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L'affondamento del piroscafo britannico VOLO e del suo killer il som U-75


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L’AFFONDAMENTO DEL PIROSCAFO BRITANNICO VOLO E DEL SUO KILLER , IL SOMMERGIBILE TEDESCO U-75

 

La mia ultima scoperta.

 

L’U-75 (tenente di vascello Helmuth Ringelmann), era uno dei primi sommergibili entrati nel Mediterraneo, per sostenere la Regia Marina che si trovava in difficoltà sulle rotte dei convogli per la Libia. I suoi sommergibili, male impiegati da Supermarina ma anche male usati dai loro comandanti (diciamolo francamente), che non riuscivano ad ottenere risultati positivi con i loro attacchi, portati da troppo distante dagli obiettivi, e per imprecione nei dati di lancio siluri, neppure quelli più favorevoli.

 

L’75, parti da Saint Nazaire, sede della 7a Flottiglia Sommergibili, il 27 settembre 1941. Dopo aver superato lo Stretto di Gibilterra era arrivato a Salamina il 3 ottobre, ed era stato inserito nella neo costituita 23a Flottiglia Sommergibili, con base in quel porto militare della Grecia). Il 12 ottobre 1941 aveva iniziato la serie degli affondamenti di naviglio nemico nel Mediterraneo (i mezzi da sbarco LCT- e LCT-7), operando nella zona di Tobruk. Effettuò il suo ultimo attacco il 28 dicembre 1941.

 

Ciò avvenne all’alba quando a 70 miglia a nord-est di Bardia, in lat. 32°10’N, long. 26°50’E (quadrato CO 92), il sommergibile attaccò il convoglio AT.6 (Alessandria Tobruk), costituito da due mercantili, silurando il piroscafo britannico Volo (capitano George Rowland Whitefield), di 1.587 tsl, una nave da carico veterana delle rotte di Malta e di Tobruk che era in zavorra. Il Volo, secondo i britannici, affondò a 45 miglia a nord-ovest di Marsa Matruh, in lat. 31°45’N, long. 26°48’E. Il comandante decedette con altri 20 uomini dell’equipaggio e tre cannonieri, mentre i superstiti, 9 marinai e 5 cannonieri furono recuperati dal mezzo da sbarco per carri armati LCT-17 (sottotenente di vascello L. Pullen) e sbarcati ad Alessandria.

 

Dopo l’attacco, l’U-75, che era alla sua quinta missione di guerra, comunicò con la radio al Comando della 23a Flottiglia di aver affondato due navi mercantili, una da 4.000 e l’altra da 5.000 tonnellate, e di averne colpito una terza. Fu l’ultima sua trasmissione, poiché due ore e mezzo dopo l’affondamento del piroscafo Volo il sommergibile fu scoperto ad attaccato con le bombe di profondità dal cacciatorpediniere britannico Kipling (capitano di corvetta Aubrey St. Clair-Ford), che lo costrinse ad emergere per mettere in salvo l’equipaggio.

 

Alla caccia al sommergibile partecipò anche il cacciatorpediniere Legion (capitano di fregata Richared Frederick Jessel) che insieme al Kipling facevano parte della scorta del grande convoglio ME.6 (4 piroscafi, 3 incrociatori e 11 cacciatorpediniere), partito il 26 dicembre da Malta per Alessandria dove arrivò il 29. I due cacciatorpediniere, della Forze K, avevano lasciato il convoglio nella giornata del 28 per rientrare a Malta, e sulla loro rotta individuarono e affondarono l’U-75. Di esso, 30 uomini riuscirono a salvarsi, gli altri 15, compreso il capitano comandante, decedettero.

 

Il sommergibile affondò a 30 miglia a nord-ovest di Marsa Matruh, in lat. 31°50’N, long, 26°40’E. Nella sua attività di guerra l’U-75 di Ringelmann, in cinque missioni, aveva affondato 7 navi mercantili per 37.881 tsl, e due mezzi da sbarcio per 744 tonnellate.

 

Precisazioni.

L’affondamento del piroscafo Volo non si verificò nel convoglio ME.8, in navigazione da Malta ad Alessandria, come erroneamente è riportato in siti di Internet, compreso uboat.net, e in pubblicazioni, ma invece si trovava nel convoglio AT.6, in rotta di ritorno da Tobruk ad Alessandria.

Cfr. The Royal Navy and the Mediterranean, Volume II, November 1940 – December 1941, Historical Section Admiraly, Confidential, CB. 3302 (2), 1957, p. 214.

 

 Un altro errore, anch’esso riportato nei siti Internet e pubblicazioni.

 

Al salvataggio dell’equipaggio del Volo non partecipò il mezzo da sbarco LCT-11 (A-11) bensì la LCT 17 (A-17) del Ten.Vasc. L. Pullen.

 La LCT 11, era andata perduta, senza lasciare traccia, il 16 dicembre 1941 nei pressi di Sollum (Cirenaica).

