Francesco De Domenico Posted September 23, 2015 Report Share Posted September 23, 2015 Caro Loligo, caro Nereo, la caccia all'errore è aperta. Da "Shipping Today and Yesterday", ottobre 2015. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Loligo Posted September 25, 2015 Report Share Posted September 25, 2015 Obbedendo ad ordini ricevuti, apro la caccia all'errore dopo un'affrettata lettura dell'articolo: più volte citato un pfo. PRABOVA che non esiste, il nome corretto è PRAHOVA. Si parla di un p.fo PEARL STONE ( ma correttamente secondo la tradizione Vlasov, va scritto PEARLSTONE tutto attaccato) che passa al registro italiano come CASTELNUOVO nel 1938 e del susseguente acquisto del p.fo CASTELBIANCO. Ora questo CASTELBIANCO è il PEARLSTONE e del nome CASTELNUOVO non c'è traccia in nessun registro: E' vero che ci sarà un CASTEL NUOVO nel dopoguerra, ma prima della guerra il nome CASTELNUOVO era forse solo nelle intenzioni ed è stato invece adottato il nome CASTELBIANCO per fare "pendant" col CASTELVERDE. Un'ultima nota : nelle pagine postate non c'è traccia di bibliografia, mi domando se in quelle non postate compaia la citazione dell'eccellente studio " The V ships" del nostro consocio Maurizio Eliseo pubblicato già diversi anni fa Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Francesco De Domenico Posted September 25, 2015 Author Report Share Posted September 25, 2015 Tutte le pagine sono state postate, ma su quel tipo di articoli è difficile trovare bibliografia (lo fanno anche per evitare i rimbrotti di Luiz..) Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Loligo Posted September 27, 2015 Report Share Posted September 27, 2015 proseguendo nella "caccia all'errore" secondo gli ordini ricevuti, segnalo che l'autore si è "dimenticato" di riportare quanto già noto dalla letteratura, dai registri e dalle foto (un tanto per tranquillizare sia la corrente di pensiero che si basa sulla carta scritta, sia la corrente di pensiero che considera fonte primaria il nome scritto sulla nave) e cioè che le due victory in origine battezzate CASTELBIANCO e CASTELVERDE (nota bene tutto attaccato), dopo la trasformazione in navi passeggeri divennero CASTEL BIANCO e CASTEL VERDE (nota bene staccato) in conformità con i nomi delle altre navi passeggeri della compagnia Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Francesco De Domenico Posted September 27, 2015 Author Report Share Posted September 27, 2015 Se non sbaglio sono state le due uniche Victory con (tardiva) bandiera italiana. Nella grande svendita di mercantili costruiti durante la guerra dalla US Maritime Commission conseguente al Merchant Ship Sales Act del maggio 1946, nessuna Victory venne richiesta e assegnata all'Italia, contro 100 Liberty, 25 T2 e se non sbaglio otto N3 (c.d. Baby Liberty). Forse per i nostri armatori il prezzo venne giudicato eccessivo.. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Francesco De Domenico Posted September 27, 2015 Author Report Share Posted September 27, 2015 Error Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
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