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mi ero chiesto se continuare la vecchia discussione sulle LCS, poi mi sono convinto che anche in questo caso bisogna cambiare pagina Si chiude la sfortunata saga delle LCS. Torna il vecchio concetto di fregata? Non è che lobbies siano sparite, ma almeno si cambia pagina, dopo più di un decennio che negli Stati Uniti si costruivano “navi per far numero”, realizzando contenitori che non era chiaro come riempire. Alle dichiarazioni relative ad un cambio di marcia, e di numeri, sull’ intera struttura della US Navy, ed in particolare sul programma LCS, ormai senza giustificazioni ne difensori, neppure di ufficio, la US Navy sta facendo seguire i fatti. Nei giorni scorsi è stato annunciato che si stanno prendendo in esame diversi progetti per un nuovo tipo di fregata, alternativo alla precedente esclusiva concentrazione sui due tipi di LCS; di fatto si sta probabilmente rivedendo l’ intero concetto strategico di “combattimento litorale” A tal fine la US Navy ha iniziato un percorso con una sorta di bando, RFI (Request For Information) che delinea le richieste per le future fregate missilistiche, FFG (X), come nuova denominazione ufficiale. Il concetto è quello tradizionale delle fregate, unità capaci di operazioni isolate, ma perfettamente integrabile in task forces, in gruppi di attacco, in operazioni di scorta. Un tipo di unità capace di integrarsi ma soprattutto di sollevare da certe operazioni e routines i ben più costosi e sofisticati caccia della classe Arleigh Burke, che di fatto oggi costituiscono l’ unica risorsa della US Navy anche in operazioni a basso potenziale bellico, quali, tra l'altro, missioni di presenza, attività di cooperazione in materia di sicurezza e assistenza umanitaria e soccorso alle catastrofi (HA / DR). Si richiede una fregata con un vita utile di 25 anni e caratteristiche militari (norme MIL, non sempre richieste sulle LCS e su altre recenti costruzioni navali), quindi un elevata affidabilità ed una elevata protezione per la propulsione, i sistemi critici ed il sistema di combattimento: la priorità è mantenere la nave in gallegiabilità, movimento, difesa aerea, anche in caso di danneggiamento. Abbandonando il concetto, ciclico e fantasioso della modularità e dei “sistemi che verranno”, la US Navy, anche in funzione dell’ integrabilità ed interoperabilità, vorrebbe installare sulle nuove fregate i principali sistemi che sono in linea su altre classi maggiori, quali sistemi di combattimento COMBATSS-derivato Aegis- una suite C4I, un radar di sorveglianza EASR, un sistema di decoy Mk53 (Nulka), un SeaRAM Mk15, un lanciatore verticale Mod 31, capacità di imbarco di elicottero MH60R, oltre a un UAV. L’ accento è posto sulla difesa aerea ed antimissile, con lancio verticale sia di Ev. Sea Sparrow 2 e missili Standard Mk-2, e la US Navy valuterà i progetti sulla massima capacità di celle installabili La progettazione deve avanzare rapidamente, in modo da poter assegnare commesse già con il FY2020, con due prototipi, uno aggiudicato nel 2020 ed uno nel 2021, con una cadenza successiva di due navi/anno, mentre non è stato definita la possibile consistenza totale della classe (anche se può essere desunta dal nuovo programma, 350-370 unità di forza totale) Martin Marietta/Fincantieri si era in qualche modo anticipata alla RFI con le sue varianti di LCS per l’ esportazione, ma certamente la RFI delinea un unità più “pesante” : anche se è prematuro fare altre considerazioni, è un segnale negativo per il tipo di disegno della AUSTAL nonché per l’ uso, almeno estensivo, dell’ alluminio Un ulteriore, e più consistente, segnale di svolta nelle costruzioni navali statunitensi, con una maggiore logica strategico militare, diversa dalla visione politica dell’ uso delle navi militari, che aveva (disastrosamente?) caratterizzato l’ ultimo decennio, indebolendo – con maggiori costi - le FFAA americane, ed in particolare la Marina. Si cambia pagina, si torna a navi con un certo equilibrio, intrinseco e non solo potenziale, di forza e prestazioni