Francesco De Domenico Posted April 29, 2020 Report Share Posted April 29, 2020 Nel loro classico "La partecipazione tedesca alla guerra aeronavale nel Mediterraneo (1940-1945)" (Edizioni dell'Ateneo & Bizzarri, aprile 1980) Francesco Mattesini e il compianto Alberto Santoni scrivono che mentre sulle battaglie di mezzo giugno e mezzo agosto sono stati scritti fiumi di pagine, di queste due importanti operazioni si è parlato troppo poco. Ho deciso di arricchire quanto scritto da Mattesini in argomento, visto che la disponibilità di fonti è oggi molto maggiore.Come è noto, la situazione di Malta all'inizio del novembre 1942 era disperata. Con il convoglio "Harpoon" di metà giugno solo due mercantili avevano raggiunto l'isola con 15.000 tonnellate di rifornimenti, più una piccola quantità di munizioni per l'antiaerea portate dal posamine veloce WELSHMAN che viaggiava da solo ad alta velocità: quanto bastava per un solo mese di sopravvivenza. Il convoglio "Pedestal" di metà agosto ne aveva portate 32.000 tonnellate, più le 15.000 tonn. di benzina avio e nafta della famosa nave cisterna OHIO, affondata in porto a La Valletta. Ma anche questo poteva bastare per poco più di un altro mese. I viveri, con razioni già ridotte all'estremo, bastavano al massimo solo fino a metà dicembre.Il 3 ottobre piccole quantità di rifornimenti erano arrivate a Malta con i grossi sommergibili PARTHIAN e CLYDE da GIbilterra e RORQUAL da Beirut. Il 28/30 ottobre la portaerei FURIOUS scortata da parte della Forza H (incrociatori AURORA e CHARYBDIS e sei ct) nell'Operazione "Baritone" aveva trasferito da Gibilterra a Malta 29 Spitfire (l'ultima offensiva aerea dell'Asse sull'isola si era dispiegata tra l'11 e il 19 ottobre con ben 200/270 missioni al giorno). Il 1° novembre la motonave camuffata da italiana EMPIRE PATROL del MoWT (3.220 tsl/aprile 1928, l'ex italiana RODI dell'Adriatica, intercettata dagli inglesi per controllo contrabbando tra Capo Malea e Capo Matapan il 9 giugno 1940 mentre era in rotta da Rodi per Trieste e dirottata proprio a Malta il giorno successivo, confiscata allo scoppio della guerra), con 1.200 tonn. di benzina avio e 300 tonn. di benzene, era salpata da Alessandria per l'Operazione "MG Eight", un tentativo di arrivare a Malta passando per l'Egeo, procedendo con la scorta dei ct greci SPETSAI e CONDOURIOTIS fino ad ovest di Cipro, poi lungo le coste turche, ma il 2 novembre viene avvistata da un Do 215 e costretta ad entrare a Famagosta il 3 con problermi alle macchine. Il 4 novembre ne riparte ma per andare a Beirut con la scorta del solo CONDOURIOTS, e l'operazione viene cancellata il 6. La nave va allora ad Alessandria con la scorta dei ct greci SPETSAI e IERAX e del dragamine di squadra WHITEHAVEN. La ritroveremo a supporto dell'Operazione "Stoneage": il 14 novembre salpa infatti da Alessandria (e due aerosiluranti tedeschi attaccano invano lo stesso giorno 14 il WHITEHAVEN) per Bardia (dove scarica il 16 400 tonn. di benzina avio) e poi va a Tobruk da poco liberata dai britannici. Qui attende il buon esito dell'Operazione "Stoneage", che portava di suo a Malta 2.000 tonn. di benzina avio: se questa fosse fallita, EMPIRE PATROL doveva andare a Malta come rimpiazzo. Il 21 la nave, essendo arrivato sano e salvo il convoglio di "Stoneage", riceve l'ordine di scaricare l'intero carico di benzina avio a Tobruk per rifornire le basi aeree vicine, indispensabili per la protezione aerea prima di "Stoneage" e poi di "Portcullis". L'altro posamine veloce MANXMAN, proveniente da Kilindini in Kenya, era andato in bacino a Suez per la pulizia della carena, delle eliche e degli assi portaelica, aveva ricevuto un trasmettitore radio Type 86 per la guida caccia e un Oerlikon supplementare. Poi, giunto a Port Said il 30 ottobre, aveva caricato 357 tonn. di alimenti per Malta (di cui 325 sul ponte mine: burro, carne conservata, patate disidratate, piselli, lenticchie e zucchero per l'Operazione "MH One"). Dopo qualche giorno di sosta ad Alessandria in attesa dell'avanzata dell'8a Armata, ne salpa l'11 novembre alle 05.00, con a bordo anche 200 unità di personale militare per l'isola e con la scorta di sei cts, DULVERTON, CROOME, BEAUFORT, ALDENHAM, HURWORTH e BEAUVOIR, quattro dei quali lo avevano già scortato sin da Port Said. Dopo un breve incaglio alla partenza del MANXMAN sul frangiflutti della quarantena, peraltro subito risolto senza danni con l'aiuto di un rimorchiatore, la formazione adotta il trucco abituale per i convogli in partenza da Gibilterra sotto osservazione da Algeciras, quello di procedere all'inizio nella direzione opposta a quella desiderata, e cioè in questo caso verso Port Said, poi fuori vista da terra inverte la rotta. Alle 14.10 due aerosiluranti italiani attaccano il CROOME ma lo mancano, e vengono allontanati dai Beaufighters della scorta aerea. Al tramonto il posamine lascia la scorta dei cts e procede da solo a 31.5 nodi. I caccia di Malta gli vanno incontro a 200 miglia dall'isola, la nave aumenta a 34 nodi ed entra La Valletta al tramonto del 12 novembre dopo solo 36 ore di marcia. Al molo 5 il suo carico viene sbarcato tutto entro le 03.00 della notte. E' la prima nave di superficie arrivata nell'isola con rifornimenti da dodici settimane, cioè da metà agosto. Il gemello WELSHMAN, salpato da Gibilterra il 17 novembre alle 10.00 dopo una falsa partenza fermata causa maltempo ad Algeri il 14/16 novembre, era giunto nell'isola per secondo, per l'ultimo giorno di marcia sotto scorta aerea di caccia da Malta, il 18 alle 