 

FRANCESCO MATTESINI

 

Roma, 28 marzo 2019

 

N.B. Quanto sopra è stato riportato stamani anche in uboat.net. forum.

 

 

L’U-75 (tenente di vascello Helmuth Ringelmann), era uno dei primi sommergibili entrati nel Mediterraneo, per sostenere la Regia Marina che si trovava in difficoltà sulle rotte dei convogli per la Libia. I suoi sommergibili, male impiegati da Supermarina ma anche male usati dai loro comandanti (diciamolo francamente), che non riuscivano ad ottenere risultati positivi, neppure quelli più favorevoli.

L’75, parti da Saint Nazaire, sede della 7a Flottiglia Sommergibili, il 27 settembre 1941. Dopo aver superato lo Stretto di Gibilterra era arrivato a Salamina il 3 ottobre, ed  era stato inserito nella neo costituita 23a Flottiglia Sommergibili, con base in quel porto militare della Grecia). Il 12 ottobre 1941 aveva iniziato la serie degli affondamenti di naviglio nemico nel Mediterraneo (i mezzi da sbarco LCT- e LCT-7), operando nella zona di Tobruk. Effettuò il suo ultimo attacco il 28 dicembre 1941.

Ciò avvenne all’alba quando a 70 miglia a nord-est di Bardia, in lat. 32°10’N, long. 26°50’E (quadrato CO 92), il sommergibile attaccò il convoglio AT.6 (Alessandria Tobruk), costituito da due mercantili, silurando il piroscafo britannico Volo (capitano George Rowland Whitefield), di 1.587 tsl, una nave da carico veterana delle rotte di Malta e di Tobruk che era in zavorra. Il Volo, secondo i britannici, affondò a 45 miglia a nord-ovest di Marsa Matruh, in lat. 31°45’N, long. 26°48’E. Il comandante decedette con altri 20 uomini dell’equipaggio e tre cannonieri, mentre i superstiti, 9 marinai e 5 cannonieri furono recuperati dal mezzo da sbarco per carri armati LCT-17 (sottotenente di vascello L. Pullen) e sbarcati ad Alessandria.

Dopo l’attacco, l’U-75, che era alla sua quinta missione di guerra, comunicò con la radio al Comando della 23a Flottiglia di aver affondato due navi mercantili, una da 4.000 e l’altra da 5.000 tonnellate, e di averne colpito una terza. Fu l’ultima sua trasmissione, poiché due ore e mezzo dopo l’affondamento del piroscafo Volo il sommergibile fu scoperto ad attaccato con le bombe di profondità dal cacciatorpediniere britannico Kipling (capitano di corvetta Aubrey St. Clair-Ford), che lo costrinse ad emergere per mettere in salvo l’equipaggio.

Alla caccia al sommergibile partecipò anche il cacciatorpediniere Legion (capitano di fregata Richared Frederick Jessel) che insieme al Kipling facevano parte della scorta del grande convoglio ME.6 (4 piroscafi, 3 incrociatori e 11 cacciatorpediniere), partito il 26 dicembre da Malta per Alessandria dove arrivò il 29. I due cacciatorpediniere, della Forze K, avevano lasciato il convoglio nella giornata del 28 per rientrare a Malta, e sulla loro rotta individuarono e affondarono l’U-75. Di esso, 30 uomini riuscirono a salvarsi, gli altri 15, compreso il capitano comandante, decedettero.

Il sommergibile affondò a 30 miglia a nord-ovest di Marsa Matruh, in lat. 31°50’N, long, 26°40’E. Nella sua attività di guerra l’U-75 di Ringelmann, in cinque missioni, aveva affondato 7 navi mercantili per 37.881 tsl, e due mezzi da sbarcio per 744 tonnellate.

 

Precisazioni.

 

L’affondamento del piroscafo Volo non si verificò nel convoglio ME.8, in navigazione da Malta ad Alessandria, come erroneamente è riportato in siti di Internet, compreso uboat.net, e in pubblicazioni, ma invece si trovava nel convoglio AT.6, in rotta di ritorno da Tobruk ad Alessandria.

Cfr. The Royal Navy and the Mediterranean, Volume II, November 1940 – December 1941, Historical Section Admiraly, Confidential, CB. 3302 (2), 1957, p. 214.

 

Un altro errore, anch’esso riportato nei siti Internet e pubblicazioni.

Al salvataggio dell’equipaggio del Volo non partecipò il mezzo da sbarco LCT-11 (A-11) bensì la LCT 17 (A-17) del Ten.Vasc. L. Pullen.

La LCT 11, era andata perduta, senza lasciare traccia, il 16 dicembre 1941 nei pressi di Sollum (Cirenaica).

 

FRANCESCO MATTESINI

Roma, 28 marzo 2019

 

N.B. Quanto sopra è stato riportato stamani anche in uboat.net. forum.

Edited by Luiz
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