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Yacht montenegrino RUMIJA


Loligo
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Al momento non posso consultare i sacri testi ma in rete ho trovato qualche immagine, purtroppo non di buona qualità, che potrebbe ritrarre il Rumija (mi riservo ulteriori verifiche):

 

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Immagine tratta da: http://darun.ru/Diving.html

 

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Immagine tratta da: http://www.montenegrina.net/pages/pages1/istorija/dokumenti/zeljko_milovic_rumija_kao_zgnjecena_konzerva.htm

 

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Immagine tratta da: http://www.montenegrina.net/pages/pages1/istorija/dokumenti/pristan3_grupa_autora.htm

 

 

EDIT: Ho trovato la prima immagine su un altro sito in formato un po' più leggibile

 

 

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Immagine tratta da: http://a-gert.livejournal.com/7858.html

 

 

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Secondo il miramar, yacht ZAZA costruito da Reid a Whiteinch (Glasgow), n. costr. 321, varo 11.8.1900, per Wm. Beardmore, 185 grt, 41.8 x 6.1 m, scafo in materiale composito, una macchina a triplice espansione. William Beardmore (in seguito Lord Invernairn) era il proprietario di una grande azienda meccanica e siderurgica di Glasgow, che dal 1900 ha intrapreso anche la costruzione navale a Govan e a Dalmuir (West Clydebank, sempre dintorni di Glasgow).

 

Nel gennaio 1905 lo yacht viene acquistato dal sultano ottomano Abdul Hamid II e donato come RUMIJA al duca Nicola I del Montenegro. Silurato nel porto di Bar il 2.3.1915.

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siete veramente bravi(ni). Ho voluto mettervi alla prova con qualcosa di facilotto (avv.N.R. il Sokol ce l'ho da bambino....)  Adesso andiamo un gradino più su: Dopo l'occupazione dell'Albania le quattro vedette (siluranti?) della Marina albanese : DURRES, SARANDA, VLORE e l'ultima forse TIRANA ma al momento non ricordo esattamente, passarono alla Guardia di Finanza Marittima . Con che nomi  e che fine hanno fatto ???? (Non lo so davvero)

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Vorrei solo far osservare a Loligo e Napy che nel 1917-18 la ELCO (Electric Launch Company) di Bayonne costruì qualcosa come 580 ML da 80 piedi per la Royal Navy (di cui 40 poi andati alla Francia) e 175 MAS sempre da 80 piedi per la Regia Marina. Ricostruire le carriere di 755 battelli non è la cosa più facile del mondo.

Nel libro "British Warships 1914-1919" di Dittmar e Colledge, Ian Allan, 1972, si dice testualmente "Dalla fine del 1919 i battelli [della Royal Navy] sopravvissuti vennero venduti in grossi lotti. Il 31.12.1919 M. Eugene Bloch ne comprò 200 per £ 55.000, il 23.1.1920 W. J. O'Loghlen ne comprò 95 per £ 25.000 e 32 andarono ad A.E. Cree di Malta per £ 1.600, tutti prezzi stracciati. (..) I battelli rimasti in porti esteri vennero normalmente venduti sul posto."

ML 40 perduto per incendio nel Canale di Suez 18.5.1916; ML 149 perduto per incendio a Taranto 10.9.1916; ML 230, 253 e 255 perduti a bordo del piroscafo INVERBERVIE silurato 14.9.1916 nel Golfo di Squillace; ML 474 distrutto da un incendio 23.7.1917 dopo esser stato colpito da un proiettile vicino a Chios; ML 534 perduto per incendio 13.4.1917 a Taranto; ML 540 e 541 perduti a bordo del piroscafo HUNSTRICK silurato 8.6.1917 da un U-Boot al largo di Algeri. Il francese V 23 perduto per incaglio 23.8.1917 vicino a Cap Bougaroni. Queste perdite da sole dimostrano che nel Mediterraneo ce n'erano un gran numero (tra i francesi, V 5 a 28).

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