08.45, procedendo a 30 nodi con mare pessimo con a bordo 110 tonn. di corned beef, 110 di latte in polvere, 50 di fagioli e piselli disidratati, cinque siluri da 18 pollici e 113 passeggeri, il tutto preso a bordo a Plymouth (Operazione "MG One") il 30 ottobre precedente. Al molo 5 tutto il carico viene sbarcato entro cinque ore. Intanto il smg RORQUAL ne ripartiva per andare in bacino a Port Said e poi a Beirut. Il 2 novembre era arrivato il smg PARTHIAN, e il giorno dopo il CLYDE da Beirut, entrambi con benzina e siluri. Il 6 novembre era giunto il PORPOISE, che ne riparte il 9 diretto a Gibilterra, ma viene fatto rientrare a La Valletta il giorno successivo per la progettata operazione di sbarco a Sousse di cui parleremo più oltre: salperà solo il 4 dicembre, una volta cancellata l'operazione. PARTHIAN e CLYDE salpano per Alessandria il 12.Il 7 novembre parte da Gibilterra un altro tentativo di sotterfugio, l'Operazione "Crupper", con due piccoli e anziani mercantili, ARDEOLA (3.140 tsl/ott.1912, Yeoward Line di Liverpool) e TADORNA (1.947 tsl/giugno 1928, British & Continental SS Co. di Liverpool), camuffati da francesi di Vichy, che costeggiano l'Africa settentrionale portando rifornimenti e sperando di passare inosservati nel trambusto dell'Operazione "Torch", ma vengono bloccati il 9 novembre da una nave pattuglia di Vichy nelle acque territoriali tunisine e costretti ad entrare il 10 a Biserta sotto il fuoco delle batterie costiere. A Biserta cadranno poi l'8 dicembre nelle mani dell'Asse insieme a tutto il naviglio di Vichy colà di base: ARDEOLA diviene l'italiana ADERNO' per la Soc. Oriens di Trieste e TADORNA la tedesca BALZAC per la Mittelmeer Reederei. Il WELSHMAN ed il MANXMAN (un gallese ed un abitante dell'isola di Man, due celti quindi) sono ancora trattenuti nel Grand Harbour al momento dell'arrivo del Convoglio MW 13 ("Stoneage") nella notte sul 21 dicembre, nonostante i rischi di attacco aereo, per la prevista Operazione "Breastplate", che avrebbe dovuto coinvolgere i due posamine e i cts TETCOTT e CROOME, cioè lo sbarco di un battaglione di truppe britanniche proveniente dalla guarnigione di Malta a Sousse, caldeggiato da Eisenhower per supportare truppe americane provenienti dall'Algeria o anche paracadutate sul posto, ma osteggiato da Churchill, sempre contrario ad indebolire le difese dell'isola. Il 21-22 novembre i posamine imbarcano cannoni da campo, motobarche aggiuntive e altri carichi militari per lo sbarco, ma il 22 questo viene cancellato vista la prova di forza offerta dall'Afrika Korps in Tunisia e per la carenza di mezzi da sbarco d'assalto idonei (LCA).Il MANXMAN quindi carica 168 mine a Malta e il 25 novembre va ad Algeri, poi la notte del 29 posa un campo minato al largo di Biserta (Ile Plane), mentre il 27 il WELSHMAN salpa da Malta per Alessandria, dove - dopo un avvistamento da parte di un Ju 88 all'alba del 28, ma sotto copertura aerea per buona parte del viaggio - arriva il 29 e sbarca personale militare, prigionieri di guerra e bagagli provenienti da Malta. Si rifornisce, poi va subito a Haifa, dove arriva all'alba del 30. Qui carica 15 siluri, 30 tonn. di zucchero, 30 di formaggio, 80 di carichi militari urgenti, delle sigarette e 14 componenti di equipaggi di sommergibili; il giorno dopo salpa per Alessandria, dove arriva il 2 e imbarca 15 ufficiali, 65 unità di personale della RAF più alcuni marinai e soldati dell'esercito. Salpa per Malta alle 16.30 del giorno stesso. Giuseppe Garufi and Danilo Pellegrini 2 Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Francesco De Domenico Posted April 30, 2020 Author Report Share Posted April 30, 2020 Nel frattempo, l'avanzata dell'8a Armata di Montgomery partita da El Alamein il 4 novembre aveva raggiunto l'11 novembre Bardia in Cirenaica, il 12 novembre Sollum e Tobruk, il 17 novembre Derna e Mehili e il 20 novembre Bengasi, fermandosi poi il 23 ad Agedabia quasi al confine con la Tripolitania. Erano stati quindi occupate una serie di basi aeree in Cirenaica indispensabili per la scorta aerea dei convogli da Alessandria per Malta, che in precedenza dovevano affrontare il lungo corridoio tra Creta e la Cirenaica interamente a portata della Luftwaffe.Dal 15 novembre i caccia della Western Desert Air Force si basano a Gazala, a ovest di Tobruk, e a Martuba, a sud di Derna, e dal 17 novembre a El Adem, appena più a est. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Francesco Mattesini Posted May 1, 2020 Report Share Posted May 1, 2020 Molto bene tutti e due. Però vi siete dimenticati che tutto il movimento delle navi isolate britanniche per Malta lo l'avevo riportato nel nostro BOLLETTINO n. 32 del 2018. IL FALLIMENTO DELLE OPERAZIONI BRITANNICHE “TEMPLE” “ASTROLOGER” E “CRUPPER” Novembre 1941-Novembre 1942 Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Francesco De Domenico Posted May 1, 2020 Author Report Share Posted May 1, 2020 Sì, me lo ricordavo, Francesco, ma voglio farti invidia con il resto del pezzo per l'abbondanza di dettagli...Porta pazienza e vedrai.. