per la dichiarazione di guerra considerando che non sarebbe cambiato nulla, la guerra ci sarebbe stata comunque.Ho molti dubbi che il Senato sarebbe riuscito a fermare Roosevelt; forse la dichiarazione di guerra sarebbe stata ritardata di qualche mese, ma scoppiata la guerra con il solo Giappone, la preparazione sarebbe iniziata subito a pieno regime e sarebbe cambiato poco.Dubbio anche che il mancato intervento USA sarebbe bastato per far crollare la Russia nell’estate ’42; l’unico modo di vincere in Russia sarebbe stato di ottenere l’appoggio della popolazione in Ucraina, come era stato ottenuto nei paesi baltici, e di organizzare un movimento ed un esercito anticomunista nella Russia stessa, come fu fatto tardi e con poca convinzione con Vlasov nel ’44.Con le idee razziste di Hitler tutto questo era impossibile.Più verosimile lo sfondamento in Africa, dove sarebbe bastato uno sforzo poco maggiore.Arrivati ad Alessandria si poteva generare un effetto domino con l’intervento turco, l’appoggio di Egitto ed Irak che volevano l’indipendenza dagli inglesi e anche l’aiuto degli ebrei in Palestina protetti dagli italiani contro i tedeschi.Insomma, un libro interessante, di uno storico e scrittore vero, che si fa leggere davvero bene e in cui la parte dedicata alle vicende personali di Triora è forse anche meglio della parte politica. Giuseppe Garufi 1 Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Giancarlo Castiglioni Posted September 8, 2017 Author Report Share Posted September 8, 2017 Quanto sopra sembrerebbe aver poco a che fare con navi e storia navale, in effetti non lo ho messo in rilievo, ma non è così.In una supposta riunione dei tre Capi di Stato Maggiore presieduta da Badoglio è ampiamente trattato il problema dei rifornimenti alla Libia e della strategia difensiva prevista da Cestinari (Cavagnari) contrapposta alla strategia offensiva di Doriani (Pariani).Trattando dell'impostazione strategica di una guerra non è possibile trascurare l'aspetto navale. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Luiz Posted September 9, 2017 Report Share Posted September 9, 2017 Piccolissima marginale nota: il generale Pariani lasció la ricca biblioteca ad una istituzione veronese. Anni fa ebbi modo di vedere e 'metterci' le mani. Era un collezionista maniacale di grafica e stampe, al punto dall'acquistare xilografie ritagliate da libri antichi. Collezionava ex libris spesso con soggetti erotici. In quel fondo trovai dei quaderni scritti con una calligrafia ordinata in cui catalogava i suoi sottoposti,in generale, e ne dava una descrizione psicologica e una valutazione all'attitudine militare Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Giancarlo Castiglioni Posted September 10, 2017 Author Report Share Posted September 10, 2017 Triora nel suo diario scrive di aver notato la collezione di libri erotici durante una visita a Doriani nella villa di Malcesine.Ceva conosceva in modo approfondito la situazione degli alti comandi italiani del periodo, ho supposto che avesse un parente Generale nello Stato Maggiore.Non il padre, antifascista morto suicida in carcere molto prima della guerra.Può darsi che si sia documentato consultando la biblioteca di Pariani, come hai fatto tu. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Luiz Posted September 11, 2017 Report Share Posted September 11, 2017 Triora nel suo diario scrive di aver notato la collezione di libri erotici durante una visita a Doriani nella villa di Malcesine.Ceva conosceva in modo approfondito la situazione degli alti comandi italiani del periodo, ho supposto che avesse un parente Generale nello Stato Maggiore.Non il padre, antifascista morto suicida in carcere molto prima della guerra.Può darsi che si sia documentato consultando la biblioteca di Pariani, come hai fatto tu.Mi piacerebbe tornare a rivedere quei quaderni, al tempo non furono oggetto del mio lavoro, ma attirarono la mia attenzione Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
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