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Forse ci si ricorderà della prevista campagna indo-pacifica del CAVOUR. Ieri il noto sito specialistico Naval News ha pubblicato la notizia che la crociera del gruppo da battaglia della portaerei italiana sarà compiuta nel 2024. La notizia è subito rimbalzata su forum e siti italiani. Le nostre navi dovrebbero partecipare all'esercitazione RIMPAC 2024, una grande esercitazione navale che si svolge ogni due anni nell'Oceano Pacifico, coinvolgendo le Marine Militari di U.S.A., U.K., Giappone, Australia, Nuova Zelanda, spesso con ospiti altre Marine Militari. Quest'anno sembra parteciperanno anche Italia, Francia e Germania. https://www.navalnews.com/event-news/sna-2024/2024/01/italian-navy-to-ramp-up-indo-pacific-engagement-in-2024/
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Il cacciatorpediniere lanciamissili americano DDG-64 CARNEY è transitato tre giorni fa dallo Stretto di Messina, di ritorno da un lungo dispiegamento nel Mar Rosso e dintorni. Interessante la dichiarazione del tenente Monica Sullivan, navigatore del Carney: "La navigazione nello Stretto di Messina ha un significato storico per un marinaio, poiché l'unicità del transito è stata evidenziata in miti e leggende, tra cui la più notevole è l'Odissea. Le forti correnti e i vortici all'interno dello stretto, uniti alla vicinanza alla terra, rendono questo transito non è solo una sfida per gli osservatori dal ponte, ma un’esperienza indimenticabile” (...) "Lo stretto è lungo 17 miglia nautiche e nel suo punto più stretto è largo 1,6 miglia nautiche, con un intenso traffico di traghetti che attraversano corsie di mercantili e imbarcazioni da diporto." Ho fotografato il CARNEY "al volo", il risultato non è il massimo. La notizia dal sito dell'U.S. Navy. https://www.navy.mil/Press-Office/News-Stories/Article/3737390/uss-carney-ddg-64-continues-deployment-in-6th-fleet-aorstraits-of-messinapalerm/
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Da parecchi anni ormai la presenza navale americana in Mediterraneo era ridotta ai minimi termini, scomparsa la Flotta Sovietica e ridotta ai minimi termini quella Russa, restavano pochi caccia lanciamissili della classe BURKE tra ROTA e Suda, o in singolo appoggio ai gruppi da battaglia inglesi e francesi, qualche SSN ogni tanto un OHIO SSGN. Si andava dicendo e scrivendo che il Mediterraneo stava per tornare il Mare Nostrum, che avremmo dovuto pensare noi (Italia, MMI) a controllare il vasto Mare di Mezzo, gli Anglo-Francesi erano in declino e gli Americani pensavano solo all'Oceano Pacifico ed alla Cina. Erano affermazioni smentite dagli schieramenti delle portaerei francesi ed inglesi che, pur di transito verso l'Oceano Indiano, facevano il possibile per farsi vedere sottocosta e ricordare la propria presenza ed i propri interessi nell'area. Da qualche mese, le "flat top" americane, complice la guerra scatenata dalla Russia contro l'Ucraina, sono tornate. Prima è arrivata la CVN 75 HARRY TRUMAN ora, da tre giorni, c'è anche la CVN 77 GEORGE BUSH; le grandi portaerei hanno al seguito le loro possenti scorte di DDG BURKE e CG TICONDEROGA, i rifornitori e i soliti SSN che non si vedono ma sappiamo che ci sono. Ambedue le navi sarebbero nel Mar Ionio e la U.S. Navy non manca di pubblicare foto sul suo sito. La cosa eccezionale, e certo temporanea, è che la presenza americana con due gruppi da battaglia completi è tornata ai livelli degli anni Settanta, ma in quegli anni disponeva di circa 25 unità tra CVAN/CVA e CVS, mentre oggi sono solo 11. La mia convinzione è che lo schieramento delle portaerei sia prima di tutto un monito ai Russi, ma subito dopo ai "Mediterranei" delle due sponde per rammentare a tutti che "loro" continuano a dominare le onde del mare.
