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Peschereccio sconosciuto affondato


Francesco Mattesini
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A proposito di attacchi contro i neutrali. il sommergibile IRIDE venne prestato dalla Regia Marina alla marina nazionalista spagnola con la sigla L.3 e il nome GONZALEZ LOPEZ. Parte da Cagliari il 23 settembre 1937 e  va a Sòller, sua base in Spagna, operando sotto il comando del ten.vasc. Borghese fino al 1° novembre successivo e poi di nuovo dall'8 gennaio 1938. Durante la sua seconda missione sotto bandiera spagnola e sempre sotto il comando del Borghese, nel golfo di Valencia il 19 gennaio 1938 al largo di Sagunto il battello  lancia due siluri contro il piroscafo irlandese  (dell'Eire) CLONLARA della Limerick Steamship Co. Ltd. (gest.  S.J.K. Roycroft), 1.203 tsl/aprile 1926, che però riesce ad evitare i siluri. La missione sotto colori spagnoli, dopo un altro fallito attacco il 22 gennaio sempre con due siluri contro il piroscafo britannico LAKE GENEVA di J.& C. Harrison, 2.868 tsl/genn. 1905,  termina il 23 gennaio 1938, senza aver colto alcun successo, ma suscitando forti proteste da parte britannica. Su decisone politica, IRIDE torna quindi in Italia ad inizio di febbraio del 1938.

 

Fonte: "Les Sous-Marins Italiens (2e Partie)" di René Alloin,  "Navires & Histoire Hors Série " n. 41, novembre 2020.

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Sull'IRIDE ho scritto nel mio libro:

Fra il 19 e il 22 gennaio [1938], ben quattro attacchi dell’Iride davanti a Valencia e Sagunto, due dei quali seguiti regolarmente dal lancio dei siluri, che non portarono però ad alcun nessun risultato contro i piroscafi britannici Clonlara e Lake of Genova, mentre nelle altre due occasioni i siluri non uscirono dal tubo di lancio.[1]


                [1]  Il piroscafo Clonlara, di 1,203 tsl, fu attaccato dal sommergibile Iride, che lanciò due siluri, non giunti a segno, a 10 miglia dalla costa al largo di Sagunto.il piroscafo Lake of Genova fu attaccato dall’Iride al largo di Valencia.

 

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CLONLARA era irlandese, non britannico (Irlanda indipendente dal gennaio 1922): neutrale o no, verrà prima danneggiato nel luglio 1938 a Valencia da un attacco aereo nazionalista, e poi   affondato da U 564 il 22 agosto 1941, con 11 morti e due feriti tra l'equipaggio di 20 uomini, più 9 morti tra i superstiti del piroscafo britannico ALVA, affondato da U 559  il 19 agosto nello stesso convoglio OG 71 per Gibilterra, superstiti che esso  aveva raccolto, durante un viaggio da Cardiff a Lisbona con un carico di carbone gallese. In quel periodo ai pochi, piccoli mercantili irlandesi in pratica erano consentiti solo viaggi da e per porti spagnoli e portoghesi: vedi il mio "La marina mercantile irlandese nella seconda guerra mondiale: il prezzo della neutralità", sul Bollettino AIDMEN n. 33 del 2019.

L'altro è LAKE GENEVA (Ginevra in inglese).

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Da "The Long Watch. World War Two and the Irish Mercantile Marine" di Frank Forde, New Island, 2000: 

"Nel novembre 1935 la Limerick Steamship Company iniziò un nuovo servizio di  navigazione di linea che trasportava frutta direttamente dalla Spagna all'Irlanda. I carichi in uscita erano patate e bestiame usando i piroscafi CLONLARA e LANAHRONE, che erano dotati di un sistema di refrigerazione per questo  commercio verso climi caldi. Un viaggio tipico sarebbe partito da Gleenore, contea di Louth, dove la nave caricava diverse centinaia di tonnellate di patate, da lì a Dublino per imbarcare 300 capi di bestiame, quindi un tragitto di sei giorni fino a Ceuta nel Marocco spagnolo. Lì bestiame e patate venivano sbarcati, le stive venivano ripulite, e dopo uno scalo a Gibilterra per fare bunkeraggio di carbone, si andava ad Almeria per caricare arance. Altri porti di carico erano Alicante o Valencia. Al ritorno, la frutta veniva scaricata a Liverpool, Belfast e Dublino.

