Francesco Mattesini Posted November 14, 2016 Report Share Posted November 14, 2016 Alle 07.45 del 22 ottobre 1940, mentre il Tazzoli si avvicinava al punto di atterraggio a Le Verdun, per poi raggiungere Bordeaux,, il sommergibile strusciò violentemnente con lo scafo contro qualcosa di metallico immerso, e dieci minuti dopo fu fatto segno a quattro colpi di cannone ritenuti di piccolo calibro (76 mm) provenienti dal largo dove l’orizzonte era oscurato da un piovasco. Ma invece di reagire, cercando di individuare chi stesse sparando e facendo fuoco anch’esso con i suoi due cannoni pronti ed in perfetta efficienza, il comandante Vittore Raccanelli ritenendo il suo sommergibile visibilissimo, si immerse. Ciò che determinò un severa, forse eccessiva, imputazione nei suoi riguardi da parte dell’ammiraglio Angelo Parona, Comandante di "Betasom", che considerò il disimpegno di Raccanelli come una prova di “deficienza di aggressività, mancanza di iniziativa e preoccupazione eccessiva ed ingiustificata della visibilità del sommergibile". Mi occorrerebbe conoscere chi, unità di superficie o sommergibile, attaccò il Tazzoli. Franco Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Platon Alexiades Posted November 14, 2016 Report Share Posted November 14, 2016 Caro Franco, This was HMS Talisman. See http://uboat.net/allies/warships/ship/3496.html The British submarine fired six torpedoes (apparently one was a dud) and an unrecorded number of rounds from her 4 inch gun.I think that Parona was a bit rash in his criticism of Raccanelli. The latter was perfectly justified in disengaging from an unfavourable position. Best wishes. Platon Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Francesco Mattesini Posted November 14, 2016 Author Report Share Posted November 14, 2016 (edited) Grazie caro Platon, non ne dubitavo. Effettivamente Parona é stato molto duro sul giudizio su Raccanelli. Però aveva già considrato in modo molto critico il comportamento del comandante del TAZZOLI, accusandolo di non essere stato abile, nel corso della sua missione di trasferimento dall'Italia a Bordeaux, per aver mancato di attaccare, e mantenere il contatto con un convoglio, che aveva incontrato a ponente della Pernisola Iberica, che era atteso e avrebbe dovuto essere attaccato da altri sommergibili italiani. Di seguito la mia ricostruzione: "Nel pomeriggio dell'8 ottobre, uscì da Gibilterra l'atteso convoglio «HG.45» costituito da quarantanove piroscafi e scortato dai tre cacciatorpediniere Hotspur, Firedrake e Wishart. Maricosom, subito informato, ordinò a Betasom di spostare i sommergibili Veniero, Da Vinci e Glauco per costituire, con il Tazzoli, uno sbarramento sulla rotta nemica, disposto al largo delle coste meridionali della Penisola iberica. Il Calvi, che si trovava nelle vicinanze, in una posizione situata a circa 200 miglia a sud-ovest di Capo Finisterre, venne tenuto pronto ad intervenire. In tal modo il Comando in Capo della Squadra Sommergibili riteneva di poter fare intervenire quattro unità non appena il convoglio fosse stato avvistato dal Tazzoli o dal Calvi che, rispetto allo sbarramento, occupavano posizioni avanzate. Come previsto, alle 08.30 dell'11 ottobre, in condizioni di mare molto grosso, l’Enrico Tazzoli avvistò il convoglio a sud di Capo San Vincenzo in latitudine 35° 35' N, 35°45' W. Il capitano di corvetta Vittore Raccanelli iniziò la manovra di avvicinamento in superficie verso la formazione che appariva costituita di trenta o quaranta piroscafi, e che procedeva con rotta a nord, alla velocità di 7 nodi e mezzo; ma poi, ritenendo che un cacciatorpediniere e forse anche un incrociatore ausiliario stessero accostando verso il sommergibile, decise di immergersi. Tornato in superficie alle 17.00, con il convoglio ormai lontano, ne segnalò la presenza a Betasom." Spostando i sommergibili verso nord-ovest, il Comando cercò allora di costituire un nuovo sbarramento davanti al nemico, contando su una sua eventuale e non improbabile deviazione di rotta verso ponente, ma il tentativo era destinato a fallire dal momento che il Tazzoli non trasmise altre segnalazioni né intraprese l'inseguimento del convoglio il cui contatto non venne più ripreso." Codialmente Franco Edited November 14, 2016 by Francesco