Danilo Pellegrini Posted December 1, 2017 Report Share Posted December 1, 2017 Ieri sera ho partecipato, insieme agli amici della locale sezione dell'A.N.M.I., alla Santa Messa in suffragio dei Soci deceduti e dei Caduti in mare; ammetto che per parte della funzione il mio pensiero è andato a quei 44 marinai in fondo al mare. Caro Giuseppe, apprezzo molto il tuoi sentimenti di vicinanza ai Caduti del SAN JUAN.Lucida e verosimile l'analisi del disastro ipotizzata da Rudy Guastadisegni.Danilo Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Giancarlo Castiglioni Posted December 1, 2017 Report Share Posted December 1, 2017 L’analisi dell’Ammiraglio Guastadisegni coincide con quanto pensavo e conclude paradossalmente che non si è verificato nessun guasto.Ne consegue che un sommergibile di questo tipo non è idoneo a navigare per lungo tempo in un mare in tempesta, cosa che hanno dimostrato di essere in grado di fare i sommergibili tedeschi durante la IIGM.Non dico che i sommergibili di allora fossero migliori, solo che i sommergibili di oggi hanno dei limiti e che chi li usa deve esserne ben consapevole.La tragedia nasce da una serie di errori: il Comando ha ordinato un viaggio senza considerare le condizioni meteorologiche, il comandante ha voluto continuare quando avrebbe fatto meglio a cambiare rotta, tutti hanno sottovalutato il rischio.Col senno di poi è facile criticare, ci sono stati errori gravi, con conseguenze tragiche, ma, non dico scusabili, comprensibili.Non ha scuse invece il comportamento della Marina argentina, che solo oggi ha ammesso che non ci sono più possibilità di trovare superstiti, nei confronti dei parenti delle vittime..Copio da “La stampa” la dichiarazione dell’avvocato Luis Tagliapietra, padre di un tenente di corvetta che si trovava nel sottomarino:la Marina ha trattato le famiglie «in modo crudele e perverso», perché hanno «mentito in ogni modo possibile, con occultamento di fatti, eufemismi o bugie pure e semplici».Al giorno d’oggi chiunque può avere in tasca un telefono cellulare, quindi il sommergibile non poteva essere in superficie impossibilitato a comunicare; data la profondità dell’oceano era altrettanto impossibile che ci fossero superstiti se era sul fondo.Dal 23 novembre, quando la Marina ha ricevuto comunicazione del rilevamento dell’implosione, la morte di tutto l’equipaggio era una certezza assoluta.Invece la marina ha continuato a parlare di tentativi di comunicazione falliti, di riserve di aria e di cibo che bastavano ancora, alimentando speranze senza alcun fondamento.Adesso le ricerche del sottomarino continuano e con i mezzi a disposizione oggi sarà sicuramente ritrovato e fotografato esternamente.Mi auguro che sia lasciato così, che i morti siano lasciati in pace e che non si voglia montare una costosissima e inutile operazione di recupero con la retorica del restituire i corpi alle famiglie. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
CARABINIERE Posted December 6, 2017 Report Share Posted December 6, 2017 Corretto apprezzamento della situazione, ma credo che il msg fattoci pervenire da Pierangelo Manuele sia la descrizione più verosimile e completa dell' accaduto. Danilo Pellegrini 1 Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Francesco De Domenico Posted December 6, 2017 Report Share Posted December 6, 2017 Concordo con te. L'agenzia internazionale per la applicazione del trattato contro i test nucleari ha impiegato sei/otto giorni per individuare con precisione ora e luogo dell'esplosione elaborando la massa di dati accumulati dalla sua rete globale di sensori subacquei, il più vicino dei quali si trova sull'isola britannica di Ascension, ma il rapporto compilato con l'aiuto dei consulenti americani che avevano lavorato su SCORPION e THRESHER è completo ed esauriente: implosione violentissima e istantanea a 1275 piedi di profondità, se non ho letto male. Danilo Pellegrini 1 Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Giancarlo Castiglioni Posted December 6, 2017 Report Share Posted December 6, 2017 Sintetizzo per chi avesse problemi con l’inglese la lettera del presidente dell'associazione sommergibilisti americani inoltrata oggi sulla lista da Pierangelo Manuele e che aggiunge qualche interessante informazione:- l’implosione è avvenuta alla profondità di circa 380 m (i 1.200 m indicati da Guastadisegni mi sembravano eccessivi);- la violenza dell’implosione e stata tale da causare la morte istantanea dell’equipaggio, non hanno nemmeno avuto il tempo di rilevare il cedimento;- il relitto