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Se la memoria non mi inganna, era dal 2005 che una portaerei della U.S. Navy non passava dallo Stretto di Messina. Ieri mattina è stato il turno della CVN-77 GEORGE W. BUSH, la più recente delle portaerei nucleari della classe NIMITZ. Da una rapida occhiata su Marinetrafic mi era sembrato che la nave fosse da sola. Arrivato nella postazione che avevo scelto, balconata di Cristo Re, ho avuto un'ottima sorpresa, scoprendo che c'era anche la scorta. Guidava la formazione il nostro cacciatorpediniere ANDREA DORIA. Subito dopo c'era la portaerei BUSH... Segue ...
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Stavo facendo ricerche sulla rete quando mi sono imbattuto in questa foto di Luigi Rizzo nel ben noto archivio del Naval History and Heritage Command (NHHC), che pubblico in formato molto ridotto rispetto all'originale. La didascalia americana della foto (NH-120838) dice: "Captain Rizzo, Torpedoed Austrian battleship" e "Captain Rizzo telling the story of his experience. (Torpedoed Austrian battleship)". A quel punto mi sono lasciato andare alla curiosità. Nello stesso sito, il lieutenant commander Charle R. Train scrive: "I am sending a report on the sinking of the Austrian dreadnaughts, and hope that we will be able to give Rizzo the first Military Cross to be given to a foreigner. I think it would be a fine thing, and have good results, and surely he deserves it" e poi "Adm. Luigi Rizzo. Nicknamed the Sinker, Rizzo served as the commander of the Italian torpedo boats (MAS - Motoscafo armato silurante) against ships belonging to the Austro-Hungarian Navy. On 10 June 1918 Rizzo sank the large Austro-Hungarian battleship SMS Szent István off Premuda. The sinking of the 21,700-ton SMS Szent István was the greatest success of any MAS torpedo boat and is still celebrated in the Italian Navy on June 10 every year, as it represents an important anniversary in Italian naval history. For more on this event, see, Paul Kennedy, The Sinking of the Szent Istvan, in "The History of the First World War", (BPC Publishing Ltd., Bristol, 1971), vol.7, no.14 :3072–75". L'ammiragli Sims risponde: " I note what you say about the favorable attitude of the Italian Navy. I think they are fine fellows. The trouble with the ones above mentioned is that they are undoubtedly bound down by political instructions. I should like to see the Military Cross given to Rizzo". In tempi successivi Train continua nella sua corrispondenza con Sims e scrive: "Fino a ieri gli italiani si stavano preparando con gli Alleati per una possibile dimostrazione navale contro la Turchia, e avevano a tal fine pronte a Traanto tre precorazzate . L'Ammiragliato britannico qualche giorno fa ha posto agli italiani la questione di far risalire i Dardanelli ad alcuni motoscafi italiani del tipo “Rizzo”, ma credo che anche questo sia fallito perché non ne ho più sentito parlare esso. Le barche a motore sono state offerte dall'Italia molto tempo fa per questo scopo". Presumo possa trattarsi dell'impiego contro il GOEBEN di cui ha parlato sul nostro Bollettino qualche anno fa il professor Gemignani. Buon pomeriggio. EDIT P.S.: poi Luigi rizzo fu insignito della Navy Distinguished Service Medal "The President of the United States takes pleasure in presenting the Navy Distinguished Service Medal to Luigi Rizzo, Captain, Italian Navy, for exceptionally meritorious and distinguished service in a position of great responsibility to the Government of the United States, as member of an Allied Force during World War I."
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Domenica scorsa è transitato nello Stretto il cacciatorpediniere lanciamissili della U.S. Navy DDG-103 TRUXTUN. La giornata fotograficamente non era delle migliori, una gran foschia, inoltre la nave è stata quasi sempre controluce. Le foto ne hanno risentito, ho tentato di dare una sistemata, il risultato mi sembra accettabile. Qualche foto. Segue...
