Jump to content

Search the Community

Showing results for tags 'Tiro navale italiano'.

  • Search By Tags

    Type tags separated by commas.
  • Search By Author

Content Type


Categories

  • Chi siamo
  • Articoli
  • Bollettino
  • Bibliografia navale
  • Recensioni
  • News

Forums

  • AIDMEN: Sezione Riservata - Members Only
  • Attività Associative - Association Activities
    • Attività sociali
  • Discussione Generale - General Talk
    • Condizioni d'uso del Forum - Forum Rules
    • Presentazioni e Benvenuto ai Nuovi Iscritti - New Members Introduction
    • Fuori Discussione - Off Topic
    • Quiz e Caccia all'Errore - Quiz and Error Hunt
  • Discussioni a Tema - Threaded Discussions
    • Album Fotografico - Photo Gallery
    • Storia - History
    • Marine Militari - Navies
    • Navi Mercantili e Navi da Crociera - Merchant Ships and Cruise Ships
    • Modellismo - Modelling
    • Collezionismo - Collecting
    • Subacquea - Diving
  • Editoria, Mostre, Convegni e Musei - Publishing, Exhibitions, Conventions and Museums
    • Recensioni - Reviews
    • Mostre, Convegni e Musei - Exhibitions, Conventions and Museums

Find results in...

Find results that contain...


Date Created

  • Start

    End


Last Updated

  • Start

    End


Filter by number of...

Joined

  • Start

    End


Group


MSN


Website URL


Yahoo


Skype


Location


Interests


Last name


Real name

Found 1 result

  1. Per chi fosse interessato alla materia segnalo la seguente pubblicazione in Accademia.edu, file che per peso (e poi difficoltà ed incapacità tecnologica) non è stato possibile postare anche in questo sito https://www.academia.edu/38369856/ARTIGLIERIE_NAVALI_ITALIANE_dalla_1_GM_alla_2_GM_-Scelte_Tecnologia_Industrie.pdf Agli inizi degli anni 90 il compianto prof Santoni, nell’ ambito di un vivace gruppo qual’ era quello dei “giornalisti storici” riuniti intorno a “Storica” rivista del Gruppo RID, propose di approfondire le ricerche sullo sviluppo delle artiglierie navali italiane, sugli scarsi successi delle stesse per far luce su quelle che già allora egli definiva nei suoi scritti fantasiose alchimie di recente apparizione. Egli riteneva che l’argomento andasse affrontato – come fu – da un gruppo multidisciplinare che potesse contribuire a far chiarezza su un argomento tanto delicato come quello delle navi italiane che nel corso del conflitto non colpivano il bersaglio. Va anche ricordato come Santoni sia stato l’autorevole “demolitore” sia di molte tesi sul complottismo sia dell’opposto trionfalismo vittimista, contribuendo ad allargare con riconoscimenti e partecipazioni internazionali i contributi e le ricerche sulla storia navale italiana. Santoni pubblicò già 25 anni fa i primi risultati di questi studi, ovviamente con il taglio che gli era congeniale e con la sintesi dei vari aspetti del problema del tiro navale italiano, con il riscontro di una stringente ed inoppugnabile statistica. Purtroppo la sua prematura scomparsa impedì che con la sua autorevolezza almeno nell’ ambito della marina Militare si mettesse un punto finale a una querelle che è ormai inevitabilmente sfociata in quelle che in termini giovanili oggi si definiscono fake news. Gli appunti ed i dati raccolti a partire da quel gruppo di studio sono la materia di ARTIGLIERIE E TIRO NAVALE DALLA 1^GM ALLA 2^GM – SCELTE TECNOLOGIA ED ASPETTI INDUSTRIALI, analisi che quasi in forma provocatoria, riprendendo lo spirito di quel gruppo iniziale, vorrebbe essere solamente lo spunto e la spinta per nuovi ricercatori e far completa chiarezza su un argomento tanto delicato che merita un approccio specialistico e multidisciplinare, piuttosto che opinionisti da giochi di guerra. Occorre molto rigore da parte di nuovi ricercatori, ma anche molto discernimento da parte degli appassionati del settore, per evitare che la troppo facile ripetizione ossessiva e propagandistica di opinioni, e solo opinioni, assuma caratteri di fondatezza con il passare del tempo e la scomparsa dei veri testimoni dei fatti. Non si tratta di creare un movimento capace di spostare opinioni e generare consensi, si tratta di un esercizio di ricerca di verità non di presenzialismo od emersione di personalismi ARTIGLIERIE E TIRO NAVALE DALLA 1^GM ALLA 2^GM – SCELTE TECNOLOGIA ED ASPETTI INDUSTRIALI ABSTRACT: il materiale di artiglieria - prima ancora degli effetti del tiro navale italiano - ha sempre costituito un problema, ponendo una serie di dilemmi che risalivano al primo decennio del 1900. Problema senza soluzioni nazionali che si trascinò, sino alla 2^ G.M.,via via amplificato ed in pratica senza essere affrontato ai livelli opportuni di pianificazione e politica industriale. Elaborando le ricerche ed analisi a monte del testo pubblicato in precedenza, solo informativo e divulgativo, sulle “lacune del tiro navale italiano nella 2^ G.M.”, appare evidente anche la contraddizione di una Regia Marina che non ha supporto industriale né pratiche addestrative adeguate ed abbandona le tesi, fondate e sostenute per un trentennio, che assegnavano priorità alla vita delle armi ed alla precisione del tiro, per sposare le tesi opposte, propugnate dai costruttori di armi, proprio quando le altre Marine, ed in particolare le avversarie, si uniformano sugli indirizzi preconizzati in Italia sin dall’ avvento dei grossi calibri navali e dall’ evoluzione delle navi da battaglia monocalibro. Il tiro navale non è solo la coreografia delle evoluzioni, ma è ricerca, tecnologia, industria, acciai, corazze, processi di lavorazione, industria chimica, e soprattutto, addestramento, ancora addestramento, pratiche in vivo continue… quando in merito a questa pratica navale si vuol parlare di bravura, efficienza, prestazioni, supremazia, occorre considerare tutti questi aspetti.
×
×
  • Create New...