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Francesco De Domenico Posted May 1, 2020 Author Report Share Posted May 1, 2020 Il 14 novembre il convoglio MW 13 (Malta Westbound) per l'Operazione "Stoneage", caricato a Port Sudan fuori dalla portata della ricognizione aerea tedesca, si forma ad Abu Sultan, a Sud di Ismailia (canale di Suez). Ne fanno parte quattro motonavi e turbonavi moderne e veloci: la motonave olandese per carico refrigerato BANTAM (9.312 tsl/marzo 1939, NV Rotterdamsche Lloyd di Rotterdam), la motonave britannica ma anch'essa di costruzione olandese DENBIGHSHIRE (8.983 tsl /luglio 1939, Glen Line Ltd. di Liverpool), le turbonavi americane MORMACMOON ex EXCHESTER (7.939 tsl /31 dic. 1940, una C3 della Moore-McCormack Lines Inc. di N.Y.) e ROBIN LOCKSLEY (7.101 tsl/marzo 1941, una C2-S della Seas Shipping Co. Inc. di N.Y.), tutte capaci di velocità tra i 15.5 e i 18 nodi.Il 15 novembre l'operazione subisce un rinvio di 24 ore in attesa che l'8a Armata abbia occupato e reso agibile l'aeroporto di Gambut, sito tra Bardia e Tobruk, dove vengono basati i B-24 dell'USAAF.In una sua minuta al Chief of Staff del 12 novembre Churchill, che seguiva sempre da vicino la vicenda di Malta, aveva infatti chiesto di sapere se l'aeroporto di Derna sarebbe stato agibile il 15, data prevista per la partenza, per operare contro eventuali attacchi della flotta italiana di superficie, suggerendo in caso contrario di rinviare di qualche giorno l'operazione.Ma nel frattempo il 15th Cruiser Squadron del contrammiraglio Power, con CLEOPATRA, ORION, ARETHUSA e DIDO, più i sei caccia di scorta tipo Hunt DULVERTON, PINDOS (greco), BEAUFORT, CROOME, TETCOTT e ALDENHAM, vanno da Port Said ad Alessandria, dove all'occorrenza possono servire anche per l'Operazione "Sneeze" (la neutralizzazione della squadra francese di Vichy dell'ammiraglio Godfroy, ferma ad Alessandria sin dal 25 giugno 1940, nel caso di una sua reazione all'Operazione "Torch").Il 16 novembre il convoglio MW 13 transita attraverso il Canale di Suez e passa Port Said al tramonto, raggiunto qui dall'incrociatore leggero EURYALUS e da sette ct di squadra, JAVELIN, JERVIS, KELVIN, NIZAM, PAKENHAM, PALADIN, PETARD. Il giorno successivo il convoglio passa al largo di Alessandria e i suoi ct di squadra entrano per rifornirsi, mentre gli incrociatori ARETHUSA, CLEOPATRA, DIDO e ORION con la 12th e 15th Destroyer Flotillas ne salpano in modo da riunirsi al convoglio il mattino seguente. In totale i ct di scorta tipo Hunt sono ora dieci: si sono infatti aggiunti da Alessandria BELVOIR, EXMOOR, HURSLEY e HURWORTH. Sono in tutto cinque incrociatori, sette ct di squadra e dieci ct di scorta.Alle 11.10 del mattino del 18 si registra un attacco al convoglio di sei Ju 88 senza esito, respinti dai Kittyhawks del 450 Sqdn, con un aereo abbattuto; dalle 17.00 del pomeriggio incrociatori e ct formano uno schieramento difensivo antiaereo a nord del convoglio. Alle 18.05 in un attacco di tre aerosiluranti tedeschi al largo di Derna l'incrociatore leggero ARETHUSA, ammiraglia del contrammiraglio Power, viene colpito da un siluro all'altezza della torre B e incendiato, con 156 morti e 43 feriti (incluso il comandante) tra l'equipaggio. La nave, molto gravemente danneggiata, viene costretta a rientrare ad Alessandria con la scorta del ct PETARD (e inizialmente di JERVIS e JAVELIN), essendo in grado di procedere solo a 10 nodi. Diversi attacchi aerei vengono respinti. Il 19 viene raggiunta dal rimorchiatore JAUNTY e dalla corvetta GLOXINIA; nel pomeriggio del 20, con il drastico peggioramento del tempo, il PETARD lo prende a rimorchio a soli 3 nodi, poi in serata passa il rimorchio ai rimorchiatori di Alessandria. Al mattino del 21 il dragamine di squadra CROMARTY e tutti gli altri rimorchiatori disponibili ad Alessandria si aggregano; l'ARETHUSA entra finalmente in porto il 21 alle 18.45. Lascerà Alessandria, dopo riparazioni di fortuna, il 7 febbraio 1943, andando all'arsenale americano di Charleston S.C. via Durban, Cape Town, Bermuda e arrivandovi il 30 marzo. Resta ai lavori da aprile a novembre, poi il 3 dicembre va a New York, nel gennaio a Norfolk e da qui via Bermuda rientra a Chatham per completare i lavori (febbraio-aprile 1944). Tornerà operativo il 22 aprile 1944, dopo 17 mesi dal siluramento, giusto in tempo per partecipare alle operazioni in Normandia. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Francesco Mattesini Posted May 1, 2020 Report Share Posted May 1, 2020 IL SILURAMENTO DELL’INCROCIATORE ARETHUSA AD OPERA DEGLI AEROSILURANTI TEDESCHI DEL I./KG.26 Dopo l’arrivo in Italia dalla Norvegia, e i loro primi attacchi nelle acque dell’Algeria contro le navi degli Alleati impegnate nell’operazione “Torch”, gli aerosiluranti del I./KG.26 (maggiore Werner Klümper) ottennero in Mediterraneo il loro primo prestigioso successo contro navi da guerra, attaccando il 18 novembre il convoglio MW.13 partito da Alessandria e diretto a Malta. Il convoglio composto da quattro piroscafi, gli statunitensi Normacmoon e Robin Locksley, l’olandese Bantam, e il britannico Derbighshire, attraversato il Canale di Suez salpò da Porto Said per giungere all’altezza di Alessandria dove fu raggiunto da una scorta diretta comprendente l’incrociatore Euryalus e dieci cacciatorpediniere del tipo “Hunt”: Aldenham, Beaufort, Belvoir, Croome, Dulverton, Exmoor, Hurworth, Hursley, Tetcott e il greco Pindos. Quindi il convoglio proseguì verso occidente per essere poi raggiunto a nord di Tobruk da un gruppo di protezione al comando del contrammiraglio Arthur John Power composto dagli incrociatori della 15a Divisione della Mediterranean Fleet Cleopatra, Dido, Orion, Arethusa e da sette cacciatorpediniere di squadra: Jervis, Kelvin; Javelin, Nubian, Griffin, Hero e il greco Queen Olga.