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Due Z Lighters nella marina italiana: oggetti misteriosi?


Francesco De Domenico
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Che cosa erano gli "Z" Lighters? Erano 60 chiatte autopropulse, da Z  1 a Z 60, prefabbricate  per la Royal Navy sul modello delle "A" Lighters del RASC, Royal Army Service Corps, da diversi  cantieri indiani di Bombay, Calcutta, Karachi, Howrah e riassemblate nel 1943-44 in Egitto nella zona del Canale di Suez. Usate sopratutto nel Mediterraneo. Dovevano trasbordare nei porti e negli ancoraggi dalle navi ai moli carri armati, mezzi corazzati, automezzi, carichi vari ecc.  Avevano un dislocamento di 360 tonn., 455 tonn. a pieno carico, dimensioni 64.32  m lungh. f.t . 14.4  m largh., pescaggio 1.04  m a prua 1.92 m a poppa 1.44 m al centro con 80 t di carico, due motori diesel Gray di Detroit per 200-240 bhp complessivi, due eliche, 7 nodi e mezzo, un raggio d'azione di 236 miglia nautiche. Con un equipaggio di 7 persone potevano portare sei tanks da 15 tonn. o 9 autocarri a 4 ruote o 10 autocarri a 6 ruote da 3 tonn. e  95 tonn. d'acqua.  Le prime 30  vennero poi trasformate in dragamine da estuario nel 1945 mutando la sigla da Z in ZZ.

Nell'immediato dopoguerra almeno una dozzina di Z Lighters restarono nel Mediterraneo e  finirono come mercantili sotto bandiera italiana, e due di queste vennero successivamente acquistate dalla marina militare l'1.12.1950 con l'intenzione di utilizzarle come chiatte per trasporto benzina: Z 2 poi ZZ 2 poi mercantile MARIKA poi LILIA S.  venne denominata MTB. 1401 (Moto Trasporto Benzina) e Z 35 poi nel 1947 mercantile ELISABETTA per la Soc. Trasporti Rappresentanze Navigazione di Parma venne ribattezzata MTB. 1402. Entrambe però non entrarono mai in servizio e vennero radiate  dopo soli cinque mesi l'11.4.1951.

Sappiamo tutto o quasi sugli MTC (la serie 1001 ex MZ italiane  e la serie 1101 ex MFP tedesche),  sui MOC (la serie 1201 ex LCT britannici) e gli MTF (la serie 1301 sempre  ex LCT britannici), sugli MTM (ex LCM americani ) e gli MTP (ex LCVP americani), ma nulla sugli MTB della serie 1401...

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Francesco,

davvero un bellissimo post.  Da parte mia ti posso solo dire che al settembre 1945 mi risultano la Z 38 affondata in porto a Venezia (anche se non so le cause) e le Z 22, 23, 33, 37, 39, 40, 41 in prestito a tempo indeterminato alla Regia Marina per uso (con personale "civile") nel porto di Genova, a disposizione del Consorzio Autonomo, per compiti portuali o di brevissimo cabotaggio.

 

saluti 

Marco

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Nella marina mercantile mi risultano, a parte Z 2  e Z 35 già citate, Z 14 come CIP 3 poi TREPORTI, Z 18 come CIP 1 poi CAVALLINO, Z 20 come ANNA poi CREMONA, Z 26 come CIP 2 poi IESOLO,  Z 27 come ANATRA,  Z 34 oppure Z 49 come OCA (1949), Z 36 come PARMA (1950-53),  Z 37 come NAUTILUS,  Z 38 come REGGIO EMILIA, SAN TODARO ex Z 77 (?) e  GIUDECCA poi SAN GIORGIO ex Z 78 (?).

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