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Convegno in Università Cattolica - intervento del Sottocapo di Stato Maggiore della Marina, Amm. di squadra Giuseppe Berutti Bergotto


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Sintesi di alcune affermazioni
 
 
Il Sottocapo di Stato Maggiore della Marina, Amm. di squadra Giuseppe Berutti Bergotto (in sostituzione del CSM Amm. di squadra Enrico Credentino), oggi al convegno in Università Cattolica ha tenuto un interessantissimo intervento. Tra le sue affermazioni:
> la Vespucci, per "portar bandiera", farà il giro del mondo nel 2023-2025 toccando 28 Paesi
> un pattugliatore d'altura della Marina farà una crociera addestrativa di 4 mesi nell'Oceano Indiano e
   nel Mar del Giappone
> tra la fine dell'anno e l'inizio del 2024 andrà nei mari orientali una squadra composta da una
   portaerei,  un caccia, una fregata, un rifornitore di squadra
> la Marina russa sta potenziando la base di Tartus, in mar Rosso si appoggia alla base cinese di Gibuti
   (non sa nulla della possibile base alle Dahlak)
> fino ad oggi, tranne il blocco del Canale di Suez del 2021, il traffico commerciale marittimo diretto in
   Europa dall'Oriente rappresentava l'80% del totale. Il disgelo dell'Artico comporterà una modifica delle
   rotte, con gravi conseguenze per l'economia italiana
> il 98% del traffico internet passa da cavi sottomarini in fibra ottica
> ogni giorno nel Mediterraneo navigano 20.000 navi superiori alle 500 tonnellate
> ogni giorno la Marina tiene in mare una ventina di unità
> la Marina svolge missioni nel Golfo di Aden (ATALANTA), nel Golfo di Guinea (GABINIA) e nello Stretto
   di Hormuz (EMASOH)
> la Marina sta valutando la possibilità di creare una base nel Golfo Persico in Kuwait o in Qatar
> la Marina non ha più capacità di scoperta aerea (e capacità ASW) di unità subacquee. Gli ATR P-72 del 41° Stormo di Sigonella sono privi di idonei sensori e di armamento
> la minaccia subacquea nel Mediterraneo sta aumentando in modo notevole sia per una presenza di unità navali russe in numero superiore a quello della Guerra Fredda (atteggiamenti non ostili, ma di continuo controllo), sia per il rafforzamento di unità subacquee della Marina egiziana e della Marina algerina (i Kilo 877EKM e 636 algerini hanno la capacità di lanciare in immersione missili da crociera Kalibr 3M!!!!!).
 
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Interessante che il vertice della Marina Militare abbia riassunto lo "stato dell'arte", grazie per aver postato la notizia. :) 

Andiamo con ordine.

Primo punto: la crociera dell'AMERIGO VESPUCCI era già prevista prima del COVID, per ovvi motivi fu rimandata e sostituita con una crociera senza scali lungo le coste italiane, mi pare da Genova a Trieste. Mi capitò di fotografare la bella nave a vele spiegate nello Stretto di Messina. Un giro del mondo compiuto da un'altra nave scuola della Marina Italiana (Regia però) fu quello della pirocorvetta CARACCIOLO, fra il 1882 ed il 1884. Più recentemente, è stata la fregata LUPO a compiere il periplo terrestre nel 1979.

Secondo punto: il pattugliatore polivalente d'altura (PPA) coinvolto nella crociera fra l'Oceano Indiano ed il Mar del Giappone dovrebbe essere il FRANCESCO MOROSINI, seconda unità della classe PAOLO THAON DI REVEL; l'unità capoclasse è da poco tornata in Italia dopo una lunga crociera che l'ha portata fino a Dubai per i campionati di calcio, dopo una lunga navigazione nell'Oceano Indiano ed al largo della Somalia.

Terzo punto: il gruppo da battaglia del CAVOUR, composto dalla portaerei, da uno dei due cacciatorpediniere del tipo ORIZZONTE, da una fregata del Tipo FREMM (non si sa se una FREMM GP oppure una ASW) e un rifornitore di squadra, presumo il nuovissimo VULCANO, compiranno una lunga crociera  in quei mari lontani. Sarà l'occasione per esercitarsi con le Marine alleate o amiche, da quella Indiana, a quella Australiana, a quella Giapponese; gli equipaggi potranno accumulare un'enorme esperienza in mari oggi poco frequentati dai nostri vascelli. Sarà curioso vedere quali e quanti saranno gli aerei imbarcati sul CAVOUR.

Segue...

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Niente da dire sulla crociera dell'Amerigo Vespucci, che che è chiaramente pacifica, ma l'invio di una squadra navale nel Pacifico ha un chiaro significato politico.

Significa che l’Italia dopo aver seguito gli Stati Uniti contro la Russia intende seguirli anche contro la Cina.

È ininfluente sul piano militare, ma politicamente importante, non può essere una iniziativa degli Ammiragli, deve essere decisa dal Ministro degli Esteri e dal Presidente del Consiglio che se ne prendano la responsabilità.

Per attenuarne il significato si potrebbe proporre una visita di cortesia ad un porto cinese, probabilmente sarebbe accettata con piacere, ma credo non sia questa l’intenzione.

Sarebbe interessante sapere cosa ne pensa la US Navy. Nella parte finale della guerra col Giappone la partecipazione della Royal Navy era vista con fastidio, considerata una complicazione inutile per i rifornimenti, le navi inglesi non avevano la stessa autonomia di quelle americane.

Peggio ancora era vista la partecipazione francese con la Richelieu.

Per la crociera italiana probabilmente l’US Navy non sarà entusiasta, contento invece il Dipartimento di Stato.

Credo sarebbe più saggio fermare la crociera a Singapore o deviare verso l'Australia, tenendosi alla larga dal Mar Cinese Meridionale.

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Da quello che leggo altrove, la crociera nei mari orientali ha come destinazione finale il Giappone, quindi passeranno dal Mar Cinese. Mi è sembrato di capire che la crociera in quei mari sia stata sollecitata dal Governo americano, sia l'attuale che il precedente; cosa ne pensi la US Navy lo vedremo. D'altra parte la crociera della portaerei inglese è stata ben gradita, metà degli aerei imbarcati sulla nave erano dell'USMC. I tempi cambiano.

La puntata in Giappone sembra necessaria sia per motivi diplomatici che industriali e militari: i Giapponesi sono entrati nel programma anglo-italo-svedese per il caccia di sesta generazione con un discreto monte di denari.

Mi giungono voci, poi, che sia in corso una trattativa per scambiare i nostri addestratori M-345/346 con i pattugliatori antisom giapponesi P-1, si tratterebbe di un accordo GtoG; per ora sono solo voci lanciate dal Direttore di RID, solitamente bene informato.

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Giusto, i giapponesi non devono comprare la nostra portaerei, ma si potrebbe utilizzare il viaggio per portare un nostro addestratore M345/346.

Naturalmente se i rapporti tra Stati Uniti e Cina fossero quelli di 10 o 20 anni fa la crociera sarebbe del tutto ininfluente.

Credo tra qualche mese Meloni dovrebbe andare in Cina, vedremo come la prenderanno gli Stati Uniti.

Comunque la crociera sarà a fine anno, inizio anno prossimo, da qui ad allora la situazione può cambiare. Temo in peggio.

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