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Piroscafo Torino


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Carissimi, 
mi rivolgo a tutti voi per avere, se possibile, la vostra preziosa collaborazione.
Stiamo lavorando sul piroscafo Torino, la nave di Garibaldi, affondata nella spiaggia di Melito Porto Salvo in Reggio Calabria.
Non siamo riusciti a trovare nulla di storico e tecnico sul piroscafo.
Quindi sapendo della Vostra grande conoscenza e capacità organizzativa, mi permetto di chiedervi aiuto.
Avere delle info ci darebbe la possibilità di poter organizzare un lavoro pari a quello, che grazie al vostro insostituibile contributo, ci ha permesso di dare un nome alla bettolina di lazzaro.
Attendo vostre comunicazioni e porgo cordiali saluti
Vorrei poter pubblicare delle foto delle caldai e delle strutture ma non riesco a capire come fare.

Un saluto

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Da Wikipedia ... "Sulla spiaggia melitese di Rumbolo il 19 agosto 1860 avvenne lo sbarco dei Mille di Giuseppe Garibaldi, che dopo aver occupato la Sicilia puntavano alla conquista delle terre del Regno borbonico "al di qua del Faro". Un secondo, meno fortunato, sbarco dei garibaldini avvenne il 25 agosto 1862, quando giunsero in Calabria con l'intento di muovere alla conquista di Roma ancora soggetta al Papa: una stele commemorativa ed un mausoleo ricordano questo secondo sbarco. Il piroscafo a vapore Torino, affondato dai Borboni durante lo sbarco dei garibaldini, giace sul fondale a 12 m di profondità" ....

 

La posizione del sopra nominato piroscafo TORINO, portato all'incaglio da Nino Bixio  sulla spiaggia di Melito di Porto Salvo, in contrada Rumbulo, venne rilevata strumentalmente, all'inizio degli anni 2000 su incarico specifico della Regione Calabria, dalla società veneziana di lavori marittimi e subacquei di cui ero titolare dai primi anni '70.

Come già saprai il relitto, fino ai primi anni del secolo scorso, presentava ancora delle parti affioranti fuor d'acqua; vennero allora rinvenute da ricercatori locali di reperti una sciabola ed altre pertinenze di bordo di scarsa rilevanza.

A causa del ripascimento della spiaggia, negli anni successivi, fino all'epoca del nostro rinvenimento il relitto si trovava completamente interrato e si era perso il ricordo della corretta posizione.

A seguito delle ricerche si rilevò che l'asse longitudinale della nave, disposto parallelamente alla costa, si trovava grossomodo in corrispondenza del bagnasciuga, per cui la mappatura e delimitazione dello scafo venne eseguita tramite georadar, da terra, con magnetometro ed altra strumentazione, a mare.

Erano stati stanziati ingenti fondi regionali per mettere a secco il relitto tramite un palancolato Larssen, al fine del recupero dello scafo e della sua musealizzazione. Non se ne fece più nulla e i fondi vennero dirottati altrove...

Apprendo da te con interesse che qualcosa si sta muovendo. Mi piacerebbe sapere se le mareggiate di questi ultimi anni ne hanno reso le sovrastrutture ancora parzialmente visibili e se siano programmati nuovi  lavori.

Purtroppo non ho più disponibilità della documentazione della nave a ruote, se non erro costruita in Inghilterra ma è molto probabile che alcuni dei nostri soci siano in grado di reperire la scheda tecnica del piroscafo e le altre informazioni che ti interessano.

Se trovi difficoltà nella pubblicazione delle foto lo posso fare io (o altri) in tua vece.

Informaci sul proseguo delle operazioni. Buon lavoro e in bocca al lupo ! 