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Da anni ormai sento intonare il "De Profundis" nei confronti dell'utilizzo delle portaerei, da molti ritenute inutili e dannose all'interno della Marine Militari. Può darsi sia vero, anche se non sono d'accordo con tali affermazioni. Dello stesso parere sembrano essere le Marine che utilizzano portaerei, USA, Russia, Cina, Francia, Regno Unito, Italia, India, Thailandia (forse), Spagna, Giappone, Corea del Sud e Turchia se riescono ad adattare le loro portaelicotteri. Un elenco mi pare parziale, ma da cui emerge che chiunque riesce a potersi permettere dal punto di vista economico una portaerei la mette in mare. In questi giorni la U.S. Navy sta celebrando il centenario dell'utilizzo delle portaerei: l'idea di convertire una nave mercantile in una nave in grado di "portare gli aerei in giro con la flotta". Due anni dopo, il 20 marzo 1922, l'ex USS Jupiter (Collier n. 3) fu rimessa in servizio come USS Langley (CV 1), la prima portaerei della US Navy. (...) È senza dubbio la risorsa più forte degli Stati Uniti quando si tratta di mantenere la superiorità dei mari, proteggere il commercio marittimo internazionale e scoraggiare l'aggressione straniera" https://www.navy.mil/Press-Office/News-Stories/Article/2971194/a-centennial-of-achievement/ Cerchiamo di vedere tutte le portaerei americane?
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Il 9 settembre 1943, alle 15.42, una bomba teleguidata tedesca Ruhrsthal SD 1400, meglio nota come Fritz X, colpì la nuovissima corazzata italiana ROMA, ammiraglia della Regia Marina. Cinque minuti dopo una seconda bomba ne provocò l’affondamento. Sono argomenti ben noti, sui quali è inutile dilungarsi. Spesso, nello scrivere delle Fritz X, dopo l’affondamento della ROMA si fa cenno al danneggiamento della corazzata inglese WARSPITE una settimana dopo a Salerno. La vecchia super-dreadnought resistette al colpo e, dopo gli opportuni lavori di raddobbo, continuò la guerra partecipando, fra l’altro, allo sbarco in Normandia. L’utilizzo delle Fritz X si chiuse rapidamente, la superiorità aerea alleata rendeva impossibile ai bombardieri tedeschi avvicinarsi alle flotte avversarie per poter lanciare le bombe guidate. Il bilancio finale fu di due navi affondate (la ROMA ed una nave ospedale britannica) e cinque danneggiate (due corazzate e tre incrociatori). Raramente mi è invece capitato di leggere qualcosa sul danneggiamento dell’USS SAVANNAH (CL 42). L’incrociatore leggero SAVANNAH, classe BROOKLYN, quarta nave della U.S. Navy a portare il nome della città della Georgia, era stato impostato il 31 maggio 1934 a Camden, presso i New York Shipbuilding Corp., varato l’8 maggio 1937, consegnato il 10 marzo 1938. (Foto NH 108686) Nei concitati giorni dell’Armistizio e dello sbarco a Salerno il SAVANNAH era incaricato, insieme ad altre unità alleate, di assicurare il supporto di fuoco alle truppe sbarcate e presto duramente contrastate dai Tedeschi, si metteva a frutto l'esperienza accumulata in Sicilia durante le prime fasi dell'operazione Husky. Lasciato il porto di Mers-el-Kebir il 5 settembre, il SAVANNAH iniziò ad operare nei pressi di Salerno nella notte del 9 settembre, dopo che i dragamine avevano aperto dei varchi negli estesi campi minati della zona. Il 9 ed il 10 settembre passarono per intero fra richieste di appoggio di fuoco delle truppe a terra ed allarmi aerei. L’11 settembre l’alba era calda e limpida, nulla nella foschia lasciava presagire la tragedia in arrivo. L’incrociatore, costretto a rimanere distante dalla costa dai campi minati non ancora bonificati, si