Francesco Mattesini Posted January 3, 2019 Report Share Posted January 3, 2019 ll ritardo di cinque giorni della dichiarazione di guerra italiana, che doveva avvenire il 5 giugno 1940, si verificò perché i tedeschi avevano comunicato a Roma che proprio quel giorno 5 avrebbero iniziato la loro offensiva definitiva contro la Francia. E poiché la Luftwaffe avrebbe attaccato a massa gli aeroporti nemici anche nella zona delle Alpi, Berlino chiese a Roma di ritardare la sua entrata in guerra, per non creare interferenze da parte della Regia Aeronautica, i cui velivoli avrebbero attaccato gli stessi obiettivi. Il che fu accordato. Io non credo. come é stato affermato da alcuni storici, che i tedeschi ci avessero chiesto di ritardare l'attacco per non spartire con l'Italia il loro successo. Semmai l'episodio stava a dimostrare che era mancato nei giorni precedenti all'attacco tedesco ogni contatto tra i Comandi della Luftwaffe e della Regia Aeronautica per far conoscere i reciproci piani d'impiego e l'assegnazione in comune degli aerroporti e di altri obiettivi militari da attaccare. Reciproca mancanza di fiducia ? Cosa ne pensate! Francesco Mattesini Conterosso and sandokan 2 Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Giancarlo Castiglioni Posted January 3, 2019 Report Share Posted January 3, 2019 Perfettamente d'accordo.La richiesta di ritardare di qualche giorno è spiegata chiaramente nei diari di Ciano (1 giugno '40).Dice anche che il giorno dopo i tedeschi ci dissero che il rinvio non era più necessario e noi rispondemmo che ormai si era deciso il rinvio e non si poteva tornare indietro. Tra militari italiani e tedeschi mancò non solo la fiducia o qualsiasi collaborazione, ma anche quasi ogni contatto.I tedeschi non ci dicevano cosa intendevano fare e gli italiani non lo chiedevano.Le forze armate italiane, in testa Badoglio, non volevano la guerra e la loro reazione alla guerra che si avvicinava è stata di sperare di evitarla senza preparare piani.Come mettere la testa sotto la sabbia. sandokan 1 Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Francesco Mattesini Posted January 4, 2019 Author Report Share Posted January 4, 2019 Sono perfettamenmte in sintonia con l'esposizione di Castiglioni. Quello che é stato deleterio in guerra, cosa che invece non é avvenuta tra britannici e statunitensi che collaboravano attivamente ai piani comuni, é stata la mancanza di fiducia tra i Comandi italiani e tedeschi. Occorre però dire che al momento del bisogno la Germania e corsa in aiuto dell'Italia con mezzi ingentissimi (nel 1943 un terzo di tutta la Luftwaffe era in Italia), ma come disse Badoglio nel 1940 noi volevamo la cessione di armi e ogni altro tipo di sostegno indistriale ed economico, ma i tedeschi avrebbero dovuto restare a casa loro. Con Cavallero si ebbe invece una apprezzabile collabortazione, ma alla guerra, per le loro tante difficolta industriali e d'armamento e anch'e di idee, le Forze Armate italiane poterono fornire un aiuto molto inferiore a quello che era nelle loro possibiliotà. A un certo punto, anche per le perdite che subivamo e che non permettevano di tenere i reparti con un organico accettabile, comimnciammo a cercare di risparmiare i nostri sforzi militarii, tanto ci erano altri che combattevano in prima linea. Non deve quindi meravigliare se poi, dopo la caduta di Mussolini, ormai doverosa, e del Fascismo, siamo arrivati, con gli arrabbiatissimi tedeschi, all'8 Settrembre in uno sfacelo militare totale. In ventiquatt'ore, anche per la fuga del Re perdemmo, si fa per dire , anche la camicia, e la resistenza ai tedeschi, nonostante qualche atto di valore di singoli personaggi, come il conte Fecia di Cossato (romano), fu praticamente inesistente. Francesco Mattesini sandokan 1 Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Giancarlo Castiglioni Posted January 8, 2019 Report Share Posted January 8, 2019 Aggiungo che tra italiani e tedeschi mancò anche qualsiasi collaborazione politica, oltre che militare.Tutte le decisioni importanti, venivano comunicate da Hitler a Mussolini la notte prima dell'attacco e Mussolini ricambiò nell'attacco alla Grecia.Non si sa esattamente cosa si siano detti nei loro incontri, ma è quasi certo che non ci fu mai una programmazione strategica o un realistico esame della situazione.Hitler parlava sempre sembra con il solo scopo di convincere Mussolini che andava tutto bene, anche se sicuramente non era quello che realmente pensava.Invece Roosevelt e Churchill si sono sempre coordinati tra loro fin da prima che gli USA entrassero in guerra. sandokan 1 Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
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