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Platon e Jean-Pierre Per l’ARGONAUTA ho portato le varie versione di Bertini e Capone, per avere un quadro di opinioni, che si basano sulle informazioni richieste all’Ammiragliato Britannico. Anche nel libro dell’USMM “Navi Militari perdute”, 5^ Edizione, è scritto (p. 47): ”… è emerso che assai probabilmente il Smg ARGONAUTA incappò il mattino del 29 giugno 1940, nel punto sopraindicato, in una formazione di Ct inglesi di cui facevano parte i Ct DAINTY, DEFENDER, DECOY, VOYAGER e ILEX che lo sottoposero a violento bombardamento determinandone l’affondamento”, in lat. 35°24’N, long. 20°10’E. Poco dopo, quasi nella stessa zona, i Ct affondarono anche il sommergibile UEBI SCEBELI. Nel libro della Sezione Storica dell’Ammiragliato “Enemy Attack on Shipping 1939-45” (pag. 279), la versione dell’affondamento dell’ARGONAUTA, su cui mi sono fidato per fare il mio saggio sul Bolletiino, è la seguente: “28 June, ARGONAUTA, Air Patrol, Aircraft 230 Squadron, R.A.F., Sunderland, 35°24’N, 19°00’N, Central Mediterraneon”. Lo stesso riporta Hermom Gill in “Royal Australian Navy 1939-1942”, pag. 168; e J.Rohwer e G. Hummelchen, “Cronology of the War at Sea”, pag. 40. Personalmente credo anch’io al successo sull’ARGONAUTA da attribuire al Sunderland in lat. 35°24’N, long. 19°00’E, ma c’è tanta confusione che posso anche sbagliarmi, e siano stati i cacciatorpediniere della 2^ Flottiglia, in lat. 35°16’N, long. 20°20’E, posizioni comunque lontane da Ras el Hilal, dove sta il relitto dei un sommergibile. Non credo all’incidente, dato che di notte dopo la partenza da Tobruk, l’ARGONAUTA doveva navigare in superficie sulla rotta costiera fino a Ras el Hilal. Al limite si fermava, ma non certamente in immersione. Inoltre vicino a Capo Ras el Hilal non significa che al momento dell’attacco dell’aereo si trovasse nel Golfo di Ras el Hilal. Non mi fido di ricostruzioni fatte ad arte in qualche recente libro, consultando qualcuno che, probabilmente, dato il tempo trascorso, ricorda male. Come la storia di un superstite che non è stata mai provata. Per l’URGE rimango della mia opinione, e nessuno può smontarla, a meno che si dimostri che l’attacco al SAN GIUSTO, in emersione con il cannone, e l’attacco degli aerei è stato portato contro un altro sommergibile britannico, e non credo che ci sia. Sappiamo di navi che sebbene non siano state colpite in pieno dalle bombe si sono perdute per i danni riportati nelle concussioni delle esplosioni, e un’avaria al timone o alle macchine in immersione è fatale. Il fatto è che per le missioni del m/v SAN GIUSTO non c’è nulla nelle Cartelle dell’Archivio US. è normale trattandosi di piccole unità dimenticate. Fa testo comunque il DIARIO DI SUPERMARINA che parla di attacco al SAN GIUSTO con il cannone. Sull’U 205 sono perfettamente in linea con Jean-Pierre e credo anche Platon, essendo lui che ci ha dato la versione del rimorchio in quella zona da parte della corvetta GLOXINIA. Resta sempre il mistero del relitto del 3° Sommergibile, se si esclude, come sembra probabile, l’ARGONAUTA. Comunque soltanto conoscendo le coordinate del relitto, cosa molto delicata per Jean-Pierre, potremmo arrivare a una conclusione, altrimenti restano soltanto discussioni. Francesco Mattesini
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