è affondato verticalmente ad una velocità di 10-13 nodi e l’urto sul fondo non è stato tale da essere rilevato acusticamente;- nel caso dello Scorpion il 22 maggio 1968 si verificò una esplosione per emissione di idrogeno dalle batterie che rese inabile o uccise l’equipaggio; in seguito il sommergibile affondò lentamente e dopo 22’ implose a circa 450 m di profondità.Si ipotizza quindi che per il San Juan si sia verificata la stessa sequenza di avvenimenti dello Scorpion.Ci sono però delle differenze: per lo Scorpion la prima esplosione era stata violentissima, tanto da essere rilevata acusticamente; per il San Juan pare non sia stata rilevata.Nel San Juan si era già verificata un primo ingresso di acqua che aveva inutilizzato il primo gruppo di batterie senza causare esplosioni disastrose, quindi credo probabile che la stessa sequenza si sia verificata per il secondo gruppo di batterie, che il sommergibile sia rimasto senza energia e impossibilitato a riemergere.Comunque che l’equipaggio sia morto per ’esplosione causata dalle batterie o per l’implosione causata dalla profondità non cambia molto.Come ho già scritto in precedenza la conclusione paradossale è che non si è verificato nessun guasto e che la causa del disastro sono le pessime condizioni del mare mantenute per molto tempo.La tragedia nasce da una serie di errori:- il Comando ha ordinato un viaggio senza considerare le condizioni meteorologiche;- il Comandante ha voluto continuare quando lo stato del mare avrebbe consigliato di cambiare rotta;- dopo la perdita del primo gruppo di batterie il Comandante da deciso di navigare a quota snorkel invece che in emersione.Tutti hanno sottovalutato il rischio.Come spesso succede in caso di incidenti dopo è facile criticare. Danilo Pellegrini 1 Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Giancarlo Castiglioni Posted December 13, 2017 Report Share Posted December 13, 2017 La Marina Argentina rilascia a spizzico qualche informazione in più.Da La Stampa:"Nella sua ultima comunicazione alla base navale a terra, il comandante del San Juan aveva espresso l’intenzione di immergersi a 40 metri di profondità per poter accedere nel compartimento della batteria interessato dalle infiltrazioni d’acqua, valutare il danno e quindi riportare al comando le informazioni necessarie. " Evidentemente non era possibile fare questa operazione in superficie per il forte beccheggio e rollio dovuto al mare mosso, a 40 m il movimento del mare è quasi inavvertibile. Riprendere la navigazione a quota snorkel mi sembrava pericoloso, molto più logico decidere di accertare esattamente quali fossero i danni, eventualmente fare qualche riparazione, prima di rientrare.Il Capitano immergendosi ha preso una decisione difficile, rimanere in superficie poteva essere anche più pericoloso. sandokan 1 Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Admeto Verde Posted December 18, 2017 Report Share Posted December 18, 2017 Ne consegue che un sommergibile di questo tipo non è idoneo a navigare per lungo tempo in un mare in tempesta, cosa che hanno dimostrato di essere in grado di fare i sommergibili tedeschi durante la IIGM.Non dico che i sommergibili di allora fossero migliori, solo che i sommergibili di oggi hanno dei limiti e che chi li usa deve esserne ben consapevole. Forse dovremmo tener presente che i sommergibili di allora erano navi che potevano anche navigare in immersione, pur con tutti i limiti.I sommergibili convenzionali di oggi vogliono essere dei sottomarini, abili cioè a navigare in immersione e meno idonei a navigare in superficie, senza però avere le necessarie caratteristiche di autonomia, di potenza e di dimensioni, proprie dei sottomarini nucleari.Credo che sia vero, simili battelli sono inutili e pericolosi per le marine minori. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Naumachos Posted December 27, 2017 Report Share Posted December 27, 2017 Quel battello ha lo sgancio d'emergenza della zavorra, se non lo hanno azionato potrebbe essere segno che l'equipaggio non era in condizione di reagire alla discesa incontrollata per motivi che non sapremo mai. sandokan 1 Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Danilo Pellegrini Posted February 2, 2018 Report Share Posted February 2, 2018 Una dettagliata analisi sulle possibili concause dell'affondamentohttp://www.difesaonline.it/evidenza/approfondimenti/il-mistero-dellara-san-juan sandokan and Luiz 2 Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
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