preparava a continuare l’opera di appoggio di fuoco alle truppe della testa di ponte salernitana. Improvvisamente, alle 09.44, le vedette della nave avvistarono un bombardiere tedesco Do 217E-5 del Gruppe III del Kampgeschwader 100, che “usciva dal sole”. Il Dornier trasportava una bomba planante antinave guidata FX 1400 (Fritz-X) identica a quelle che avevano affondato tre giorni prima la corazzata ROMA. Alcuni P-38 dell’USAAF tentarono senza successo di intercettare l’aereo tedesco, che riuscì a lanciare la sua bomba. L’ordigno si precipitò verso la nave, producendo uno strano sibilo mentre colpiva la piastra di copertura della terza torre prodiera da 152 mm con un angolo di circa 20° dalla verticale, sollevando una massa di frantumi dalle zattere di salvataggio in balsa sistemate sul cielo della torre stessa Didascalia tradotta dall’originale: Il Fritz X fa irruzione nella torretta III del SAVANNAH mentre si allontana da Salerno, alle 09.44 dell’11 settembre 1943. La bomba penetra attraverso la torretta e in profondità nello scafo ed esplode, l’esplosione si sfiata attraverso la parte superiore della torretta ed anche attraverso lo scafo della nave sotto la linea di galleggiamento. In primo piano passa una motosilurante (PT). (Fotografia US Navy NH 95562, Naval History and Heritage Command) La bomba penetrò negli organi vitali della nave ed esplose nei locali inferiori per lo stoccaggio delle munizioni. L’attacco aveva ucciso gli artiglieri della torretta ed una squadra di controllo dei danni, scuotendo violentemente la nave. L’esplosione del Fritz X causò un grosso squarcio nel fondo della nave a sinistra della linea centrale e lo spegnimento delle caldaie. Il dettaglio dei danni è visibile in questo disegno di provenienza U.S. Navy. Segue …
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La U.S. Navy ha deciso di viziarci: dopo TRENTON e YUMA, di cui abbiamo parlato in precedenti discussioni, il 22 novembre è entrato in porto l'USNS CARSON CITY. Una curiosità: la nave è intitolata all'omonima città, capitale dello Stato americano del Nevada. La città è a sua volta intitolata all'eroe western Kit Carson, entrato nel nostro immaginario come "pard" di Tex Willer grazie ai fumetti di Bonelli & Galeppini. La nave è ancora in porto. Segue ...
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Stati Uniti, Regno Unito ed Australia hanno stipulato un importante accordo politico-militare. Nell'articolo che segue, di Mer et Marine, mi sembra ben descritto. https://www.meretmarine.com/fr/content/laustralie-laisse-tomber-les-sous-marins-francais-au-profit-de-sna-americains?xtor=EPR-56-20120118[Newsletter_V2_Drupal]-20210916-[_2] P.S.: i Francesi sono stati danneggiati dall'accordo, il programma per i nuovi sottomarini australiani sembra miseramente sfumare.
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Dall'11 agosto ad oggi, abbiamo avuto in porto la presenza dell'USNS YUMA. Non è una vera e propria nave militare (USNS e non USS) ma era dal gennaio 2009 che non vedevamo in porto una "nave grigia" americana. Segue ...
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Un brutto incendio è scoppiato su una portaelicotteri d'assalto anfibio della U.S. Navy in porto a Norfolk, ci sarebbero, per ora, una ventina di feriti. La nave è la LHD-6 BONHOMME RICHARD. https://news.usni.org/2020/07/12/breaking-sailors-injured-explosions-reported-in-uss-bonhomme-richard-fire Una brutta serie d'incendi in porto, basterà ricordare quello che ha coinvolto l'anno scorso il nuovissimo rifornitore della MMI VULCANO, ancora in cantiere, e la portaerei cinese di qualche mese fa.