[1]Il convoglio fu avvistato casualmente per la prima volta alle 06.15 del 18 da un velivolo Ju.88 tedesco diretto in Africa, che segnalò trenta unità navali con rotta a ponente a 68 miglia a nord-ovest di Tobruk. Immediatamente da Frascati, sede dell’OBS, fu provveduto ad informare Superaereo e Supermarina e furono impartiti ordini per mantenere il contatto con quella formazione e ai comandi del II Fliegerkorps in Sicilia e del X Fliegerkorps in Grecia, e di apprestarsi ad attaccare dietro suo ordine. Il convoglio, nonostante difficoltà dovute alle condizioni atmosferiche veramente pessime a causa di una forte burrasca da occidente, fu tenuto sotto osservazione dai ricognitori tedeschi e nella mattinata fu attaccato da sette bombardieri He.111 del II./KG.100 e da cinque distruttori Me. 210 del III./ZG.1, uno dei quali, con il comandante della 8a Squadriglia tenente Heinz Redlich, fu abbattuto dal fuoco contraereo delle navi britanniche che non riportarono alcun danno.In seguito a successive segnalazioni decollarono dagli aeroporti della Sicilia ventuno aerosiluranti, quattordici Ju.88 del III./KG.26 e sette He.111 del I./KG.26. Ma di essi soltanto uno Ju.88 e sei He.111 raggiunsero l’obiettivo a nord di Tolemaide, a 150 miglia a nordest di Bengasi. L’attacco ebbe inizio alle ore 17.04 (18.04 secondo l’orario britannico), quando il sole era già tramontato da cinquanta minuti e la visibilità era scarsa. L’incrociatore l’Arethusa (Capitano di Vascello Mark Taylor Collier Chapman) fu preso di mira da due He.111, che attaccarono simultaneamente da entrambi i lati della nave. Nonostante avesse manovrato aumentando la velocità da 18 a 24 nodi, e schivato tre siluri, l’incrociatore fu colpito sul fianco sinistro, presso la torre B da 152 mm, da un ultimo siluro sganciato alla distanza di circa 300 yard (275 metri), riportando danni gravissimi che misero in forse la sopravvivenza della nave. A bordo, dopo la violenta esplosione dell’impatto del siluro si verifico un grosso scoppio, che uccise tutti gli uomini che si trovavano nelle vicinanze, e ustiono in modo grave quanti si trovavano più lontano, molti dei quali decedettero. Da un enorme squarcio nello scafo si determinarono allagamenti estesi nei locali prossimi alla zona colpita, si sviluppò un altro forte incendio, le torri prodiere A e B furono messe fuori combattimento, e in una lotta disperata per salvare la nave alla fine morirono ben 155 uomini fra i membri dell’equipaggio, mentre tra gli ustionati gravi vi fu il comandante Chapman.L’Arethusa, fortemente devastato, venne faticosamente rimorchiato ad Alessandria dal cacciatorpediniere Petard (capitano di fregata Mark Thornton). Riparato nei cantieri statunitensi di Charleston (Sud Carolina), con lavori che durarono dodici mesi, e poi rimesso in condizioni di combattimento dopo il rientro in Gran Bretagna, a Sheerness, l’incrociatore rimase fuori servizio fino all’aprile del 1944, per poi partecipare il 6 giugno allo sbarco in Normandia.[2]Nel frattempo nel corso della notte il convoglio MW.13 aveva proseguito nella sua rotta per Malta, passò a ponente di uno schieramento di quattro sommergibili, due italiani e due tedeschi (U 375 e U 431) predisposto a sudest dell’isola, e l’indomani alle 10.00, trovandosi a circa 70 miglia dalla destinazione, fu avvistato da un velivolo da ricognizione del II Fliegerkorps, il cui comando sollecitò l’O.B.S. ad inviare all’attacco il maggior numero di aerei disponibili. Dagli aeroporti della Sicilia decollarono complessivamente quaranta velivoli, che però non riuscirono a rintracciare l’obiettivo e rientrarono alla base avendo perduto un aerosilurante He.111 della 6./KG.26 (sottufficiale Hans Fritz), costretto ad effettuare un ammaraggio di fortuna a sud di Siracusa.[1] Per l’operazione “Stoneage” vedi, Francesco Mattesini, Las fine del blocco di Malta imposto dalle forze dell’Asse, AIDMEN, Bollettino n. 29, Anno 2015, p. 201-228; Francesco Mattesini, I sommergibili dell’Asse e l’Operazione “Torch” Novembre 1942, in Accademia Edu. [2] Tutti i successi conseguiti dagli aerosiluranti tedeschi, e le tabelle statistiche per confrontare i successi riportati dagli aerosiluranti italiani, sono stati da noi riportati fin dal 1980, nell’apprezzato volume La partecipazione tedesca alla guerra aeronavale nel Mediterraneo (1940-45). Francesco De Domenico and Danilo Pellegrini 2 Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Francesco De Domenico Posted May 1, 2020 Author Report Share Posted May 1, 2020 All'alba del 19 novembre aerei Beaufighter e Spitfire da Malta avvistano il convoglio con mare grosso a 134 miglia dall'isola. Tre Spitfire precipitano in mare, senza superstiti. Alle 14.00, a 80 miglia da Malta, i tre incrociatori CLEOPATRA, DIDO e ORION con i sei ct di squadra rimasti lasciano il convoglio, ormai sotto l'ombrello aereo maltese, e fanno ritorno ad Alessandria. Alle 22.30 il dragamine di squadra SPEEDY da Malta si unisce al convoglio per garantire l'ultimo tratto del tragitto dalle mine.Alle 01.30 del 20 novembre l'incrociatore EURYALUS, i dieci cts classe Hunt e i quattro mercantili del convoglio MW 13 entrano a La Valletta: lo scarico delle 35.000 tonnellate di rifornimenti portati dalle navi inizia subito, alle 03.00 di notte, e procede alla massima velocità. Sarà completato il 25 novembre a tempo di record. Il 26 novembre, dopo lo scarico, scoppia un incendio a bordo del DENBIGHSHIRE, che tuttavia viene presto estinto con danni limitati.Il 21 novembre EURYALUS imbarca 28 prigionieri di guerra italiani e tedeschi, e salpa il giorno successivo per Port Said con i dieci cts classe Hunt. il 25 novembre DIDO, CLEOPATRA ed EURYALUS salpano da Alessandria con i ct JERVIS, JAVELIN, NUBIAN