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Quelli della CHARLES HENDERSON


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di Pasquale B. Trizio - già Presidente dell’Assoc. Naz.le Marinai d’Italia - Bari

Il 9 aprile 1945, la città di Bari fu vittima di un evento tra i più tragici della sua storia. Una intera nave carica di munizioni, per motivi ancor’oggi sconosciuti, esplose nel gran porto seminando distruzione e morte.

Attached Image: CHARLES HENDERSON-01.jpgAttached Image: CHARLES HENDERSON-02.jpgAttached Image: CHARLES HENDERSON-03.jpgAttached Image: CHARLES HENDERSON-04.jpgAttached Image: CHARLES HENDERSON-05.jpgAttached Image: CHARLES HENDERSON-06.jpgAttached Image: CHARLES HENDERSON-07.jpgAttached Image: CHARLES HENDERSON-08.jpgAttached Image: CHARLES HENDERSON-09.jpgAttached Image: CHARLES HENDERSON-10.jpgAttached Image: CHARLES HENDERSON-11.jpgAttached Image: CHARLES HENDERSON-12.jpgAttached Image: CHARLES HENDERSON-13.jpgAttached Image: CHARLES HENDERSON-14.jpg

 

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Aggiungo il resoconto da L.A.Sawyer e W.H. Mitchell, "The Liberty Ships", Lloyds' of London Press, 2a ediz. 1985:

 

"Dopo il disastro del dicembre 1943, in cui 18 navi tra cui cinque Liberty (cfr. JOHN HARVEY etc.) vennero affondate in un attacco aereo tedesco su Bari, il porto consolidò la sua posizione quale principale porto di rifornimento dell'esercito britannico in Italia [l'8a Armata ndr], oltre che come base di scarico delle  bombe pesanti per l'Air Force americana [di base a Foggia ndr].

Il 9 aprile 1945 tredici navi erano sotto scarico a Bari. Al molo 14, al centro del sistema dei moli, la CHARLES HENDERSON, con 2.000 tonnellate di bombe da 500 e 1.000 libbre ancora a bordo in cinque stive, stava operando con cinque squadre di scaricatori italiani sotto la supervisione di genieri britannici. Subito prima di mezzogiorno, senza preavviso alcuno, una enorme fiammata si levò dalle stive di poppa, che contenevano ancora 1.000 tonnellate di bombe, e fu seguita da una tremenda esplosione. Una colonna di fumo e rottami si innalzò per diverse migliaia di piedi in aria mentre la parte posteriore della nave si disintegrava. La parte anteriore della nave fu sospinta in avanti andando a schiantarsi contro il molo, una massa contorta di relitti in fiamme che conteneva ancora 1.000 tonnellate di bombe che avevano subito uno scossone violento.

Il molo 14,  con le sue gru, i capannoni, la ferrovia, il bar e gli uffici cessò di esistere, trasformandosi in un mucchio di macerie fumanti. Una sezione pesante 60 tonnellate del ponte di comando della nave fu scagliata a centinaia di metri di distanza nel settore della marina militare, dove provocò l'incendio di capannoni, sale mense e materiali militari. Due altre navi, anch'esse cariche di esplosivi, presero fuoco, come pure una nave cisterna carica di nafta, e numerosi incendi scoppiarono tra le autocisterne, gli autocarri, gli uffici e i carichi sui moli.

Un'ondata di marea, provocata dall'esplosione, danneggiò altri moli ed installazioni e tutte le navi in porto; inoltre migliaia di tonnellate di macerie accumulate presso il molo esterno dopo le esplosioni del dicembre 1943 vennero sparpagliate. La nave cisterna in fiamme venne rimorchiata fuori dal porto dai rimorchiatori militari, e portata ad arenarsi.

Un mese dopo i moli di Bari erano tornati operativi, proprio nel momento in cui  suonava il cessate il fuoco in Europa.

Nel 1948 il relitto della CHARLES HENDERSON fu venduto a demolitori di Genova per lo smantellamento."

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Aggiungo che in base al Arnold Hague convoy database, CHARLES HENDERSON aveva fatto parte del convoglio USA-Mediterraneo UGS.80, salpato da Hampton Roads il 14 marzo 1945 con 50 mercantili e  5 navi scorta (DE della US Navy) e disperso verso vari porti di destinazione nel Mediterraneo (dove ormai non c'erano più minacce né subacquee né aeree) il 29 marzo. Il 3 aprile 1945 arriva ad Augusta come indipendente, e ancora come tale arriva a Bari il 5 aprile.

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CHARLES HENDERSON, hull number MCE (Maritime Commission, Emergency fleet)-1043, costruito da Delta SB Co. Inc., New Orleans, La., n. costr. 54, impostato 29.3.1943, varato 1.5.1943 e consegnato 19.5.1943 (costruito in 51 giorni) in gestione dalla WSA (War Shipping Administration) alla Mississippi Shipping Co. Inc., porto di armamento New Orleans.

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