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Identificazione "bettolina" Lazzaro.


Naumachos
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Mi giunge da un amico di Reggio Calabria una richiesta d'aiuto per identificare il relitto in oggetto (da non confondere con la MZ 755 sempre in quelle zone).

Di seguito una breve descrizione,se pensate siano utili,l'amico Filippo Mallamaci mi ha inviato anche alcune foto di buona qualità.

  Posizione

N 37°.974684

E 015°. 39.658613

Le coordinate non sono precise

Luogo Lazzaro di Reggio Calabria

 

Tipologia definita come bettolina fluviale olandese

oppure

German Barge

 

Storia:

presumibilmente affondata tra il 1942 /43, si parla di:

  • autoaffondamento da parte dei Tedeschi prima di abbandonare l’area costiera,

  • altri testimoni certificano invece l’affondamento a causa di contatto con mina vagante,

  • l’ipotesi più corretta verosimilmente è la prima

Testimoni asseriscono che a prua fosse armato, ma la mitragliatrice nel tempo è stata trafugata.

Il mezzo navale serviva ai tedeschi per il cabotaggio costiero, al fine di rifornire i bunker che trovavano e trovano ancora oggi collocazione lungo la costa del litorale reggino.

 

Non si hanno ulteriori informazioni storiche.

Da ricerche effettuate, questa bettolina strutturalmente è diversa da tutte le altre affondate in altri mari Italiani.

Infatti questa è lunga 52 mt e larga 4,90mt. al contrario le altre variano dai 25 ai 35 metri. Eppur vero che questa è una bettolina che trasportava nafta e olio, quindi una cisterna.

 

Caratteristiche

Prua a quasi a 90°

2 occhi di cubia

2 bitte di prua

1 argano con due ruote di grandi dimensioni

stiva dell’ancora

stiva di prua rialzata con chiusura scorrevole

3 stive cisterna con osteriggi rotondi

Valvole e tubi di carico e scarico liquido

sala macchine con un motore

ponte comando

stiva di poppa

cassero di poppa

bitta di poppa

 

La ruota del timone manca, e tramite la consolle è collegata ad un asse esterno che dal ponte comando arriva al cassero di poppa, dove con un doppio ingranaggio viene trasmesso il movimento al timone tramite una ruota dentata.

 

I bagni sono esterni, situati nelle parte a poppavia e a turca.

 

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Nel 1941-42 i tedeschi hanno portato nel Mediterraneo, in gran parte attraverso i canali interni francesi e in piccola parte per la via Danubio/Mar Nero/Stretti, un gran numero di bettoline a motore (Peniche) adatte alla navigazione costiera per trasporto di truppe e di carichi - combustibili liquidi, siluri per la basi avanzate degli S-Boote, carichi vari - provenienti dal Reno,  dal Danubio e dai porti olandesi. Qualche studioso tedesco se ne sta occupando, ma in Italia non mi risulta nulla. Prova a cercare sul forum-marinearchiv attivando la funzione ricerca (suche) con la voce Peniche, ci sono un po' di cose.

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Al momento non sono in grado di verificare la corrispondenza con le caratteristiche ma segnalo che nella zona risultano perse in costa nel pomeriggio del 6.8.43 a seguito di attacco aereo le due Tank-peniches tedesche DROSSEL (ex-francese CITERNA 5, 197 grt) e ZEISIG (ex-francese CITERNA 11, 207 grt). 

Potrebbero essere un buon punto di partenza.

Domenico C.

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Da Groner vol. 7, 1990:

 

CITERNA 5 costr. da Jos. Boel & Zonen, Tamise, 1933, armatore Citerna SA di Parigi, 197 grt, 330 tdw, dimensioni 50.82 x 5.04 x 2.30 x 2.30 m, un motore diesel Sulzer da 5 cilindri a due tempi, 225 hp, 2.1943 requisita dalla Kriegsmarine per il trasferimento nel Mediterraneo, 29.6.1943 ribattezzata DROSSEL con la 1. Transport-Flottille, perduta 6.8.1943 per bombe d'aereo presso Capo dell'Armi.

CITERNA 11 costr. da NV Scheepswerf "de Biesbosch", Dordrecht, 1934, armatore Citerna SA di Parigi, 207 grt, 294 tdw, dimensioni 54.82 x 5.04 x 2.00 x 2.33 m, motore diesel Sulzer da 5 cilindri a due tempi, 300 hp, 2.1943 requisita dalla Kriegsmarine per il trasferimento nel Mediterraneo, restituita all'armatore fine anni '40, 1955 ancora in servizio.

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Al momento dell'inizio dell'attacco gli equipaggi delle due navi, provenienti da Gallico, le abbandonano immediatamente, raggiungendo la costa senza perdite mentre le due navi, abbandonate, secondo i rapporti tedeschi vanno "perse" nel successivo attacco aereo. I documenti relativi usano appunto il termine "perse" che può comprendere un'ampia varietà di casi; solo nel diario di guerra del Comando  del "Messinastrasse" , incaricato dell'evacuazione della Sicilia, le due unità sono indicate come "affondate", ma poi nella situazione giornaliera del 7.8.43 sono indicate come "perdita costruttiva".

In questo caso non ho motivo di dubitare di quanto indicato da Groener per cui credo sia lecito ipotizzare che solo una, la DROSSEL (ex-CITERNA 5) sia definitivamente affondata dove poi ora è stata ritrovata, mentre la ZEISIG (ex-CITERNA 11), più o meno danneggiata, è probabilmente andata ad incagliare in costa dove poi è stata recuperata nel 1944-45 durante l'occupazione alleata e restituita all'armatore.

Tenuto conto di quanto sopra , fatto salvo il ritrovamento di un secondo relitto (nel qual caso Groener risulterebbe errato) , mi sembra la spiegazione più probabile.

Domenico C.

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  • 3 months later...

Volevo ringraziarvi ancora una volta per la vostra grande sensibilità nell'avermi fornito dati importantissimi. Per essere ancora più preciso sto effettuando dei monitoraggi, e quindi confermo che il motore, era sommerso dal fango e dalla sabbia, dopo uno scavo è composto da 5 cilindri ed ha la stessa conformazione dei motori Sulzer, sto cercano iscrizione o targhetta che lo identifichi. Appena avrò ultimato il tutto preparerò il documento corredato da fatti foto e ovviamente citando tutti coloro che hanno permesso dopo 73 anni di riesumare un importante pezzo di storia di questa terra. E voi sarete in prima fila.  Mi sono iscritto, con la convinzione che tutti possiamo e dobbiamo poter essere utili al prossimo, e vi ringrazio per l'accoglienza e non dimenticando Massimo che da sempre stimo per la sua grande saggezza, oltre che professionalità. Grazie a tutti per tutto. 

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  • 11 months later...

Comunico a tutti gli amici di Aidmen, che il lavoro sulla bettolina tedesca, oggi Drossel grazie a Voi, è finito. Ho chiesto di poter inviare in visione il documento definitivo. Data la pesantezza del file lo invio ad un email che credo a breve mi verrà comunicata, e successivamente se possibile mi farebbe piacere fosse pubblicato sul sito.

Un grazie a tutti Voi per l'interesse.

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