e KELVIN per ricostituire a Malta la famosa Forza K, per operare questa volta contro il traffico dell'Asse diretto in Tunisia, lasciato sino a quel momento quasi indisturbato. I cts PINDOS, BELVOIR e HURSLEY li accompagnano sino alla sera del 26, poi rientrano. La Forza K arriva a Malta il 27 novembre. Malta recupera così, con l'arrivo dei rifornimenti di un intero convoglio dopo quelli arrivati a spizzico negli ultimi mesi, la sua vitale funzione offensiva navale oltre che aerea, e supera finalmente la gravissima crisi alimentare che la attanagliava. Giuseppe Garufi 1 Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Francesco Mattesini Posted May 2, 2020 Report Share Posted May 2, 2020 Ottimo. Sono tutte informazioni utili che terrò.nel mio carteggio, Franco Mattesini Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Francesco De Domenico Posted May 2, 2020 Author Report Share Posted May 2, 2020 Non ho finito: devo ancora parlare dell'Operazione "Portcullis" (ponte levatoio)...Ancora un po' di pazienza. Giuseppe Garufi 1 Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Francesco De Domenico Posted May 2, 2020 Author Report Share Posted May 2, 2020 Il convoglio MW 14 per l'Operazione "Portcullis" si forma il 30 novembre nel Lago Timsah, Canale di Suez, sempre fuori portata della ricognizione aerea tedesca. I ct PAKENHAM, PETARD, il greco QUEEN [VASILISSA] OLGA e i cts HURSLEY e BELVOIR vanno da Alessandria a Port Said per attendervi il convoglio.MW 14 è composto dalle turbonavi americane da 14 nodi AGWIMONTE ex CAPE MENDOCINO (una C1-B, 6.679 tsl/sett.1941 della New York & Cuba Mail SS Co. di N.Y.) e ALCOA PROSPECTOR ex CAPE ANN (un'altra C1-B, 6.796 tsl/marzo 1941 della Alcoa SS Co. Inc. di N.Y.); dalla motonave britannica per cargo refrigerato GLENARTNEY (9.795 tsl/ott.1940 della Glen Line Ltd. di Liverpool, una Fleet Supply Ship capace di 17 nodi e gemella delle ben più note BRECONSHIRE, GLENEARN e GLENGYLE); dalla motonave da 15.5 nodi sempre per carichi refrigerati SUFFOLK (11.145 tsl/11 sett.1939, della Federal Steam Navigation Co. Ltd. di Londra), per un totale di quattro mercantili veloci. Una quinta nave, la cisterna YORBA LINDA, si aggregherà come vedremo in seguito.Il convoglio, che reca altre 31.000 tonnellate di rifornimenti, lascia Port Said il 1° dicembre alle 14.30 in pieno giorno con qualche ora di ritardo causata dalla nebbia fitta a Ismailia nel Canale. Intanto come abbiamo visto il posamine veloce WELSHMAN lascia il 1° Haifa per Alessandria con a bordo siluri e carichi vari per Malta. Arriva ad Alessandria il giorno successivo, vi imbarca del personale militare destinato a Malta e un mese di provviste per sé e ne salpa alle 16.30 o 18.30 per raggiungere il convoglio "Portcullis".Il resto della scorta del convoglio, l'incrociatore ORION, il ct PALADIN E e i cts DULVERTON, EXMOOR, HURWORTH, ALDENHAM E e PINDOS salpano da Alessandria nel primo pomeriggio del 2 dicembre per raggiungere il convoglio, ma HURWORTH deve far ritorno per noie alle macchine. Malta ha urgente bisogno di nafta pesante. Viene così deciso che l'anziana nave cisterna americana YORBA LINDA (6.900 tsl/21 genn.1921, della Petroleum Shipping Co. Inc. con bandiera panamense ma requisita dalla WSA, capace solo di 10.5/11 nodi), che avrebbe dovuto raggiungere l'isola solo più avanti con un convoglio diretto da Bengasi, ne salpi sin dal giorno del suo arrivo in quel porto in un convoglio costiero di quattro mercantili, il 3 dicembre, con i cts CROOME e TETCOTT (usciti apposta da Malta per Bengasi il 2). Le navi escono alle 17.00 del 3 per raggiungere il convoglio "Portcullis" a NE del porto; quella mattina anche il WELSHMAN si era aggregato momentaneamente (un ricognitore nemico tallona il convoglio, che tuttavia è sotto costante scorta aerea, e quindi nessun attacco si manifesta), ma poi col calare della notte WELSHMAN se ne va da solo a 30 nodi verso Malta, dove arriva alle 07.40 del 4 con il battistrada del dragamine di squadra HYTHE. Questa volta però lo scarico del convoglio ha la precedenza su quello del posamine, che inizia solo alle 20.30 di quel giorno.Sempre il giorno 3 alle 19.00 la Forza K esce da Malta (CLEOPATRA, DIDO ed EURYALUS, con i ct JERVIS, KELVIN e NUBIAN: i quattro ct della Forza K avevano appena affondato la torpediniera italiana LUPO nella notte tra il 2 e il 3 vicino alle isole Kerkennah) per andare incontro al convoglio "Portcullis" e coprirlo da eventali attacchi navali italiani nella notte tra il 3 e il 4. All'alba la Forza K si unisce al convoglio.In tutto, la scorta nella parte finale del tragitto è su valori ancora paragonabili a quelli del convoglio precedente. La situazione strategica si è profondamente modificata a danno dell'Asse in un solo mese dopo El Alamein e l'Operazione "Torch", ma gli inglesi continuano ad esser prudenti finché il blocco di Malta non sarà finito una volta per tutte. Cosa che in sostanza accade con questo convoglio.Il 5 dicembre il convoglio MW 14 entra nel Grand Harbour alle 07.30, con quattro incrociatori, otto ct di squadra e nove di scorta. Il convoglio è stato fatto oggetto di vari sorvoli di ricognitori, ma non ha subito alcun attacco aereo durante l'intero tragitto. Alle 16.00 del 5, dopo essersi rifornito di carburante ed aver imbarcato del personale Alleato ed alcuni prigionieri di guerra, l'infaticabile WELSHMAN riparte per Alessandria insieme al ct PALADIN. Come follow-up del pieno successo delle Operazioni "Stoneage" e "Portcullis", l'Ammiragliato decide il 6 dicembre di