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Ritrovato il CL 52 JUNEAU ... i fratelli Sullivan. https://www.militarytimes.com/news/your-navy/2018/03/19/sunken-ship-of-sullivan-brothers-lore-discovered-nearly-3-miles-beneath-the-surface/
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Di rara bruttezza, senza dubbio. Vedremo l'efficacia. 151207-N-ZZ999-702 KENNEBEC RIVER (Dec. 7, 2015) The future USS Zumwalt (DDG 1000) is underway for the first time conducting at-sea tests and trials on the Kennebeck River. The multimission ship will provide independent forward presence and deterrence, support special operations forces, and operate as an integral part of joint and combined expeditionary forces. (U.S. Navy photo courtesy of General Dynamics Bath Iron Works/Released)
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mi ero chiesto se continuare la vecchia discussione sulle LCS, poi mi sono convinto che anche in questo caso bisogna cambiare pagina Si chiude la sfortunata saga delle LCS. Torna il vecchio concetto di fregata? Non è che lobbies siano sparite, ma almeno si cambia pagina, dopo più di un decennio che negli Stati Uniti si costruivano “navi per far numero”, realizzando contenitori che non era chiaro come riempire. Alle dichiarazioni relative ad un cambio di marcia, e di numeri, sull’ intera struttura della US Navy, ed in particolare sul programma LCS, ormai senza giustificazioni ne difensori, neppure di ufficio, la US Navy sta facendo seguire i fatti. Nei giorni scorsi è stato annunciato che si stanno prendendo in esame diversi progetti per un nuovo tipo di fregata, alternativo alla precedente esclusiva concentrazione sui due tipi di LCS; di fatto si sta probabilmente rivedendo l’ intero concetto strategico di “combattimento litorale” A tal fine la US Navy ha iniziato un percorso con una sorta di bando, RFI (Request For Information) che delinea le richieste per le future fregate missilistiche, FFG (X), come nuova denominazione ufficiale. Il concetto è quello tradizionale delle fregate, unità capaci di operazioni isolate, ma perfettamente integrabile in task forces, in gruppi di attacco, in operazioni di scorta. Un tipo di unità capace di integrarsi ma soprattutto di sollevare da certe operazioni e routines i ben più costosi e sofisticati caccia della classe Arleigh Burke, che di fatto oggi costituiscono l’ unica risorsa della US Navy anche in operazioni a basso potenziale bellico, quali, tra l'altro, missioni di presenza, attività di cooperazione in materia di sicurezza e assistenza umanitaria e soccorso alle catastrofi (HA / DR). Si richiede una fregata con un vita utile di 25 anni e caratteristiche militari (norme MIL, non sempre richieste sulle LCS e su altre recenti costruzioni navali), quindi un elevata affidabilità ed una elevata protezione per la propulsione, i sistemi critici ed il sistema di combattimento: la priorità è mantenere la nave in gallegiabilità, movimento, difesa aerea, anche in caso di danneggiamento. Abbandonando il concetto, ciclico e fantasioso della modularità e dei “sistemi che verranno”, la US Navy, anche in funzione dell’ integrabilità ed interoperabilità, vorrebbe installare sulle nuove fregate i principali sistemi che sono in linea su altre classi maggiori, quali sistemi di combattimento COMBATSS-derivato Aegis- una suite C4I, un radar di sorveglianza EASR, un sistema di decoy Mk53 (Nulka), un SeaRAM Mk15, un lanciatore verticale Mod 31, capacità di imbarco di elicottero MH60R, oltre a un UAV. L’ accento è posto sulla difesa aerea ed antimissile, con lancio verticale sia di Ev. Sea Sparrow 2 e missili Standard Mk-2, e la US Navy valuterà i progetti sulla massima capacità di celle installabili La progettazione deve avanzare rapidamente, in modo da poter assegnare commesse già con il FY2020, con due prototipi, uno aggiudicato nel 2020 ed uno nel 2021, con una cadenza successiva di due navi/anno, mentre non è stato definita la possibile consistenza totale della classe (anche se può essere desunta dal nuovo programma, 350-370 