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Tentativo di riconoscimento di relitto ignoto


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Riflettendo a lungo sulla foto postata da Giuseppe in http://www.aidmen.it/topic/1240-navi-da-identificare/?p=8312 sarei arrivato ad una conclusione che, mi rendo conto, potrebbe apparire inverosimile, ma che comunque sottopongo alla vostra attenzione considerandola sufficientemente attendibile.

 

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Esaminando l'immagine allegata è evidente che si tratta del relitto di una grossa nave dotata di quattro alberi porta-elica, di cui quello esterno di sinistra mancante e, altrettanto, lo stesso è ugualmente presumibile per gli altri tre non visibili. Non ritengo che tali alberi siano stati tagliati in loco; è ipotizzabile che la nave, a causa degli eventi bellici, non fosse stata portata a completamento e che non fosse ancora stato installato l'apparato propulsivo.

Lo scafo doveva trovarsi a mare da tempo relativamente breve, vista l'assenza totale di fouling; considerando inoltre le ottime condizioni del fasciame, totalmente privo di ruggine, lo stesso pare di recente costruzione.

L'intervento di Alfa Bravo, che ha individuato nel piroscafo in corso di lavori a proravia del relitto, il RMS MAJESTIC mi trova d'accordo ma qualche cosa ancora non quadra. I fumaioli portano in effetti i colori della White Star, ma la livrea generale della nave, in particolare la plancia di colore scuro, non è quella pertinente alla nave inglese, ma è ancora quella dell'Hapag-Rederei, armatore della nave sotto bandiera tedesca, l'originario piroscafo BISMARCK.

 

post-366-0-94914200-1548002783_thumb.jpg                                     post-366-0-97108600-1548002937_thumb.jpg

 

Le vicende della cessione della BISMARK al Regno Unito, in ottemperanza ai termini imposti dal Trattato di Versailles sono note, ma riassumo brevemente solamente quegli aspetti che più interessano al nostro scopo.

In occasione del disastroso incendio, probabilmente doloso, del 5 ottobre 1920, il terzo piroscafo della classe Imperator, il BISMARK, si trovava incompleto sugli scali del cantiere costruttore Blohm & Voss di Amburgo. La nuova proprietaria White Star incaricò pertanto i tecnici di Harland and Wolff di seguire i lavori di ripristino e completamento della nave. Nel marzo 1922 una parte dell'equipaggio al comando del commodoro Bertram Hayes si recò ad Amburgo per assumerne il comando al momento della consegna.

Il 28 marzo 1922, il capitano Hans Ruser della Amerika Line iniziò le prove in mare. La nave portava i colori della Hamburg-Amerika Line con il nome BISMARK dipinto a grandi lettere a prora e poppa.

Dopo un' ulteriore settimana di lavori il piroscafo venne accettato dai rappresentanti britannici. All'inizio di aprile arrivò ad Amburgo il completamento dell'equipaggio britannico e contemporaneamente sbarcò l'equipaggio tedesco. Gli inglesi coprirono con la vernice le lettere "BISMARCK Hamburg" sostituendole con il nuovo nome e porto di registro "MAJESTIC Liverpool". Fumaioli e scafo vennero ridipinti con la livrea della White Star ed il piroscafo partì da Amburgo il 9 aprile 1922 e arrivando a Southampton il giorno seguente.

Ciò dimostrerebbe che la foto venne scattata durante il corso dei lavori, in Amburgo, tra la fine di marzo e i primi di aprile 1922. Questo, inoltre, non è l'unico elemento a comprova.

In un'immagine d'epoca del Bundesarchiv del porto di Amburgo è riconoscibile un particolare della collina sullo sfondo, circolettato in entrambe gli ingrandimenti delle due foto allegate nella pagina seguente.

Il fumaiolo del rimorchiatore impegnato sulla dritta dello scafo, nella foto postata da Giuseppe Garufi, porta gli stessi colori della Bugsier, Reederei-und Bergungs, la prestigiosa società di rimorchi e salvataggi di Amburgo.