attuare l'Operazione "Quadrangle": l'invio di coppie di mercantili da Alessandria a Malta facendoli partire insieme ai principali convogli costieri di rifornimento dell'8a Armata per Bengasi, per poi farli scortare fino a Malta dalle forze navali locali. Quattro coppie di navi sarebbero così giunte a Malta l'11, il 13 e il 21 dicembre e e il 2 gennaio.Le prime due partono da Port Said lo stesso giorno 6 alle 14.00 ("Quadrangle A"): la motonave americana AMERICAN PACKER (6.750 tsl/ ott. 1941, una C1-B della United States Lines Co. Inc. di N.Y. da 14 nodi) - come si vede, il contributo americano in mercantili moderni e veloci è sostanziale - e la motonave britannica OZARDA (6.895 tsl/11 genn. 1940 della British India Steam Navigation Co. Ltd. di Londra da 12 nodi) con la scorta iniziale solo dei dragamine di squadra WHITEHAVEN, CROMARTY e BOSTON. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Francesco Mattesini Posted May 2, 2020 Report Share Posted May 2, 2020 Molto bene. E' tutto esatto. Franco Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Francesco De Domenico Posted May 2, 2020 Author Report Share Posted May 2, 2020 Il 7 dicembre l'incrociatore DIDO lascia Malta per Bone, con tre MTB. L'incrociatore va a rinforzare la Force Q ivi basata, costituita il 30 novembre per operare contro il traffico per la Tunisia con gli incrociatori AURORA, SIRIUS e ARGONAUT e i ct QUIBERON e QUENTIN. Alle 10.00 del 7 salpa dal Grand Harbour per Port Said il convoglio MH 2 con i mercantili vuoti reduci sia da "Pedestal" (MELBOURNE STAR, BRISBANE STAR, ROCHESTER CASTLE, PORT CHALMERS, rimasti per quasi quattro mesi bloccati nell'isola) sia da "Stoneage" (BANTAM, MORMACMOON, ROBIN LOCKSLEY, DENBIGHSHIRE), più la cisterna YORBA LINDA di "Portcullis". Si decongestiona così il Grand Harbour, sempre a rischio di attacchi aerei. Lo scarico delle altre navi di "Portcullis", effettuato sotto il costante ombrello aereo diurno degli Spitfire di Malta, verrà completato infatti solo tra il 9 e l'11 dicembre, per un totale di 28.577 tonnellate di rifornimenti.La scorta di MH 2 è composta dall'incrociatore ORION, dai ct PAKENHAM, PETARD, QUEEN OLGA, dai cts DULVERTON, TETCOTT, BELVOIR, EXMOOR, HURSLEY, ALDENHAM, CROOME, PINDOS.Dalle 17.55 alle 18.25 del 7 ripetuti attacchi di aerosiluranti senza successo, ma il cts DULVERTON ha un morto e quattro feriti dal "fuoco amico" del convoglio. Due aerei sono abbattuti dal PETARD e dagli Spitfire di Malta.L'8 dicembre alle ore 09.40-10.20 i caccia di Malta abbattono due ricognitori sopra il convoglio; alle 13.30 cinque aerei Ju 88 tedeschi attaccano senza successo; uno viene abbattuto dalla contraerea. Alle 18.00 i caccia di Malta abbattono un altro ricognitore.Alle 19.00 ORION e quattro cts, EXMOOR, HURSLEY, ALDENHAM e CROOME lasciano il convoglio per portarsi a NW di Bengasi alla scorta delle navi di "Quadrangle A" in arrivo per Malta, che incontrano alle 07.00 del 10 dicembre. Subito dopo la cisterna YORBA LINDA, a corto di carburante, viene distaccata dal convoglio e va ad Alessandria con i cts DULVERTON e PINDOS, mentre il cts BELVOIR, andato a Tobruk per la stessa ragione, ne riparte alle 11.00 per unirsi alla scorta del convoglio westbound successivo MW 15. Il convoglio MH 2 arriva a Port Said alle 07.00 dell'11 dicembre con la scorta ridotta ai ct PAKENHAM (che rientra ad Alessandria), PETARD e QUEEN OLGA.Il 10 dicembre alle 11.00 la Force K (CLEOPATRA, EURYALUS, JERVIS, KELVIN e NUBIAN) lascia Malta per unirsi alla scorta del convoglio "Quadrangle A" (MW 15), ma viene richiamata indietro alle 13.15 una volta accertata l'assenza di minacce navali nemiche (la ricognizione aerea alleata non aveva sino a quell'ora risolto il dubbio sulla minaccia rappresentata dalla presenza dei tre incrociatori leggeri GARIBALDI, DUCA DEGLI ABRUZZI e DUCA D'AOSTA della Regia Marina a Messina: il ricordo di mezz'agosto era ancora ben vivo) e rientra alle 18.15. Il convoglio MW 15 arriva a Malta con la sua scorta alle 21.00 o 22.30 del 10.L'11 dicembre l'ORION e i suoi quattro cts lasciano Malta per andare a prendere la scorta del convoglio successivo MW 16 ("Quadrangle B") ma vengono subito richiamati indietro. I cts EXMOOR , ALDENHAM, CROOME e HURSLEY salpano nuovamente il 12 alle 23.00, per raggiungere il convoglio all'alba del 13.MW 16 era partito da Alessandria il 9 dicembre con la turbonave CLAN MACINDOE (4.635 tsl/dic. 1920 della Clan Line Steamers Ltd. di Glasgow da 13 nodi, che il 6 dicembre fuori Port Said si era aggregata ad un convoglio per Alessandria proveniente da Haifa) e la motocisterna olandese ERINNA (6.233 tsl/luglio 1936 della NV Petroleum Mij. "La Corona" dell'Aia da 12 nodi) più un terzo mercantile diretto a Bengasi, con la sola scorta del ct PALADIN e del cts HURWORTH (poi distaccato per scortare la nave diretta a Bengasi e sostituito dal cts BELVOIR). Al tramonto del 12 HURWORTH ritorna col convoglio, mentre il ct PALADIN anticipa il suo arrivo a Malta all'alba del 13 per unirsi alla Force K, che compie una sortita alle 18.40 del 13 con CLEOPATRA, ORION, EURYALUS, NUBIAN, JERVIS, PALADIN e KELVIN per intercettare un convoglio dell'Asse diretto a Tripoli, ma - individuata dalla ricognizione aerea nemica - non trova nulla e rientra alla 05.40 del 14. Il convoglio entra a La Valletta alle 04.45 del 14 dicembre con i suoi sei cts di scorta e con il dragamine di squadra SPEEDY come battistrada. Intanto il 7 dicembre alle 11.00 il WELSHMAN era arrivato ad Alessandria con il PALADIN ed aveva avviata la riconversione in posamine (cioè semplicemente più la rimozione di alcuni supporti installati per portare la benzina avio sul ponte mine), dopo il suo lungo servizio come trasporto per carichi urgenti. Dopo una pulizia caldaie, il 19 dicembre la nave va a Haifa per esercitazioni di minamento fino al 22. Rientra ad Alessandria il 23, fa un mezzo carico di mine per Malta, ma ne riparte il 27 alle 17.30 ancora nella funzione di trasporto veloce, con personale di servizio, pezzi di ricambio necessari per la nuova base delle MTB in via di installazione a Bone e un poco di carichi militari per Malta. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Francesco De Domenico Posted May 3, 2020 Author Report Share Posted May 3, 2020 Il 12 dicembre il terzo convoglio con una coppia di navi MW 17 ("Quadrangle C") salpa da Port Said per Alessandria. E' composto dai piroscafi OCEAN VOYAGER (7.174 grt/aprile 1942, uno degli "Ocean" di costruzione americana precursori delle Liberty, gestito per il MoWT da Baron Line, H. Hogarth & Sons, Ardrossan) e FORT TADOUSSAC (7.129 tsl/18 aprile 1942, una North Sands, una cosidetta "Liberty canadese" della WSA in gestione alla Ellerman & Bucknall Steamships Lines Ltd. di Londra) con i cts DULVERTON, PINDOS e TETCOTT. Il giorno stesso alle 07.00 i ct PETARD e QUEEN OLGA lasciano Port Said per Malta, ma vengono dirottati su Tobruk, dove arrivano alle 23.00, e il giorno dopo su Bengasi, di fronte alla prospettiva di un importante convoglio dell'Asse per Tripoli. MW 17 arriva ad Alessandria il 13 alle 09.00 con i tre cts di scorta, ma la sua partenza per Malta viene rinviata a causa dell'incertezza sulla posizione degli incrociatori italiani e in attesa dell'arrivo degli altri ct da Malta. Partirà poi il 17 dicembre alle 17.00 insieme a due navi dirette a Bengasi con a bordo personale militare di fatica per quel porto, ANTWERP e PRINCESS KATHLEEN (partito da Port Said il giorno precedente insieme alla cisterna panamense YORBA LINDA con i cts DULVERTON e BEAUFORT). La scorta è ora composta dal ct PAKENHAM e dagli stessi due cts più TETCOTT e PINDOS. Il 20 dicembre alle 02.00 le due navi dirette a Bengasi si separano dal convoglio con la scorta dei cts EXMOOR e HURSLEY. Il convoglio raggiunge Malta il 21 dicembre alle 16.00, con ORION, PAKENHAM e i quattro cts già menzionati, senza aver subito alcun attacco aereo. Il 16 dicembre, visto il buon esito dei convogli da Est per Malta, si decide che l'isola sia rifornita solo con convogli da Est, scaricando nei porti del Mediterraneo occidentale le navi già caricate di rifornimenti per Malta e rimaste in attesa di un'occasione favorevole per arrivare a Malta con convogli da occidente. Il 19 dicembre il Director of Sea Transport di Londra chiede quando saranno rilasciate e fatte tornare in Gran Bretagna le 13 navi mercantili rimaste bloccate a Gibilterra dalla sospensione dei convogli da occidente dopo l'Operazione "Pedestal" a metà agosto. Tra queste LANARKSHIRE, CITY OF EDINBURGH, CITY OF PRETORIA e FERRANGER erano già state scaricate parzialmente e sarebbero state pronte a fine mese, mentre TILAPA, CORRALES ed EMPIRE KAMAN non avevano ancora iniziato lo scarico. Il 17 dicembre a Malta viene completato lo scarico veloce delle 10.450 tonnellate di rifornimenti portate dalle due navi di "Quadrangle A", senza alcuna interferenza aerea da parte dell'Asse.Lo stesso giorno ne salpa il convoglio Eastbound ME 12 con le navi vuote di "Portcullis" ALCOA PROSPECTOR, AGWIMONTE, SUFFOLK e GLENARTNEY, con la scorta dell'incrociatore ORION, dei ct QUEEN OLGA e PETARD e dei cts CROOME, HURSLEY, ALDENHAM, BELVOIR, HURWORTH, EXMOOR. Il giorno 18 un singolo Ju 88 attacca senza successo il cts BELVOIR. Il 19 ORION lascia il ME 12 per unirsi al MW 17 di cui abbiamo detto sopra. Questo meccanismo di continuo scambio tra le scorte dei convogli westbound ed eastbound consentiva di economizzare nell'uso delle navi militari. Il 20 dicembre alle 20.00 ME 12 arriva a Port Said con i suoi quattro cts, mentre QUEEN OLGA e PETARD vanno ad Alessandria. Il tragitto è stato disturbato solo da attacchi aerei di entità trascurabile.Sempre il 18 viene concluso lo scarico di 5.158 tonn. di carichi e di 8.400 tonn. di nafta pesante portate dalle due navi di "Quadrangle B". Le 11.484 tonn. portate da "Quadrangle C" verranno scaricate entro il 27 dicembre, sempre senza attacchi aerei dell'Asse. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Francesco De Domenico Posted May 3, 2020 Author Report Share Posted May 3, 2020 Chiedo scusa per il mio modo di lavorare, che è quello di aggiungere continuamente ulteriori dettagli al testo già postato. Conta il risultato finale. Il 28 dicembre alle 15.00 salpa da Alessandria il convoglio MW 18 ("Quadrangle D"), la quarta coppia di navi prevista. Sono la cisterna americana/panamense YORBA LINDA, che già conosciamo, partita da Port Said il 16 dicembre, e la Liberty americana nuova di zecca DANIEL H. LOWNSDALE (7.176 tsl/17 agosto 1942, gestita per la WSA dalla Luckenbach Steamship Co. Inc., N.Y.). La scorta è formata dai cts EXMOOR, HURSLEY, HURWORTH e ALDENHAM. Com'era evidente già dal convoglio precedente, ora non sono più ritenuti necessari i mercantili veloci che erano di rigore per "Stoneage" e "Portcullis". Anche le Liberty e le Ocean vanno bene. Lo stesso giorno salpa da Malta alle 22.50 il convoglio di ritorno ME 14 (il numero 13 porta sfortuna e quindi viene saltato) con le navi vuote di "Quadrangle" A e B, CLAN MACINDOE, OZARDA, AMERICAN PACKER ed ERINNA, scortate