unità di forza totale) Martin Marietta/Fincantieri si era in qualche modo anticipata alla RFI con le sue varianti di LCS per l’ esportazione, ma certamente la RFI delinea un unità più “pesante” : anche se è prematuro fare altre considerazioni, è un segnale negativo per il tipo di disegno della AUSTAL nonché per l’ uso, almeno estensivo, dell’ alluminio Un ulteriore, e più consistente, segnale di svolta nelle costruzioni navali statunitensi, con una maggiore logica strategico militare, diversa dalla visione politica dell’ uso delle navi militari, che aveva (disastrosamente?) caratterizzato l’ ultimo decennio, indebolendo – con maggiori costi - le FFAA americane, ed in particolare la Marina. Si cambia pagina, si torna a navi con un certo equilibrio, intrinseco e non solo potenziale, di forza e prestazioni
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Stanotte la US Navy, su ordine presidenziale, ha lanciato un attacco missilistico di rappresaglia sulla Siria. I 59 missili da crociera sono partiti dai cacciatorpediniere PORTER e ROSS, ambedue della classe Burke. Riporto di seguito la dichiarazione del portavoce del pentagono. Una sola riga per constatare lo stato della comunicazione nel nostro Paese: tutti i telegiornali che ho ascoltato parlano di missili lanciati da due portaerei ... no comment. Statement from Pentagon Spokesman Capt. Jeff Davis on U.S. strike in Syria At the direction of the president, U.S. forces conducted a cruise missile strike against a Syrian Air Force airfield today at about 8:40 p.m. EDT (4:40 a.m., April 7, in Syria). The strike targeted Shayrat Airfield in Homs governorate, and were in response to the Syrian government's chemical weapons attack April 4 in Khan Sheikhoun, which killed and injured hundreds of innocent Syrian people, including women and children. The strike was conducted using Tomahawk Land Attack Missiles (TLAMs) launched from the destroyers USS Porter and USS Ross in the Eastern Mediterranean Sea. A total of 59 TLAMs targeted aircraft, hardened aircraft shelters, petroleum and logistical storage, ammunition supply bunkers, air defense systems, and radars. As always, the U.S. took extraordinary measures to avoid civilian casualties and to comply with the Law of Armed Conflict. Every precaution was taken to execute this strike with minimal risk to personnel at the airfield. The strike was a proportional response to Assad's heinous act. Shayrat Airfield was used to store chemical weapons and Syrian air forces. The U.S. intelligence community assesses that aircraft from Shayrat conducted the chemical weapons attack on April 4. The strike was intended to deter the regime from using chemical weapons again. Russian forces were notified in advance of the strike using the established deconfliction line. U.S. military planners took precautions to minimize risk to Russian or Syrian personnel located at the airfield. We are assessing the results of the strike. Initial indications are that this strike has severely damaged or destroyed Syrian aircraft and support infrastructure and equipment at Shayrat Airfield, reducing the Syrian Government's ability to deliver chemical weapons. The use of chemical weapons against innocent people will not be tolerated. EDIT: dimenticavo il link http://www.navy.mil/submit/display.asp?story_id=99782
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Prove tecniche di guerra fredda 2.0. da http://www.navy.mil/view_image.asp?id=214827 BALTIC SEA (April 12, 2016) A Russian Sukhoi Su-24 attack aircraft makes a low altitude pass by USS Donald Cook (DDG 75) April 12, 2016. Donald Cook, an Arleigh Burke-class guided-missile destroyer forward deployed to Rota, Spain, is conducting a routine patrol in the U.S. 6th Fleet area of operations in support of U.S. national security interests in Europe. EDIT: scusate i Sukhoi erano due.
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Tutto il mondo è paese? http://www.stripes.com/news/us/former-navy-commander-sentenced-to-46-months-in-fat-leonard-scheme-1.401162