 

post-366-0-52463900-1548003282_thumb.jpg                                         post-366-0-77107200-1548003339_thumb.jpg    

 

livrea rimorchiatori Bugsier, Reederei-und Bergungs A.G. – Hamburg. ROLAND e HERMES

Ciò premesso di quale unità potrebbe trattarsi ? Non risultando, a fine conflitto, in Amburgo,l'esistenza di grandi navi mercantili non ancora portate a termine, l'unica via percorribile è quella della Kaiserlichemarine.

Tra le grandi navi incompiute fanno spicco gli incrociatori da battaglia classe MACKENSEN costituita oltre che dall'eponimo di classe, da GRAF SPEE, FŰRST BISMARCK e PRINZ EITEL FRIEDRICH.

 

                                                                                                                                                                               segue

 

                                                                       

 

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Porto di Amburgo - vista cantieri Blohm & Voss e altura retrostante

 

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ingrandimento particolare foto Bundesarchiv e sfondo relitto

 

Le quattro navi da 35300 t. p.c. delle dimensioni di 223 x 30,4 x 9,8 m, della potenza effettiva di 88.769 hp su quattro eliche, furono ordinate ed impostate, ma solamente due, la MACKENSEN e la GRAF SPEE vennero varate per proseguire l'allestimento. Nessuna venne però completata, dato che gli sforzi di produzione bellica erano stati orientati verso la costruzione di sommergibili. Tutte e quattro le navi vennero demolite in Germania tra il 1921 ed il 1924. Il destino finale delle sopraelencate unità fu il seguente:

 

MACKENSEN: cost. Blohm & Voss, venduto nel 1922 per demolizione e rottamato a Kiel-Nordmole.

 

GRAF SPEE: cost. Schichau, venduto ottobre 1921 per demolizione e rottamato a Kiel-Nordmole.

FŰRST BISMARCK: cost. n°25 di Kaiserliche Werft, mai varato, demolito sullo scalo di Wilhelmhaven a 26 mesi previsti per il completamento nel 1922.

PRINZ EITEL FRIEDRICH: cost. N°241 di Blohm & Voss, a 21 mesi previsti per il completamento venne varato per consentire un'altra costruzione liberando lo scalo del cantiere il 13 marzo 1920. Demolito dalla Kubatz Werften in Amburgo tra il 1920 e il 1922 (Gary Staff op. cit. pag. 322)

post-366-0-50504000-1548007283_thumb.jpg     post-366-0-31892600-1548006321_thumb.jpg

 

Salvo qualche lieve discordanza temporale [demolito tra il 1920 e il 1922] non infrequente nella storiografia navale riferentesi anche ad eventi più recenti, ritengo che il il relitto più papabile possa essere effettivamente quello del PRINZ EITEL FRIEDRICH del quale, se ho visto giusto, nei primi mesi del 1922, la demolizione era appena iniziata.

 

Bibliografia:

 

Gröner, Erich, German Warships: 1815–1945. Annapolis, Naval Institute Press. (1990)

Robert Gardiner e Randal Gray (a cura di), Conway's All the World's Fighting Ships: 1906–1921, Annapolis, Naval Institute Press, (1985)

Staff Gary, German Battlecruisers of World War One, Seaforth publishing 2014

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Grazie, Danilo! Guarda cosa ho trovato! Potrebbe essere una foto che si collega a questo topic. Lanave in alto a dx potrebbe essere il BISMARK/MAJESTIC.

Ti dirò che avevo fin da subito escluso il relitto come nave militare osservando la poppa che mi è parsa "a crinolina" (si dice così? :huh: ): simile, tanto per intendersi, a quella del REX.

Edited by Alfabravo 59
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Nella fotografia inviata da Alfabravo le due navi in costruzione sono con certezza Ersat Freya vicino al molo e Wurttemberg quella affiancata.

Ersat Freya doveva avere il nome definitivo Prinz Eitel Friedrich, ma non gli fu mai dato ufficialmente. 

