Luiz Posted January 13, 2016 Report Share Posted January 13, 2016 Il decreto legge “Art Bonus” n.83/2014, entrato in vigore il primo giugno del 2014, aveva finalmente autorizzato la libera riproduzione di qualsiasi bene culturale ma nel convertire il decreto in legge, il Parlamento approva un emendamento restrittivo che esclude dalla libera riproduzione i beni archivistici e bibliografici. Per i documenti di archivio e i manoscritti si torna d’improvviso al regime precedente. Un gruppo di storici archeologi e ricercatori si è messo di traverso e ha creato un movimento a favore della libera riproduzione degli immagini degli archivi qui il punto della situazione https://fotoliberebbcc.wordpress.com/ Il gruppo aveva -precedentemente ad Art Bonus- inviato un appello al Ministro Bray, che potete leggere qui http://www.roars.it/online/riproduzione-di-beni-culturali-appello-al-ministro-bray/ Dato che la situazione non è cambiata un gruppo di parlamentari ha creato una petizione Presidente del Consiglio e al Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo su Change.org, che vi invito a firmare https://www.change.org/p/presidente-del-consiglio-dei-ministri-matteo-renzi-ministro-dei-beni-e-delle-attività-culturali-e-del-turismo-dario-franceschini-libertà-di-panorama-in-italia-liberiamo-la-bellezza sandokan, Francesco De Domenico, Incles and 1 other 4 Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Giuseppe Garufi Posted January 13, 2016 Report Share Posted January 13, 2016 Fatto; speriamo serva. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Pasquale B. Trizio Posted January 13, 2016 Report Share Posted January 13, 2016 Aderisco volentieri all'appello.Pasquale B. Trizio Luiz 1 Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Francesco De Domenico Posted January 14, 2016 Report Share Posted January 14, 2016 Ho firmato. Luiz 1 Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Luiz Posted January 14, 2016 Author Report Share Posted January 14, 2016 Riporto per intero le motivazioni portate dal gruppo di ricercatori e bibliotecariPerchè liberalizzare le riproduzioni in archivi e biblioteche? …. ecco 10 buoni motivi per farlo.1. La tecnologia digitale agevola sensibilmente le operazioni di trascrizione, con la possibilità di rivedere la propria trascrizione in luoghi e tempi diversi da quelli di consultazione diretta;2. Lo scatto fotografico è assimilabile nello spirito e nelle funzioni all’atto di prendere appunti (la fotocamera digitale è mezzo di fruizione del documento come la matita personale o il computer portatile);3. La riproduzione a distanza non sottopone di per sé la documentazione ad uno stress maggiore di quello subito durante la normale consultazione;4. La riproduzione a distanza contribuisce anzi alla sua tutela del documento sia perché, a differenza della fotocopia, non implica un contatto diretto con il supporto, sia perché riduce al minimo il numero di accessi diretti alla documentazione consultata;5. Si rendono più sostenibili i costi della ricerca permettendo agli utenti degli archivi di evitare lunghi e costosi soggiorni in trasferta;6. Si attenuano le disparità esistenti tra studiosi che dispongono di maggiori o minori risorse economiche, contribuendo a garantire un accesso più democratico ai fondi documentari (si pensi ai giovani laureandi, ai dottorandi privi di borsa, ma anche a tutti coloro i quali sono costretti a rinunciare alla ricerca archivistica per motivi di tempo e per i quali la fotografia libera sarebbe invece un valido supporto);7. Si incentiva la valorizzazione del patrimonio archivistico e bibliografico nazionale coinvolgendo come soggetti attivi un maggior numero di studiosi;8. Si contribuisce a valorizzare l’insieme del nostro patrimonio culturale: il turismo di qualità si nutre infatti di contenuti culturali che sono spesso esito della ricerca documentaria condotta in archivi e biblioteche;9. Può costituire un’occasione di rilancio dell’immagine delle biblioteche e degli archivi che, sempre più marginalizzati, stentano ad essere percepiti come effettivi centri di diffusione della cultura oltre che come centri di conservazione;10. Liberalizzare significherebbe stringere una rinnovata ‘alleanza’ tra operatori e utenza risaldandone il fondamentale rapporto fiduciario: da un lato numerosi utenti in archivio eviterebbero tentativi di eludere la sorveglianza fotografando furtivamente manoscritti e documenti in violazione delle norme, dall’altro gli istituti che custodiscono i fondi documentari sarebbero nelle condizioni di favorire il più ampio accesso alle fonti e creando le condizioni per la più ampia diffusione del sapere. Giuseppe Garufi and sandokan 2 Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
sandokan Posted January 14, 2016 Report Share Posted January 14, 2016 Mi unisco con entusiasmo alla petizione. Luiz 1 Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Loligo Posted January 15, 2016 Report Share Posted January 15, 2016 Adesso la situazione è chiara, non come precedentemente presentata in lista. Aderisco Luiz 1 Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Luiz Posted January 18, 2016 Author Report Share Posted January 18, 2016 ciao Loligo,la questione in realtà è tutta collegata sia per quanto riguarda la riproduzione e la pubblicazione di fotografie di monumenti o dipinti, per esempio, sia per la documentazione archivistica.Per quelle del patrimonio archivistico e librario è anche più intricata, ed è per questo che ci sono trattative in corso Comunque vi terrò aggiornati L. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Luiz Posted January 20, 2016 Author Report Share Posted January 20, 2016 Riporto quanto scrive oggi il Prof. Giovanni Solimine de La Sapienza "Nel corso della riunione del Consiglio superiore dei beni culturali epaesaggistici, tenutasi ieri 18 gennaio, il Ministro Franceschini haannunciato la prossima emanazione di un decreto, tendente a risolvere lasituazione venutasi a creare dopo l'approvazione della L. 125/2015, cheha nuovamente attribuito allo Stato l'esercizio delle funzioni di tutelain materia di beni librari, esercitate ormai da oltre 40 anni dalleRegioni. Il MiBACT non dispone attualmente delle strutture e del personale pergarantire le attività di controllo e vigilanza che tale normecomportano, con grave rischio per il patrimonio culturale documentario. Il Ministro ha annunciato la trasformazione delle attualiSoprintendenze archivistiche in Soprintendenze archivistiche ebibliografiche. Il Consiglio ha chiesto che tali nuove Soprintendenzesiano dotate di personale bibliotecario specificamente formato nel campodella conservazione e della tutela dei beni librari." Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Luiz Posted February 5, 2016 Author Report Share Posted February 5, 2016 Per chi vuole aderire al movimento "Fotografie libere per i beni culturali" https://fotoliberebbcc.wordpress.com/category/adesioni-e-contatti/ Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
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