dall'incrociatore EURYALUS e dai cts DULVERTON, PINDOS, TETCOTT e BEAUFORT. Il 30 alle 16.50 un U-Boot, U 617, attacca con tre siluri il convoglio al largo di Tolmeita, ma lo manca. Il cts BEAUFORT viene distaccato per dargli la caccia, e viene coadiuvato dal dragamine di squadra SEAHAM e dal trawler antisom SOUTHERN MAID, usciti da Bengasi alle 05.00 del 31, poi anche dagli avisos francesi COMMANDANT DOMINE' e LA MOQUEUSE, ma senza esito. Il BEAUFORT si riunisce quindi al convoglio lo stesso giorno, arrivando con esso ad Alessandria il 1° gennaio 1943. Il 29 arriva a Malta il solitario WELSHMAN, che ne riparte il 31 alle 17.00 per andare a Bone con pezzi di ricambio per le flottiglie di MTB. Il posamine veloce, che in questa circostanza passa nottetempo a sole 6 miglia da Pantelleria, e le sue gemelle sono quasi le uniche navi in grado di affrontare in quel periodo la traversata del Canale di Sicilia senza troppe esitazioni. Il 30 dicembre i ct PAKENHAM e JAVELIN escono da Malta per andare incontro all'EURYALUS, che ha lasciato la scorta del ME 14 alle 18.00 del 30 per rientrare. Al loro arrivo a Malta, alle 13.00 del 31, la Force K è reintegrata nella sua interezza, in vista di possibili movimenti della flotta italiana.Nel frattempo, alle 24.00 il convoglio MW 18 era stato dirottato prudenzialmente su Bengasi, dato che la ricognizione aerea aveva osservato l'uscita di una corazzata italiana da Taranto. In realtà non era una sortita offensiva: era la GIULIO CESARE, che nella notte sul 30 era uscita da Taranto per andare a Pola con PREMUDA, LUBIANA e CASTELFIDARDO per esservi posta in disarmo...Il convoglio MW 18 riparte quindi da Bengasi per Malta alle 19.00 del 31 ed arriva il 2 gennaio 1943. L'ultimo convoglio di ritorno di questo ciclo è il ME 15, partito da Malta il 13 gennaio 1943 e giunto ad Alessandria il 18, con DANIEL H. LOWNSDALE, ERINNA, FORT TADOUSSAC, OCEAN VOYAGER e YORBA LINDA, con una scorta fortissima: ORION, i ct PALADIN, PAKENHAM, JAVELIN e NUBIAN e sette cts classe Hunt. Il sommergibile italiano NARVALO va all'attacco il 14 gennaio, ma viene danneggiato da un aereo Beaufort e poi finito dal ct PAKENHAM e dal cts HURSLEY. Mentre l'ultimo convoglio westbound del periodo è MW 19, da Alessandria a Malta dal 7 all'11 gennaio, cinque mercantili, la motocisterna olandese ERINNA che già conosciamo, e poi la motonave GREYSTOKE CASTLE (5.853 tsl/marzo 1928 della Lancashire Shipping Co. Ltd. di Liverpool), le due Liberty americane nuove O.HENRY (7.181 tsl/12 sett. 1942 della Moore-McCormack Lines Inc., N.Y.) e PIERRE S.DUPONT (7.176 tsl/1 sett. 1942 della Grace Line Inc., N.Y.) e la motonave olandese TOSARI (7.029 tsl/giugno 1919 del NV Rotterdamsche Lloyd), e una forte scorta, EURYALUS , i ct JERVIS, KELVIN E QUEEN OLGA e otto cts classe Hunt. Non dimentichiamoci del nostro fedele WELSHMAN: arrivato a Bone il 1° gennaio 1943 alle 10.00, viene scaricato in un battibaleno a mezzo di una gru galleggiante poco dopo un attacco aereo tedesco che colpisce l'incrociatore AJAX, e salpa alle 16.00 per Algeri . Qui viene ancora una volta suo malgrado caricato con rifornimenti per Malta, 175 tonn. di patate da semina. Dopo un tragitto a 30 nodi con mare grosso, arriva nell'isola il 4 gennaio. Riprenderà la sua funzione naturale di posamine, per la prima volta dal febbraio 1942, solo il 7 gennaio 1943, quando posa un campo minato di 80 ordigni nel Canale Skerki, rientrando a Malta a 29 nodi la mattina dell'8 alle 08.13. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Francesco Mattesini Posted May 3, 2020 Report Share Posted May 3, 2020 Da Francesco Dalle 17.55 alle 18.25 del 7 ripetuti attacchi di aerosiluranti senza successo, ma il cts DULVERTON ha un morto e quattro feriti dal "fuoco amico" del convoglio. Due aerei sono abbattuti dal PETARD e dagli Spitfire di Malta.L'8 dicembre alle ore 09.40-10.20 i caccia di Malta abbattono due ricognitori sopra il convoglio; alle 13.30 cinque aerei Ju 88 tedeschi attaccano senza successo; uno viene abbattuto dalla contraerea. Alle 18.00 i caccia di Malta abbattono un altro ricognitore._________________________ Attività della 2a LuftflotteBollettino n. 375 dell'OBS dell'8 Dicembre 1943. Attività II Fliegerkorps: Il 7 dicembre 1942, due Ju.88, con decollo alle 14.17 e rientro alle 18.43 , avvistano, in lat.34°47'N, long. 15°15'E, e tengono il contatto con un convoglio nemico. Sulle loro segnalazioni, alle 13.26, decollano dalla Sicilia per attaccare il convoglio a nord-est di Malta 10 Ju.88 e 10 He.111 [aerosiluranti], ma di essi sedici non rintracciano l'obiettivo a causa dell'oscurità, e dei quattro che attaccarono, uno andò perduto. [secondo Shores e compagni si tratta di un aerosilurante Ju.88 della 8a Squadriglia del III./KG.26] Bollettino n. 376 dell'OBS del 9 dicembre 1943. Attività II Fliegerkorps: l'8 dicembre tra le 05.45 e le 1012, tre Ju.88 mandati in ricognizione sul convoglio presso Malta: Un velivolo incendiato in atterraggio forzato. Un altro perduto. [Sempre secondo Shores andarono perduti nel Canale di Sicilia soltanto 4 velivoli da trasporto Ju.52 sulla rotta Trapani – Tripoli]. Ho già avuto modi di dire che la collana di Schores e compagni, History of the Mediterranean Air War 1940-1945, è importante perché porta moltissimi dati, ma ci sono tanti errori e lacune. Francesco Mattesini Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Recommended Posts
Join the conversation
You can post now and register later. If you have an account, sign in now to post with your account.