L'identificazione è sicura perché le stesse navi nella stessa posizione sono inquadrate in una foto a pag. 153 del libro "The Kaiser Battlefleet".

La fotografia è presa nel porto di Amburgo nell'autunno del 1921.

Nella stessa foto, con inquadratura un po' più larga si vede la nave passeggeri in alto del'inquadratura.

Io la identificherei come Cap Polonio perché è l'unica nave tedesca con i 3 fumaioli abbastanza ravvicinati esistente in quel periodo 

Altre navi tedesche con 3 fumaioli erano Tirpitz, Imperator e Bismark, ma i fumaioli erano molto più distanziati.  

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Per l'altra foto non sono d'accordo con l'interpretazione di Danilo Pellegrini.

La grande nave passeggeri è ancora il Cap Polonio e i fumaioli sono bianchi con la parte superiore rossa, i colori della HSDG la linea per il Sud America.

Io ho il modello del gemello Cap Trafalgar in versione civile che ha la plancia bianca, ma nelle fotografie su Wikipedia il Cap Polonio ha la plancia scura.

Il Cap Polonio era stato assegnato agli inglesi, ma nel 1921 era già stato riacquistato dai tedeschi ed era in lavori per rimetterlo in servizio.

Non ho idea di quale possa essere la nave affondata, ma escludo che fosse una delle corazzate tedesche in costruzione, perché tutte furono demolite in condizioni di galleggiamento.

A me sembra una nave passeggeri e direi che ha solo 2 non 4 assi elica.

Infatti l'unica linea d'asse visibile è abbastanza vicina alla poppa.

Poi sulla fiancata all'estrema poppa sembra di vedere degli oblò, improbabili in una nave da guerra.

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Concordo con Giancarlo Castiglioni circa l'identificazione del CAP POLONIO, confortato anche da altre foto reperite nelle quali si nota la diversità delle finestrature del castello di quest'ultimo rispetto a quelle del BISMARK, praticamente le stesse della foto in discussione. La disposizione più ravvicinata dei fumaioli non era peraltro facilmente intuibile da quell'angolo di prospettiva.

In quanto al relitto effettivamente, in uno scafo a 4 eliche, l'astuccio dell'asse esterno dovrebbe essere collocato più a proravia di quanto appare nella nostra immagine.

Quello che comunque è certo, vista la presenza del CAP POLONIO, è che la foto è stata scattata ad Amburgo nello specchio acqueo antistante il cantiere Blohm & Voss dopo il 1921, probabilmente tra il 1921 e il 1922. Non dovrebbe essere poi così difficile risalire ad un così eclatante sinistro marittimo occorso a un piroscafo passeggeri o a naviglio radiato, nel dopo guerra, in acque portuali ben localizzate. Questo era in sostanza lo scopo del mio intervento e nello stesso tempo un invito alla ricerca.

Osservo inoltre dal piano generale precedentemente allegato, chr la serie di oblò di murata del Prinz Eitel Friedrich (Ersatz Freya) proseguiva fino in prossimità dell'estrema poppa e come, anche nel caso di demolizioni navali effettuate in galleggiamento, si rilevano non pochi casi di affondamento dovuti alla mala gestio degli operatori.

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Nella fotografia su "The Kaiser Battlefleet" i fumaioli ravvicinati del Cap Polonio erano abbastanza evidenti, questo mi ha facilitato.

Giusto che a questo punto l'identificazione della nave affondata non dovrebbe essere così difficile, ma non ho idee in proposito.

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La nave rovesciata è il piroscafo passeggeri brasiliano AVARE' ex tedesco SIERRA SALVADA rovesciatosi il 16 giugno 1922 ad Amburgo. La nave fu recuperata e divenne PEER GYNT, quindi nel 1925 divenne l'italiana NEPTUNIA e ritornò tedesca nel 1927 come OCEANA. 

Fu una delle prime navi passeggeri italiane destinate al servizio di crociera e non a quello di linea. Qui sotto la scheda della nave.