Ma il commercio con il Mediterraneo non era tutto fatto di sole  e di siesta; nel luglio 1936 iniziò la guerra civile spagnola e durante i tre anni della sua durata le navi della Limerick vennero coinvolte in diversi incidenti, subendo danni e perdite umane. Si dava il caso che i porti con cui commerciavano fossero principalmente in mano alle forze repubblicane, e Valencia divenne addirittura la sede del governo repubblicano dopo la caduta di Madrid nelle mani delle truppe nazionaliste guidate dal generale Franco.

Il 29 maggio 1937 aerei repubblicani di base a Valencia avevano bombardato la corazzata tedesca DEUTSCHLAND nel porto di Ibiza, uccidendo 22 membri dell'equipaggio. L'inevitabile rappresaglia arrivò due giorni dopo, quando la corazzata tascabile ADMIRAL SCHEER comparve al largo di Almeria e apri il fuoco sulla città. Il CLONLARA vi stava facendo il suo carico, e all'arrivo dei primi proiettili mollò gli ormeggi, guadagnando il mare aperto e la salvezza su uno sfondo di esplosioni, cisterne di nafta incendiate e altissime nubi di fumo.

Nel luglio 1938 CLONLARA subì leggeri danni durante un attacco aereo su Valencia, senza subire perdite umane."

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La data precisa non la conosco,  so solo che in due attacchi aerei il 10 e il 28 luglio diversi mercantili sono stati danneggiati. Il 28 luglio attacco di sei Savoia Marchetti, colpiti anche quindici edifici e la chiesa vicina al porto. Fonte: Paul Heaton, "Spanish Civil War Blockade Runners", edito in proprio, 2006.

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Alcuni stralci dal mio libro: La guerra civile spagnola e la Regia Marina italiana (1936-1939), Editore Luca S. Cristini, Bergamo, Ottobre 2020, p. 380.

Consiglio di leggerlo.

Franco Mattesini

 

Il mattino del 10 luglio dieci S.79 del 27° Gruppo, al comando del maggiore Lamanna, tornarono a bombardare Valencia.

Il 12 e 13 luglio nove S. 81 del 25° Gruppo furono impegnati su Barcellona,  mentre il giorno 14 cinque S. 79 del 27° Gruppo al comando del capitano Balbo ed altri sette del 28° Gruppo al comando del tenente colonnello Gostoli, bombardarono rispettivamente Alicante e Valencia. In  quest’ultima  località  fu  affondato il  piroscafo spagnolo Poeta Arolas, di 3.252 tsl, e vennero colpiti l’incrociatore Libertad e il cacciatorpediniere Alcalà Galiano.

Poi, il 19 luglio, mentre i “Pipistrelli delle Baleari” continuavano a rivolgere la loro attività notturna sui più svariati obiettivi portuali e dell’entroterra, dieci S. 79 del 28° Gruppo al comando del colonnello Rossanigo si portarono nuovamente su Valencia, colpendo e incendiando il piroscafo britannico Stamland. Sempre a Valencia risulta che fossero stati colpiti e danneggianti in quei giorni di luglio il piroscafo repubblicano SAC 4 e la nave da pesca spagnola Carmeta.

         Dopo il nuovo incidente del danneggiamento del piroscafo Stamland, 25 luglio le compagnie inglesi di assicurazione si videro costrette ad aumentare del 50% i premi delle polizze per i viaggi dei piroscafi diretti nei porti della Spagna rossa. Tale misura si dimostrò più che giustificata, perché due giorni più tardi il piroscafo britannico Delwyn, di 1.451 tsl, fu affondato da aerei nazionalisti a Gandia, vicino ad una nave da guerra della Royal Navy che nulla poté fare per proteggerlo.

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Una foto del CLONLARA dal libro di Frank Forde. Il Convoglio OG 71 è stato fatto a pezzi nell'agosto 1941 dagli U-Boote con l'ausilio degli FW 200, dato che  la rotta per Gibilterra rientrava in pieno nel loro raggio d'azione. Otto mercantili affondati su 22 componenti il convoglio, più il vecchio ct ex americano BATH con 113 perdite tra l'equipaggio norvegese e la corvetta ZINNIA con 70 morti a bordo. Nessun danno agli U-Boote. Il convoglio è stato addirittura dirottato su Lisbona per sfuggire all'attacco.

Il noto autore Nicholas Monsarrat, che era presente come luogotenente della RNVR a bordo della corvetta CAMPANULA, ne ha tratto ispirazione per il suo famoso, drammatico libro "The Cruel Sea".

A seguito di questa disastrosa esperienza, i mercantili irlandesi hanno smesso poco tempo  dopo di navigare insieme con i convogli alleati, ma hanno continuato comunque ad esser vittime degli U-Boote con notevole frequenza (si veda il mio pezzo sul Bollettino AIDMEN n. 33 citato sopra).

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