Jump to content

Un'occhiata alla nuova CVN GERALD FORD


Recommended Posts

La USS Gerald R. Ford (CVN 78) è il prototipo di una nuova classe di portaerei nucleari di attacco, dopo 40 anni di evoluzione della precedente classe Nimitz.

 

Al di là delle simbologie e del ricordo di un presidente che aveva servito nella US Navy  (rimanendo nella riserva sino al 1963) ed in particolare sulla portaerei, imbarcato sulla portaerei leggera USS Monterey (CVL 26)

 

La Gerald Ford è una costruzione completamente diversa dalle precedenti classe, incorporando nuovi apparati ed impianti, alcuni basati su nuove tecnologie, in parte frutto dalla non tanto accertata filosofia “Third Offset Technologies”, adottata in effetti per giustificare i tagli di spesa alla difesa, ed in particolare alla US Navy,

 

La US Navy è impegnata in una spesa di 43 miliardi di dollari dei propri stanziamenti per los sviluppo e la messa in servizio di tre poraerei di nuovo tipo  (la Ford, appunto, seguita da USS John F. Kennedy CVN 79, e USS Enterprise CVN 80).

La costruzione della classe fu affidata completamente a

Huntington Ingalls Industries, con un contratto che prevede la manutenzione e interventi di aggiornamento, misure intese a incrementare la disponibilità operativa e ridurre i costi rispetto alla precedente classe Nimitz.

Statisticamente si tratta di 23 innovazioni/cambi radicali,  che riguardano, tra l’ altro:

L’ apparato motore, con reattori di nuovo tipo e più compatti,

una potenza elettrica enormemente accresciuta (anche per i sistemi elettromagnetici adottati),

sistema centralizzato di comando di propulsione, ausiliari e servizi,

l’ abbandono delle catapulte a vapore per sistemi di lancio elettromagnetici,

nuovi sistemi di arresto dei velivoli (AAG, Advanced Arresting Gear),

radar il Dual Band,

sistema di combattimento integrato, esteso all’ intero task group

Un ‘ unità completamente nuova che richiederà una lunga fase di messa a punto, ma anche il segno di una svolta.

Nate per essere un “contentino” alla US Navy per la politica di riduzione e disimpegno varata dall’ amminsitrazione Obama, più che una eredità sono diventate una patata bollente per l’ amministrazione Trump, che  non a caso è interventuto alla cerimonia di consegna sottolineando l’ impegno per arrestare il declino della US Navy, tanto con nuove unità come nelle modalità di impiego delle forze di superficie.

Link to comment
Share on other sites

Questi confronti di forze tra le varie nazioni della CNN fanno tornare indietro di 80 anni, quando la Francia costruiva un incrociatore ed immediatamente l'Italia rispondeva costruendone uno.

Le guerre di oggi sono asimmetriche.

Gli USA fanno tante storie per i missili della Nord Corea, ma le artiglierie puntate su Seul da dietro il confine sono un deterrente altrettanto efficace e ancora più difficile da neutralizzare.

Recentemente è uscito un editoriale di Sergio Romano sul Corriere in cui faceva notare che dalla guerra in Corea gli USA hanno perso tutte le guerre combattute malgrado la loro enorme superiorità tecnologica.

Ma ci si rifiuta di accettare la realtà e si continua come niente fosse.

Link to comment
Share on other sites

Uno dei temi più controversi, ed una delle maggiori preoccupazioni per le nuove portaerei della classe Ford  riguarda il rivoluzionario sistema di catapultaggio elettromagnetico dei velivoli,  Electromagnetic Aircraft Launch System (EMALS), soprattutto alla luce degli insuccessi del parallelo progetto di cannone elettromagnetico (rail gun).

 

Uno dei problemi, certamente il più critico,  evidenziatisi nell’ installazione di prova a terra presso la Joint Base McGuire-Dix-Lakehurst, New Jersey, riguardava l’ eccessiva sollecitazione delle strutture degli aerei F/A-18E/F Super Hornet e EA-18G Growler quando venivano lanciati a pieno carico, soprattutto con serbatoi ausiliari da 480 galloni.

 

Dopo nuove prove condotte a ritmo accelerato all’ inizio dell’estate proprio in previsione dell’ entrata in linea della CN 78 Gerald Ford, il problema sembra superato, con l’ adozione di algoritmi che permettono un’ accelerazione graduale (come quella tipica delle catapulte a vapore).

 

Quelli di cui non si parla ancora è il problema della segnatura magnetica al momento dell’ uso della catapulta (è come accendere un faro di grande portata sulla posizione della portaerei) né sul carico elettrico dell’ unità, soprattutto nel caso di uso contemporaneo di più catapulte, che potrebbe anche limitare la frequenza di lancio (si tratta comunque di problemi ancora altamente classificati)

Link to comment
Share on other sites

Join the conversation

You can post now and register later. If you have an account, sign in now to post with your account.

Guest
Reply to this topic...

×   Pasted as rich text.   Paste as plain text instead

  Only 75 emoji are allowed.

×   Your link has been automatically embedded.   Display as a link instead

×   Your previous content has been restored.   Clear editor

×   You cannot paste images directly. Upload or insert images from URL.

Loading...
 Share

×
×
  • Create New...