 

NEPTUNIA

Steel passenger steamer

Two funnels, two masts

Bremer Vulkan, Vegesack, yard n.560

Tonnages: 8535 gross, 4883 net

Dimensions: 139.59 x 17.07 x 10.52

Machinery: 2 triple-expansion 4 cyl, NHP 695, IHP 4200, by builder, twin screws, 14.5 knots

Passengers: I 296

1912, 5 December, launched as SIERRA SALVADA for Norddeutscher Lloyd, Bremen. 1912, 24 February, delivered to owner. 1912, 1 March, sailed from Bremerhaven to Rio de Janeiro, Santos, Montevideo, Buenos Aires. 1914, August, interned in Rio de Janeiro. 1917, 1 June, seized by Brazil Governement, renamed AVARÉ, allocated to Lloyd Brasileiro, Rio de Janeiro. 1922, 16 June, capsized and sunk while undocking at Vulcan-Werft in Hamburg with 39 casualties. 1922, 7 September, refloated by Bugsier Reederei & Bergungs AG and put on sale. 1922, purchased by Reederei Viktor Schuppe, Stettin, renamed PEER GYNT, to be repaired and transformed into a single class cruise ship, one dummy funnel added. 1924, 15 August, first cruise from Stettin to Scandinavia. 1925, 9 December, purchased by SITMAR (Società Italiana di Servizi Marittimi), Rome, renamed NEPTUNIA. 1925, 11 December, registered in Genoa. 1926, 21 January, first Mediterranean cruise, Genoa, Montecarlo, Barcelona, Malaga, Algiers, Alexandria, Naples, Genoa. 1926, 17 February, second Mediterranean cruise, Genoa, Naples, Piraeus, Constantinople, Haifa, Jaffa, Alexandria, Naples, Genoa. 1926, 18 March, third Mediterranean cruise, Genoa, Genoa, Montecarlo, Barcelona, Malaga, Algiers, Alexandria, Malta, Naples, Genoa. 1926, 12 April, fourth Mediterranean cruise, Genoa, Naples, Palermo, Tunis, Tripoli, Malta, Syracuse, Naples, Genoa. 1926, 1 June, first Atlantic cruise Genoa, Barcelona, Algiers, Tanger, Cadiz, Lisbon, Immingham, Hamburg. 1926, 19 June, first Cape North and Spitsbergen Islands cruise, Hamburg, Gudvangen, Molden, Narvik, Tromsö, Lyngseidet, Hammerfest, North Cape, Advent Bay, Green Harbour, King’s Bay, Cross Bay, Magdalene Bay, Trondhiem, Merok. Loek, Bergen, Hamburg. 1927, 17 January, first winter cruises in Mediterranean, Genoa, Monaco, Barcelona, Palma, Algers, Tunis, Tripoli, Alexandria, Haifa, Rodhos, Costantinople, Piraeus, Syracuse, Naples, Genoa. 1927, 23 May, last Mediterranean cruise, Venice, Abbazia, Kotor, Corfù, Piraeus, Syracuse, Naples, Genoa. 1927, 2 September, sold to HAPAG (Hamburg Amerikanische Packetfahrt Actien Gesellschaft), Hamburg, renamed OCEANA. 1928, 17 January, first Mediterranean cruise from Hamburg. 1934, July, transferred to Deutsche Arbeitsfront for “Kraft durch Freude” cruise voyages in North Sea and Mediterranean. 1938, returned to HAPAG, Hamburg. 1939, used as accommodation ship for the German Navy personnel in Gdynia and Stettin. 1945, 22 June, seized by British forces in Hamburg, allocated to the Ministry of War Transport (Lamport & Holt, managers), London, renamed EMPIRE TARNE. 1945, 13 October, damaged by mine explosion near Helgoland on voyage from Methil to Hamburg with interned Germans. Towed to Hamburg and repaired. 1946, 2 February, delivered to Soviet Union Navy while in Methil, Scotland, renamed SIBIR. 1948, allocated to Sovtorgflot, Vladivostock. 1958, laid up. 1963, broken up in Vladivostock.

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