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  1. Giunge notizia che il traghetto EUROFERRY OLYMPIA della Grimaldi Lines è in fiamme nel Mar Adriatico ed è già stato abbandonato da passeggeri ed equipaggio. Il traghetto era in navigazione fra Igoumenitsa, in Grecia, e Brindisi, ora si trova nella posizione 39° 58' 48.0" N, 019° 40' 54.2" E (dati Marine Trafic), poco al largo di Corfù. Un link con notizie utili: https://www.ilgiorno.it/cronaca/incendio-traghetto-grimaldi-lines-grecia-brindisi-1.7376358 La posizione della nave da Marine Trafic. Una foto del traghetto stesso, in transito nello Stretto di Messina, la foto è del maggio 2018.
  2. Segnalo l'uscita del libro di Zvonimir Freivogel e Achille Rastelli "Adriatic Naval War 1940 - 1945. Il libro è l'edizione in lingua inglese aggiornata e corretta di una precedente edizione in lingua croata Dalla quarta di copertina: As a maritime "buff" I was always interested in the Adriatic naval history between 1941 (in fact 1940) and 1945, but it wasn't easy to find objective reports covering this period. All available sources in former Yugoslavia were one-sided when describing these events and operations, mostly exalting the Partisans (NOVJ Navy), with enemies remaining "faceless" or being shown - similar to many films and comic strips of the post-war era - as savage bandits or easy prey for always alert and super-human Partisan heroes. Like most boys from my generation I was fed-up with this kind of "information" about the war at sea, where for example no information on "former Navies" (Austro-Hungarian and Royal Yugoslav alike) was to be found, but Italians and Germans were in spite of their steel ships always chased away by our "wooden destroyers with steel-hearted crews". It became clear to me that a book was missing that would list - concise and objective - the operations of all participants in the Adriatic naval war between 1940 and 1945. In Great Britain several popular books about their FAC operations were published almost immediately after the war, but these are mostly sold-out, with only few reprints appearing in late 20th Century, and several years ago new series on technical data and operations of British MTBs and MGBs appeared. The book is dedicated to late Dr. Achille Rastelli, a well known Italian naval historian and author of many books and articles on Italian merchant marine and naval forces. His unselfish will to help and his infinite knowledge would be missed by friends and colleagues across the world, because he was always ready to assist with data or pictures from his great collection.
  3. Chiazze misteriose nell’Adriatico centrale (dalla Voce del Popolo, Fiume 22 febbraio 2016) SPALATO. Sulla superficie del Mare Adriatico compaiono saltuariamente chiazze di petrolio estese anche oltre 1200 km quadrati, ossia tre volte la superficie dell’isola di Veglia (405,78 km2). Il fenomeno che interessa in particolar modo l’Adriatico centrale, è stato registrato dai satelliti artificiali che orbitano attorno alla terra. A renderlo noto è stato un gruppo di ricercatori croati e russi, dopo aver analizzato una sessantina di foto dell’Adriatico scattate dallo spazio tra il 2003 e il 2011. Le chiazze di petrolio, le cui dimensioni vanno da 100 metri a 108 chilometri quadrati, sono state avvistate principalmente in un tratto di mare nel quale il traffico marittimo è particolarmente intenso. Il maggior numero di macchie oleose è stato notato lungo le rotte internazionali al confine tra il versante croato e quello italiano dell’Adriatico. Mira Morović, dell’Istituto di oceanografia e pesca di Spalato (IZOR), ha notato che l’area nella quale sono state notate numerose chiazze coincide con il tratto di mare interessato dalla Zona ittico ecologica protetta. Ha puntualizzato, inoltre, che le chiazze potrebbero essere conformi alla convenzione MARPOL e che pertanto non si può dare per scontato che le medesime rappresentino una fonte d’inquinamento del mare. Gli esperti suppongono che siano state prodotte dalle petroliere. Più correttamente, ritengono che siano costituite dalle acque di zavorra scaricate dalle grandi navi durante la navigazione, oppure dalle sostanze utilizzate dagli equipaggi per ripulire i serbatoi delle navi cisterna. Studiando le immagini satellitari i ricercatori si sono accorti che le macchie oleose compaiono solitamente al mattino. Difatti, le medesime sono presenti sulle fotografie scattate nelle ore mattutine, ma non in quelle notturne. Dal ministero della Marineria, dei Trasporti e dell’Infrastruttura è stato fatto presente che tra il 2008 e il 2015 le autorità hanno raccolto 214 segnalazioni di possibili inquinamenti del mare e disposto 36 accertamenti. In 10 casi le segnalazioni si sono rivelate corrette, ma considerate le proporzioni dei fenomeni riscontrati, soltanto una volta si è reso necessario intervenire per bonificare il tratto di mare contaminato. Per questo genere di azioni la Croazia può avvalersi delle risorse dell’Agenzia europea per la sicurezza marittima (EMSA), ossia ricorrere ai servizi della nave “Marisa N” (ormeggiata a Trieste) e del sistema di monitoraggio satellitare CleanSeaNet. All’occorrenza i controlli possono essere effettuati anche ricorrendo alle unità navali in dotazione al ministero della Marineria e al dicastero degli Affari interni, come pure ai mezzi aerei della polizia e delle forze armate. MARISA N (IMO 8004090) 1276 tsl - M/cisterna costruita a Fukuoka nel 1980 - ex SMARAGD, ex AMITY, ex CHRISTIAN Acquistata dalla Giuliana Bunkeraggi S.p.A. di Trieste l'11 aprile 2009 e registrata a Trieste. Nel 2014 convertita in nave ricupero residui oleosi.
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