 

P.fo TORINO

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Edited by Danilo Pellegrini
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TORINO, piroscafo costruito nel 1856 (varo 20.6.1856) da John Mare & C. a Blackwall sul Tamigi, 1.985 tsl e 1.049 tsn, due macchine, un'elica, 11 nodi, 48 passeggeri di 1a classe,  36 di 2a e 174 di 3a, in servizio a novembre 1856 con la Comp. Transatlantica per la Navigazione a Vapore di Genova, 21.11.1856 inaugura la linea Genova-Rio de Janeiro. Il 12.5.1859 la proprietà è rilevata dal Credito Mobiliare di Torino, nel novembre 1859 noleggiato al governo spagnolo come trasporto truppe, nel luglio 1860 noleggiato al governo dittatoriale siciliano. Il 18 agosto 1860, dopo aver circumnavigato la Sicilia da ponente, arriva a Melito di Porto Salvo dove viene fatto incagliare per sbarcare truppe garibaldine, poi distrutto a cannonate dalle navi borboniche FULMINANTE e AQUILA.

 

Fonte AIDMEN "Repertorio di Marina Mercantile", database non pubblicato, stesura Giorgio Spazzapan.

 

Il database miramar invece dice (in errore)  piroscafo misto passeggeri/merci costruito nel 1855 da John Mare a Blackwall, 2.607 grt.

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Il cantiere di Charles John Mare & Co. era in fallimento, con due navi da 1.900 tonn. con scafo in ferro in avanzata costruzione per la compagnia genovese: il varo di una era previsto entro una settimana, della seconda entro un mese. Vedere il "Times" del 19 marzo 1856, resoconto del tribunale fallimentare, in http://www.historic-shipping.co.uk/gsssco/

 

cercare su Google alla voce   john mare shipyard blackwall

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Grazie per l'immediata risposta, anche se Wikipedia, non è molto attendibile. Sopratutto la foto che già conosco è verosimilmente quella del Lombardo. Infatti la mia richiesta è incentrata su qualche immagine certa del piroscafo torino e delle caratteristiche tecniche.

In tutti i casi ringrazio per la Vostra precisa e puntuale descrizione, ed è da questa che parto per la mia ricerca, chiedendovi la cortesia eventualmente reperite ulteriori notizie di comunicarmele gentilmente.

Ancora grazie per la Vostra incommensurabile preziosità. 

Saluti

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Il piroscafo TORINO era ad elica, come ho già scritto, non a ruote. Macchine da 300 hp. Un acquerello di Thomas Goldsworth Dutton che lo rappresenta  proveniente dal National Maritime Museum di Greenwich si trova cercando su Google sul sito http://prints.rmg.co.uk/art/508888/steamship-torino-ad-elice-di-bandiera-sarda-1859-tonnellate-300-cavalli ecc

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Ecco le immagini di Loligo.

 

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Immagini dal catalogo della mostra "Raffaele Rubattino. Un armatore genovese e l'Unità d'Italia" a cura del nostro socio Paolo Piccione, Silvana Editoriale, 2010.

L'identificazione delle quattro unità gemelle della classe è piuttosto aleatoria. La prima immagine è certamente il GENOVA, gemello del TORINO. La seconda nel catalogo è data come CONTE DI CAVOUR, in altre opere passa per TORINO.

E poi c'è la stampa/acquerello del TORINO dal National Maritime Museum citata da me prima con il suo link.

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Le immagini provengono dal catalogo della mostra "Raffaele Rubattino. Un armatore genovese e l'Unità d'Italia", a cura del nostro socio Paolo Piccione,  Silvana Editoriale, 2010. L'identificazione delle quattro unità gemelle della classe  è piuttosto aleatoria. La prima è sicuramente il GENOVA gemello del TORINO. La seconda nel catalogo è data come CONTE DI CAVOUR, in altre opere passa per TORINO.

Poi c'è la stampa  del TORINO  del National Maritime Museum che ho già indicato prima  nel link.

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Il piroscafo TORINO era ad elica, come ho già scritto, non a ruote. Macchine da 300 hp. Un acquerello di Thomas Goldsworth Dutton che lo rappresenta  proveniente dal National Maritime Museum di Greenwich si trova cercando su Google sul sito http://prints.rmg.co.uk/art/508888/steamship-torino-ad-elice-di-bandiera-sarda-1859-tonnellate-300-cavalli ecc

Affranto per la corbelleria  :( mi cospargo il capo di cenere.

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