Mattesini Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Platon Alexiades Posted November 15, 2016 Report Share Posted November 15, 2016 Caro Franco, I concur with your account with a couple of minor corrections: 1. The convoy was escorted by the minesweeper HMS Gleaner and the destroyers HMS Hotspur and HMS Firedrake. HMS Wishart had only briefly escorted out the convoy and had already turned back. 2. The position you give (35°35' N, 35°45' W) is I think in error. My information is that she reported the convoy in a position 150 miles - 220° from Cape St. Vincent which is approximately 35°05' N, 10°57' W. This position is even to the south of her patrol area so I am not absolutely sure of its accuracy. All the best, Platon Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Francesco Mattesini Posted November 15, 2016 Author Report Share Posted November 15, 2016 (edited) Caro Platon. Grazie delle precisazioni. Nelle coordinate che ho fornito e riportate nel mio librto "Betasom. La guerra negli Oceani", c'é un evidente grossolano errore nella longitudine, che é effettivamente 10°57'W, e di cui nessuno fino ad ora si era accorto. Secondo il libro dell'ammiraglio Bertini, "I sommergibili negli Oceani", p. 79, il TAZZOLI, quando avvistò il convoglio, si trovava nella posizione assegnata, "nel quadratino di 30 miglia per lato posto a circa 240 miglia a ponente dello Stretto di Gibilterra". Ciao Franco Edited November 15, 2016 by Francesco Mattesini Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Francesco Mattesini Posted November 16, 2016 Author Report Share Posted November 16, 2016 Il 22 febbraio 1941 il sommergibile ENRICO DANDOLO, di rientro da una missione nel Nord Atlantico nel corso della quale il 31 gennaio aveva affondato il piroscafo britannico PIZARRO, di 1.367 tsl, trovandosi già in vista delle unità di scorta tedesche che dovevano accompagnarlo alla Foce della Gironda, fu fatto segno al lancio di tre siluri da parte di un sommergibile. I siluro avvistati furono evitati dal comandante del DANDOLO, capitano di corvetta Riccardo Boris, con una pronta manovra di emergenza. Il sommergibile arrivò a Bordeaux il giorno 24. Quale sommergibile britannico attaccò il DANDOLO. Grazie Franco Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Platon Alexiades Posted November 16, 2016 Report Share Posted November 16, 2016 Caro Franco, This "attack" is bogus. No Allied submarine in the vicinity and none reported such an attack. I assume that the lookouts mistook porpoises for torpedoes (this was not rare during the war!).The German submarine chaser UJ E and the minesweepers M 10, M 13 and M 25 were sent to hunt the "submarine" but found nothing. Cordialmente, Platon Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Francesco Mattesini Posted November 17, 2016 Author Report Share Posted November 17, 2016 Grazie mille Platon. Ero convinto, letto il rapporto del comandante Boris, che il sommergibile ci fosse realmente. Franco Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Francesco Mattesini Posted November 17, 2016 Author Report Share Posted November 17, 2016 (edited) Caro Platon Nella notte del 30 maggio 1941 il sommergibile Mocenigo (capitano di corvetta Alberto Agostini), che assieme ad altri sei sommergibili italiani si trovava ad ovest dello Stretto di Gibilterra per intercettare e attaccare convogli, inseguì la petroliera britannica British Yeoman,di 6.990 tsl che, avendo avvistato il sommergibile, riuscì a far perdere le sue tracce in una fitta foschia, dopo aver evitato con la manovra, ben cinque siluri. Questa é la versione italiana. Tuttavia, secondo il Diario dell'Ammiragliato, risulta che la British Yeoman segnalò di essere stata silurata in lat. 35°28’N, long, 8°11’W, e in seguito a ciò partirono da Gibilterra il cacciatorpediniere Faulknor e il trawler antisom Alouette, mentre cinque motolancie che si mantenevano di sorveglianza ad ovest dello Stretto, furono mandate in soccorso della petroliera. All’arrivo della British Yeoman a Gibilterra fu constatato che aveva ricevuto soltanto lievi danni. Quali furono questi danni finora sconosciuti ? Grazie anticipato Franco Edited November 17, 2016 by Francesco Mattesini Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
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